Visto da Varese: Una Pasqua da pellegrini in cammino sulla via Francisca

di EZIO MOTTERLE
Varesotto crocevia d’Europa non solo per il ben noto reticolo di comunicazioni che ne hanno fatto un fulcro del grande trasporto internazionale, ma anche sul fronte dei pellegrinaggi a sfondo spirituale dal sapore antico che conoscono di questi tempi una rinnovata popolarità. Accade grazie ai 62 chilometri che la “Via Francisca del Lucomagno” prevede sul territorio provinciale, cuore dell’intero collegamento tra Costanza e Pavia (510 km) al centro di un progetto di valorizzazione cui collaborano ben 49 enti col sostegno della Regione. Già entro la prossima Pasqua il tracciato, che entra in provincia di Varese da Lavena Ponte Tresa in arrivo dalla Svizzera ed esce verso il Parco del Ticino, sarà ben segnalato e dunque percorribile in massima sicurezza, già i primi camminatori lo stanno testando in queste settimane: è suddiviso per la parte del Varesotto in sei tappe, sono nove in tutto da Ponte Tresa a Pavia, dove il percorso si inserisce nella Via Francigena per approdare quindi a Roma. Sullo sfondo com’è intuibile c’è una grande opportunità di sviluppo turistico, con la valorizzazione in buona parte da costruire dei tanti luoghi attraversati, occasione anche per il rilancio di attività di valore economico ,ocale e non solo. La Via Francisca del Lucomagno è un antico tracciato romano-longobardo, fu a lungo uno dei transiti fondamentali tra centro Europa e pianura Padana. Numerosi personaggi la percorsero, tra loro gli imperatori Enrico II e Federico Barbarossa. Il tracciato si snoda attraverso tappe come Vaduz, Coira, il passo del Lucomagno, Bellinzona, Monte Ceneri, Varese, i siti longobardi di Castelseprio, Torba e Cairate, toccando fra l’altro insediamenti monastici fondamentali per la storia medievale europea. Un itinerario suggestivo fitto di testimonianze storiche e religiose, che nell’antichità consentiva a pellegrini, monaci, ecclesiastici e imperatori di raggiungere Roma partendo dal Lago di Costanza, fra Svizzera e Germania. Transitabile quasi tutto l’anno, essendo il passo (altezza 1915 metri) il più basso di quest’area alpina, gran parte della via offre al viandante anche numerosi sentieri e piste ciclopedonali. Le sei tappe previste nel Varesotto vanno da Ponte Tresa a Valganna, da Ganna al Sacro Monte, da Varese a Castiglione Olona, da Castiglione a Cairate, da Cairate a Castellanza e da Castellanza a Cuggiono. Con altre tre si approda a Pavia. Ovviamente, zaino in spalla e grande voglia di camminare, ognuno può costruirsi l’itinerario che più si adatta al suo fisico. E al suo spirito.
31032019