Visto da Varese: Super ponte, scatta il grande esodo dei vacanzieri

di EZIO MOTTERLE
Tempo di super-ponte tra le festività del 25 aprile e del 1 maggio, grazie alle possibilità offerte quest’anno dal calendario di trascorrere, con qualche accorgimento organizzativo, lunghe vacanze di primavera. Sentiremo in questi giorni le ricorrenti e precise statistiche sui milioni di italiani in viaggio. Le analisi ci diranno tutto: mete, costi, tendenze dell’ennesimo grande esodo. E così scopriremo quali città saranno in vetta alle preferenze, quanti avranno prenotato online o in agenzia, quante auto circoleranno sulle strade segnate da bollini rossi o neri, quanti passeggeri saliranno su treni ed aerei, quale sarà il numero dei giorni di assenza, delle notti trascorse in albergo e nelle seconde case, quanti sceglieranno il mare o la montagna. Calcolabile per differenza il dato su chi – la maggioranza comunque – di vacanze non ne farà affatto, costretto dal portafoglio vuoto a osservare il ponte da lontano ancorato al solito divano, senza variazioni dei ritmi abituali, recependo anzi con qualche disagio le roboanti stime sugli spostamenti salutati fra l’altro dal bel tempo. Il Varesotto come sempre farà la sua parte, garantendo al conteggio nazionale una quota elevata di vacanzieri partenti, ma anche l’accoglienza sul territorio di una gran folla di soggiornanti o transitanti. L’autostrada A9 e la statale del Lago Maggiore restano, dalle nostre parti, le porte principali per chi da nord si dirige su quattro ruote verso il Belpaese, l’aeroporto di Malpensa assorbirà la gran quota di chi preferisce l’aereo per raggiungere località di tutto il mondo, dalle metropoli agli angoli più esotici. E in questi giorni di previsioni numeriche, torna d’attualità la celebre poesia di Trilussa sulla statistica, la questione del pollo, insomma, per cui se la media ne fissa il consumo in uno a testa l’anno, chi viceversa non ne mangia affatto deve rassegnarsi alla realtà che ci siano altri che ne “magnano” due. Se insomma alla faccia del super-ponte di primavera non farete neanche un giorno di vacanza, ma sentirete che mediamente se ne fa una settimana a testa, sappiate che altri, di settimane, ne faranno almeno due. Con tante grazie alla matematica, che se non altro farà “viaggiare” – coi numeri almeno – anche chi suo malgrado resterà a casa.