Visto da Varese: Quarant’anni fa il primo vento autonomista sul nord-ovest lombardo

di EZIO MOTTERLE
Chissà quanto sarebbe stato diverso lo scenario politico di oggi se 40 anni fa Umberto Bossi non avesse condiviso l’idea autonomista di Bruno Salvadori, dando vita con Roberto Maroni all’Unolpa, il movimento ritenuto primo storico embrione della futura Lega. Di certo nell’ormai lontano 1979 nessuno poteva immaginare che l’evoluzione di quel pensiero quattro decenni dopo sarebbe approdata al traguardo del più votato partito italiano. Ebbe vita breve, l’Unione nord occidentale Lombardia per l’autonomia, come simbolo una Lucia, piccola barca tipica del lago di Como, come voce un mensile, “Nord Ovest”, presentato la mattina del 19 aprile 1980 da Bossi, Maroni e Salvadori nella sede di via Sant’Imerio 24, centro di Varese. La morte in un incidente stradale di Salvadori, esponente di spicco dell’Union Valdotaine e direttore del giornale, contribuì a far tramontare anzitempo l’Unolpa, senza peraltro spegnere quel primo vento autonomista che alimentò nel 1984 la nascita della Lega lombarda, poi Lega Nord. I tre numeri di “Nord Ovest” son lì a documentare quegli albori di grande innovazione del panorama politico cui seguì l’irresistibile epopea leghista, e dunque in definitiva, mutati i tempi e le strategie, il nuovo corso salviniano del Carroccio. L’autonomia dei laghi prealpini, in pratica uno status delle allora province di Como e Varese simile a quello di Aosta o Trento, fu il concreto obiettivo politico-culturale che si cercò di indicare al nord-ovest lombardo, richiamando valori molto legati al territorio, tra essi la lingua dialettale, da usare anche nella toponomastica locale. Proprio Bobo Maroni annunciò alla stampa, da presidente della società editrice, la presentazione ufficiale del primo numero di “Nord Ovest”, precisando tra l’altro che il giornale avrebbe avuto come contenuto “i problemi attinenti alla cultura e alla vita sociale e politica delle province di Varese e Como, in un’ottica autonomistica”. Un carico di grandi novità per quei tempi, una serie di temi che negli anni sarebbero diventati pane quotidiano del dibattito politico. Ciò che accadde successivamente è senz’altro molto più ricordato e raccontato di quell’antica voglia di autonomia dal centralismo, già estesa con forti legami storici anche ad altre realtà dell’area prealpina. Ma forse, 40 anni dopo, con la Lega diventato il primo partito d’Italia, è quasi doveroso un pensiero a quella piccola barca lombarda che galleggiava su un lago azzurro dentro un tondo giallo. Pronta a un lungo, lunghissimo navigare.
02062019