A Saronno la raccolta firme per il reddito di maternità
SARONNO – Anche a Saronno e nei comuni limitrofi è attiva la raccolta di firme per il disegno di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del reddito di maternità (RdM).
“Occorrono 50 000 firme entro fine marzo – spiegano gli organizzatori del Popolo della Famiglia – e noi ci impegneremo per dare il nostro contributo. E’ una sfida concreta alla denatalità che incombe da ormai troppi in Italia che, se non inverte questo trend, è destinata a diventare sempre più piccola e povera. Finalmente si comincia a capire che i figli sono il motore della crescita ma ancora poco o niente si è fatto per aggredire questo gravissimo problema del nostro Paese.
Il RdM dà un reale sostegno alle madri che potranno cosi’ scegliere liberamete di continuare il lavoro fuori casa o lavorare crescendo i propri figli. Un vero investimento sul futuro del nostro Paese e non il piccolo-grande imbroglio del reddito di cittadinanza.
Il RdM dà 1000 euro puliti al mese fino all’età di 8 anni del figlio per un totale di 96 mila euro, qualcosa di duraturo e non le mancette dei bonus bebè, nido ecc. E’ una proposta seria e sono indicati i capitoli del bilancio nazionale dove allocare questi costi. Se metà delle 400mila mamme che nel 2018 hanno avuto un figlio scegliessero di dedicarsi in via esclusiva al lavoro nell’ambito famigliare, con il RdM spenderemmo 2.4 miliardi/anno rispetto ai 7.1 miliardi del reddito di cittadinanza che verranno sperperati per una promessa elettorale che non porterà a vero sviluppo perchè il lavoro lo crea l’impresa e non i Centri per l’Impiego.
Si può andare in Comune a firmare ma cercheremo anche di organizzare iniziative di presenza pubblica. In Comune si trovano anche i moduli per la raccolta delle firme necessarie per avere il Popolo della Famiglia con queste idee e proposte nella scheda elettorali delle elezioni europee di maggio.
Per informazioni c’è l’indirizzo mail redditodimaternita.saronno@gmail.com
12022019
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Commenti
Non corrisponde alla Costituzione erogare reddito solo agli italiani
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Ma no dai…. solo agli Italiani, con genitore Italiani e pure i nonno Italiani!!!
Facciamo fino almeno al 1500 d.c.Chissa cosa ne pensano le mamme Italiane che risiedono all’ estero… se gli piacerebbe essere mamme di serie B o C.
Del resto ci sono solo 5 milioni di Italiani che vivono all” estero!!!!!-
Diamolo a tutti!
Invece ai pensionati diamo una bella pillolina per dormire per sempre così risparmiamo per dare soldi a chiunque!
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Attenzione al “benaltrismo” figlio dello scetticismo! Ci vorrebbe ben altro, e ben altro, e ben altro, ecc. Nella situazione in cui siamo non esiste la possibilità che si cambi tutto in un momento a colpi di bacchette magica. Il Reddito di Maternità è una proposta concreta, forse parziale e quindi fattibile, che non urta con altri eventuali interventi a favore della maternità e afferma che la nostra società riconosce in modo concreto (1000x12x8 euro) il valore sociale della maternità e la libertà della donna di poter scegliere cosa fare della propria vita. Le altre chiacchiere stanno a zero. Chi ha altre idee si muova per realizzarle, senza aspettare che piovano soluzioni dal cielo. Bello sarebbe se Saronno si caratterizzasse per l’alto numero di firme raccolte a favore di questa proposta di legge. Meglio finire sui giornali per questo “record” che non per bagatelle che durano lo spazio di un giorno.
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Caro Dario,
condividendo il Tuo intervento non posso non citare quanto scrive un anonimo commentatore: “Bla bla bla… bisogna cambiare la mentalità”.
Chiedo: quanto tempo occorre per cambiare la mentalità? Quanti decenni? E nel frattempo?
In generale, i “miglioristi” ignorano che “il meglio è il nemico del bene” e che, tra il tutto e il niente, c’è il poco e il tanto.
Cordialità.
Marino Rimoldi -
E chi ha parlato di tutto subito o bacchetta magica.
Spesso i ns. “problemini” ce li coltiviamo con cura da decenni… in Italia una giovane donna da sempre è vista con diffidenza sul posto. prima poi farà un figlio…
Che le ns. visioni siano a corto raggio è un dato acclarato. Individualismo vs. civismo, pare vinca quasi sempre il primo.
