Ultimo consiglio per De Marco. Presidente, sindaco e Giunta assenti

SARONNO – Ieri sera alle 21 nella sala riunioni del primo piano del Municipio di Saronno si è tenuta una seduta lampo del consiglio comunale. Unico punto all’ordine del giorno la surroga del consigliere Agostino De Marco.
Si è tratta di una pura formalità comunque necessaria perchè, come prevede il regolamento, un consigliere comunale dimissionario deve essere sostituito dal primo di non eletti entro 10 giorni. Malgrado questo non è passata inosservata l’assenza del sindaco Alessandro Fagioli, dell’intera Giunta e persino del presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli.
La seduta, comunque valida grazie alla presenza dei consiglieri leghisti e di alcuni congedi, è stata presieduta dal consigliere anziano ossia Davide Borghi.
Un’assenza che racconta una mancanza di sensibilità da parte dell’Amministrazione in carica malgrado, pur essendo all’opposizione, De Marco non abbia mai fatto mancare il proprio sostegno. A rendere ancora più stridente il contrasto la richiesta del consigliere uscente di leggere la propria lettera di dimissioni in cui “augurava buon lavoro al consiglio, all’Amministrazione e alla Giunta”.
Al momento il consigliere di Forza Italia nell’assemblea cittadina è Fabio Paticella che ha annunciato l’intenzione di dimettersi lasciando il posto a Simona Papaluca.
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17012018
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Commenti
ma un chissenefrega no?
Pagliacciata che si poteva evitare dimettendosi 10 giorni prima del prossimo consiglio comunale. Chi paga per questa buffonata? Se non sanno nemmeno gestire una dimissione come pensano di governare la città….Dimissione per coerenza , a casa tutti.
Lo stile Fagioli: strabordante oppure assente
Presenti 15 consiglieri, dove sarebbe il pericolo di numero legale? Tolti i 3 di minoranza fa comunque 12.
Che ignoranza!
L’ultimo consiglio per De Marco è stato a dicembre. Le dimissioni hanno efficacia immediata, ieri sera il seggio di Forza Italia era vacante, in attesa del voto di surroga del consiglio.
L’assenza del PD non stride? Da possibili alleati ai tempi del Nazareno, ad un’assenza di quattro su quattro consiglieri. Rispetto per le istituzioni preteso solo per la Lega?