Antonio, il “nonno” di un’intera squadra di calcio

CISLAGO – Risultati alla mano, il Cistellum sta volando nel girone I della seconda categoria, e come ben si sa, i grandi risultati avvengono anche grazie al “dodicesimo uomo in campo”, i tifosi. All’interno del popolo biancoviola spicca un tifoso in particolare che insegna i valori di un gioco, che via via col tempo vanno scomparendo e che dimostra come l’amore di una singola persona verso una squadra possa portare al successo.
Antonio Ferraro, classe 1940, è arrivato a Cislago nel 1950, ed è qui che ha coltivato la sua passione per lo sport e la squadra locale che sarebbero diventati poi la sua vita.
Inoltre ad alimentare sempre di più la sua fede verso il Cistellum ed il gioco del calcio, ci hanno pensato i suoi nipoti, Marco Rimoldi , difensore classe 1997 e Lorenzo Moiana, attaccante classe 1995, perni dello scacchiere biancoviola, che nonno Antonio non smette un attimo di seguire, casa o trasferta, pioggia o sole, lui è sempre lì, fisso a sostenere la sua squadra del cuore. Unica pecca, la fede calcistica, lui juventino sfegatato, i nipoti interisti.
Nonostante l’avanzare dell’età non smette un secondo di incitare tutta la squadra, non facendo distinzioni, è come se fossero tutti suoi nipoti.
Ma lui possiede anche un portafortuna, la sciarpa del Cistellum che porta sempre indosso, e guai a togliergliela.
Il desiderio più grande di nonno Antonio è continuare a vedere tanti trionfi della sua squadra del cuore con i suoi nipoti protagonisti, categoria per categoria. Siamo solo all’inizio del suo sogno, ma lui è più che convinto, ogni domenica sempre di più, che si coronerà in realtà.
26092019