Iniziativa lodevole ma parziale.
In antri paesi le donne con figli sono supportate in modo molto piu” completo. Questo sia che si parli di coppie con figli che di famiglie sposate.
Da noi gia” se una donna ha un figlio o potenzialmente e” in condizione di diventare futura madre, viene sista con sospetto e potenziale problema nell” ambiente lavorativi. Certo non in tutte le aziende ma il trend e” quello.
Non viene semplicemente erogato un supporto economico, ma c”e” supporto in generale per i genitori:
Si cerca di garantire un posto all’ asilo x tutti. Anche vicino al posto di lavoro.
Congedi parentali.
Possibilita” non ostacolata di passare a part time.
Che una donna abbia o avra” figli e” visto come cosa del tutto normale e fisiologica nei luoghi di lavoro. Ti assomono anche se ti presenti ad un colloquio vhe gia” aspetti un figlio…
I supporti continuano fino a che i ragazzi sono grandi.
Sei donna, madre, lavoratrice. Non devi per forza sacrificare una parte di te.
Reddito di maternità. Assegni familiari. Quoziente familiare. Bla bla bla. Ma non si fa nulla.
Un paese dove una donna ha paura di dire al lavoro che aspetta un figlio o che semplicemente vorrebbe un figlio è un paese senza futuro.
Se poi le dai anche 1000 euro al mese la situazione sociale non migliora. Bisogna cambiare la mentalità. Alcuni imprenditori illuminati stanno addirittura facendo loro delle politiche familiari, vista l’assenza delle istituzioni, all’interno delle loro aziende. I figli sono il futuro del paese. Bisogna semplicemente prenderne atto.
“Se metà delle 400mila mamme che nel 2018 hanno avuto un figlio scegliessero di dedicarsi in via esclusiva al lavoro nell’ambito famigliare” …. un concetto moderno, nuovo innovativo: donna a casa, spazza e lava….
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Sig. Davide,
leggo: “Se metà delle 400mila mamme… SCEGLIESSERO…”. “Scegliere” non è sinonimo di “essere obbligate”.
Leggo ancora: “donna a casa, spazza e lava…”, sembra di essere al tempo del “mastello per il bucato”, ignorando i moderni e sofisticati elettrodomestici. Va anche detto che educare i figli è alta “professione”.
Inoltre, le mamme potrebbero anche continuare la propria professione scegliendo, per un certo periodo, il lavoro a tempo parziale (part time), da integrare con un parziale reddito di maternità.
Bellissima idea ma sicuramente da fare in maniera intelligente e corretta, figli di italiani con genitori italiani e nonni italiani!
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Chiedi alle mamme Italiane che vivono in Francia o Danimarca ecc. se li guardano al tuo passato o al tuo futuro… ?
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Ma parla dei stessi francesi che accompagnano i migranti alle nostre frontiere….parole parole parole parole….
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Si gli stessi Francesi. Anche perchè qui si parla di donne Italiane, che vivono regolarmente in Fr e ci lavorano. Li la donna/madre è molto più tutelata e supportata. Le ns. non sono considerate madri di serie B ecc.
Capisco che il migrante sia il “solo” pensiero di alcuni, ma qui non c’ entra nulla.
Qui mi sembra di capire che si parlava di come supportare la natalità, le madri i genitori in genere. A meno che per te anche questi sono miranti economici.
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Reddito di maternità, lodevole iniziativa che pienamente condivido! Lo dico da nonno di quattro nipotini.
Leggo che “i figli sono il motore della crescita”. Crescita naturalmente non solo economica, ma soprattutto crescita “totale” della persona. Ritengo che la vita senza figli sia tristezza! Magari di questo ci si accorge troppo tardi!
È comune sentire, poi, che i nipoti tolgano ai nonni pensieri e preoccupazioni.
Mi piace qui concludere ricordando nuovamente quanto scriveva, tanti decenni fa, il Prevosto di Saronno (Mons. Antonio Benetti, di venerata memoria): “Nulla di più consolante del poter stringere tra le braccia un piccolo essere a cui possiamo dire: ‘Tu sei la mia vita che si prolunga, si moltiplica, rinasce’ “.
Marino Rimoldi