Fallimento Parma casseforti: se ne parlerà al Ministero dello Sviluppo economico

SARONNO – SOLARO – Tra i primi appuntamenti del futuro ministro dello Sviluppo economico ci sarà la crisi della Parma, l’azienda di casseforti di cui il tribunale di Monza ha dichiarato il fallimento lo scorso 21 agosto dopo che i cancelli erano stati chiusi e la produzione fermata lo scorso 30 luglio. Si tratta di una realtà storica del settore della progettazione e costruzione di sistemi integrati di sicurezza. L’anno prossimo avrebbe festeggiato i 150 anni d’attività.
A fare il punto della situazione sono i sindacalisti Giovanni Tonelli della Fiom Cgil di Varese e Valentino Ceriani della Fim-Cisl che stanno seguendo la crisi dell’azienda da tempo. “Dopo la notizia della chiusura, epilogo di una situazione difficile che protraeva da un paio d’anni, abbiamo chiesto la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti che devono ancora avere lo stipendio di luglio e la tredicesima – spiegano i sindacalisti – Per questo è già stato fissato un incontro martedì 10 settembre al ministero della Sviluppo economico”. Obiettivo dell’incontro quello di affrontare il tema dei 35 dipendenti dell’azienda con sede legale a Saronno e sede operativa a Solaro ma non solo: “Nei prossimi giorni chiederemo anche un incontro con il curatore nominato al tribunale di Monza”.
29082019
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Commenti
E l’amministrazione comunale? Non pervenuta.
È vero che il sindacato ha una commissione di intermediazione sulle pratiche di cassa integrazione?
Ma l’assessore al lavoro di Solaro cosa fa?
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Effettivamente un assessore può fare molto contro un fallimento. Immagino anche che se la giunta avesse avuto colore differente, magari quello che voti, avresti scritto stessa cosa.
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Deve fare la sua parte essendo assessore al Lavoro.
Se no cosa è li a fare?
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