Cislago e dintorni: controlli antidroga, fermato un uomo con pistola

CISLAGO / VALLE OLONA – Nuovi controlli antidroga fra il bosco del Rugaretto e zone limitrofe, che si estendono fra l’estrema periferia cislaghese e la zona della Valle Olona fra Marnate, Gorla Minore e Gorla Maggiore. Ad entrare in azione sono stati nelle scorse ore gli agenti della polizia di Stato del commissariato di Busto Arsizio che ieri hanno denunciato un italian di 49 anni ed arrestato un altro italiano, di 38 anni.
In mattinata hanno sorpreso l’acquirente di una dose di cocaina mentre stava ripartendo in moto dopo avere fatto “compere”: è apparso sin troppo nervoso, è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9×21 e un caricatore con 11 proiettili, pur essendo privo di porto d’armi. E’ stato quindi deferito per porto d’arma abusivo, e gli è stata ritirata la patente. La moto è stata sottoposta a fermo amministrativo in quanto privo di carta di circolazione e copertura assicurativa.
Durante i controlli sono state identificate molte persone e sono state smantellate quattro postazioni di spaccio. A finire in manette un trentottenne, residente a Legnano, che durante la notte è stato fermato alla stazione ferroviaria bustocca di piazza Volontari della Libertà: a suo carico c’era l’obbligo di soggiorno a Legnano, che evidentemente non aveva rispettato. Musura che gi in passato non aveva rispettato: è stato arrestato.
27092019
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Commenti
Le leggi le fanno gli uomini.
Se non vanno bene vanno cambiate.
Ma i preposti hanno evidentemente altre priorità.
E noi comuni cittadini che se prendiamo una posizione abbiamo solo da perderci.
Mi riferisco ad esempio ai francesi che scendono in strada, gli italiani ultimamente fanno la protesta seduti sul divano.
Oppure scendono in strada a protestare per conto di altri.
Fatemi capire; trovato con pistola, caricatore con 11 colpi, privo di porto d’armi e lo lasciano andare con una denuncia a piede libero????????
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Penso che la Polizia applichi le leggi vigenti.
Sarà colpa del pd che li fa arrivare con i barconi delle ong pagate con i nostri soldi