L’immobile sequestrato alla mafia è diventato spazio per aiutare famiglie in difficoltà

SARONNO – Ieri pomeriggio è diventato una realtà lo ‘spazio neutro’ inaugurato alle 17 in via San Giacomo alla presenza delle autorità cittadine guidate dal vice sindaco e assessore al Bilancio Pierangela Vanzulli.
Si tratta di un immobile sequestrato alla mafia diventato luogo di incontri tra genitori e figli. Lo stabile è stato completamente riqualificato dall’amministrazione anche grazie al contributo economico erogato da Regione Lombardia proprio per interventi di recupero dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata.
Sono stati oltre 72 mila euro i fondi destinati dal Pirellone al progetto saronnese.
L’edificio ha una superficie complessiva di 140 metri quadrati sviluppati su tre livelli. Gli spazi interni sono stati abbelliti grazie ai disegni di tre studenti del liceo classico ‘Legnani’.
All’interno dei nuovi locali sono stati individuati spazi riservati ai genitori che si sono visti limitare, per varie ragioni, la possibilità di incontrare i figli. Gli spazi sono dedicati sia ai bambini, con un angolo gioco, sia agli adolescenti. Sono stati ricavati anche una cucina e un ufficio dove potranno essere svolti i colloqui tra gli operatori del servizio Radici e gli studenti che vogliono confrontarsi sui problemi in un ambito che non sia quello scolastico.
“Oggi è sicuramente un bel giorno – ha detto il vice sindaco Vanzulli a margine dell’inaugurazione – in quanto mettiamo a disposizione della collettività un nuovo spazio importante. Si tratta di un esempio di come da una situazione negativa si può ottenere una risorsa molto utile per i nostri cittadini”.
“La storia di questo immobile – ha raccontato ancora l’esponente della Giunta – ha avuto inizio nel 2014 quando l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, inviò una nota con cui si invitava l’Amministrazione a formulare una manifestazione di interesse per il trasferimento del bene sequestrato. L’anno successivo, da assessore con delega al patrimonio della Giunta del sindaco Alessandro Fagioli, contattai Regione Lombardia per confermare che avremmo destinato i locali a finalità sociali. Allo stesso tempo informai la stessa Regione che il Comune avrebbe potuto effettuare un intervento sul bene mantenendolo nel nostro patrimonio indisponibile solo qualora il contributo regionale fosse stato almeno superiore all’80% delle spese di ristrutturazione che avremmo dovuto sostenere. Ci fu una risposta positiva del Pirellone e così si iniziò un importante percorso che oggi vive il suo momento più bello”.
Anche l’assessore ai Servizi sociali, Gianangelo Tosi ha posto l’accento sulle importanti finalità del progetto. “Abbiamo individuato uno spazio funzionale e idoneo per un servizio molto delicato di carattere sociale, quale gli incontri con i propri figli per i genitori per i quali sono stati disposti dei provvedimenti da parte della giustizia”.
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Ma il sindaco è sempre in vacanza?