Incendio Notre Dame: i commenti e il rammarico dal Saronnese e dalle Groane

SARONNO – La notizia dell’incendio che lunedì pomeriggio è scoppiato nella chiesa di Notre Dame a Parigi ha lasciato senza parole anche i saronnesi. Ecco alcuni commenti e riflessioni condivise sui social network dai saronnesi che in molti casi si sono limitati a poche parole unite a foto e immagini.
Non è mancato un post sul gruppo “Sei di Saronno se…” con un pensiero al Santuario e ai dispositivi antincendio. Un commento stigmatizzato malgrado l’autore ne abbia rimarcato l’ironia.
Lara Comi, europarlamentare
“Stasera solo silenzio. Non ci sono parole per commentare la tristezza e lo sgomento di fronte alle fiamme che avvolgono la Cattedrale di Notre-Dame, un simbolo della nostra Europa! Siamo vicini con il cuore a Parigi e alla Francia!”
Lorenzo Guzzetti, sindaco di Uboldo
Dante Cattaneo, sindaco di Ceriano Laghetto
“Uno dei luoghi simbolo della Cristianità europea sta andando a fuoco. Spero si vada a fondo nell’accertare le reali responsabilità di questo devastante incendio #NotreDame”
Loredana Pizzi sindaco Lazzate
“Notre Dame sta bruciando. Non posso immaginare che possa essere completamente distrutta dal fuoco. Un simbolo di Parigi e della Francia come lo è il Duomo di Milano per i milanesi e anche per l’Italia”
Gianangelo Tosi, assessore ai Servizi sociali
“Parigi brucia. Non amo particolarmente Parigi né la Francia né i francesi ma vedere Notre Dame che si sbriciola tra le fiamme fa veramente male”
Francesco Licata, capogruppo Pd
Francesco Banfi, consigliere comunale
Dall’iniziale incendio, le notizie portano il crollo della guglia centrale, autentico simbolo di Parigi, e l’interno ligneo probabilmente in fiamme.
Una tragedia per la città di Parigi, per la Francia, ma anche per l’Europa sia culturale che storica che religiosa. Ho una sola certezza: la Nostra Signora non sparirà.
Don Stefano Felici, vicario episcopale
Lucio Bergamaschi,
Cinzia Maestrali
Ora siamo noi a pregare per te ❤? il mondo si è fermato con le lacrime agli occhi… #NOTREDAMEDEPARIS
Milva Ceriani, commerciante
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Commenti
L’incendio è da attribuire ad un cannello a gas rimasto acceso, (si scoprirà tra poco) si usano per stendere il catrame sui tetti. Bastavano gli “Sprinkler” (letteralmente “spruzzatore” in inglese) un sistema automatico di estinzione a pioggia; ha lo scopo di rilevare la presenza di un incendio, limitarlo, i Pompieri avrebbero fatto il resto….
Sarà’ ricostruita.Non ci sono vittime.Cosa ha scritto Charlie per il terremoto dell’Aquila?Mi piacerebbe venisse ricordato.
Indubbiamente una catastrofe storico artistica…la cosa però che più fa rabbia è sapere che una delle famiglie più importanti di Francia , è pronta a sborsare 100 milioni di euro per ricostruire quello che è andato in fumo…ma perché non usarli per la gente povera…i barboni…medicina…ricerca…forse mi sbaglio..ma la penso così..
Antonino