T-shirt Weinstein, Silighini: “Ho denunciato l’ipocrisia”
SARONNO – Mentre la sua foto spopola sul web, ripresa dai siti di mezzo mondo con commenti, tanto duri quanto divisi, il registra Luciano Silighini Garagnani spiega il suo blitz sul red carpet della mostra del cinema di Venezia.
Sabato pomeriggio il saronnese ha sfilato con una maglietta con la foto del produttore accusato di abusi sessuali e la scritta “Weinstein è innocente” sul tappetto rosso della prima di Suspiria il remake del film di Dario Argento padre di Asia una delle accusatrici.
“La mia è stata una provocazione contro l’ipocrisia che regna a Hollywood e in Italia. Tutte le persone che fanno questo lavoro sanno benissimo che i provini non si fanno in una camera d’albergo ma in uffici ben attrezzati. A sentire certi raccolti mi ribolle il sangue. Il mio non è un attacco alle donne. Anzi è in loro difesa. E’ in difesa di quelle donne che veramente sono state stuprate che veramente subiscono abusi e violenze. E’ un modo ipocrita. Weinstein è stato crocefisso per vari motivi. Lo scambio “dare avere” c’è in ogni settore: nel mondo dello spettacolo ci sono più soldi e quindi fa più gola. Una donna si può sempre fermare e un uomo deve rispettarlo (se non lo fa è uno stupratore) ma è ora di smetterla con l’ipocrisia”.
03092018
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Commenti
Adesso Weinstein lo chiamerà x un film…ahahaha
Cosa si vuole intendere con “una donna si può sempre fermare”?
Maschilismo puro per pura visibilità.