Consiglio comunale aperto Tu@Saronno: “Un’occasione per il Comune e per i cittadini”

SARONNO – Mercoledì 6 dicembre alle 20 in Sala Vanelli si terrà il consiglio comunale aperto sul tema “Ferrovia dismessa Saronno-Seregno: quali prospettive di riuso sostenibile”.
“E’ un tema su cui l’amministrazione Fagioli non ha fornito un’adeguata informazione – spiegano da Tu@Saronno – una problematica di rilievo per la città che è stata solo sfiorata nell’unico incontro volto a presentare il ben più ampio progetto Cms di mobilità sostenibile – car sharing, pedi bus, bici bus, piste ciclabili nuove e migliori collegamenti tra le stesse, sistemazione di marciapiedi ed attraversamenti, formazione degli studenti, mobility manager, ecc. – che tra l’altro intendeva abbracciare problematiche di altri 11 comuni vicini, oltre a quelle proprie del Comune di Saronno. L’amministrazione ha deciso di ignorare le oltre 600 firme di cittadini che chiedevano un consiglio comunale aperto, nascondendosi dietro un aspetto di natura regolamentare, anche se formalmente corretto. Perché il Sindaco non ha convocato di sua iniziativa un consiglio comunale aperto, vista la mobilitazione di 13 associazioni, le oltre 600 firme cartacee, e le 2000 firme on-line di cittadini che si sono espressi per un’idea progetto diversa?”
Affrontato il tema della partecipazione Tu@Saronno passa a quello della greenway sopraelevata: “Un’idea non solo contraria alla distruzione della storica massicciata e dei ponti, ma volta conservare e valorizzare questa tratta cittadina di ferrovia dismessa nell’interesse della città, anche a fini turistici: rivalutazione dell’impianto e strutture di servizio, così come si fa da molti anni per le ferrovie dismesse nel resto d’Italia e in tutta Europa. Un’idea che prevede una pista ciclopedonale realizzata in quota e protetta dagli attraversamenti stradali grazie ai ponti e al rilevato ferroviario. Una realizzazione ben diversa da quella decisa dall’amministrazione che, con la distruzione di massicciata e ponticelli, creerebbe rischi di incidenti per pedoni e ciclisti a causa dei due attraversamenti stradali previsti in via Don Monza e F. Reina. Due attraversamenti stradali posti a poche centinaia di metri uno dall’altro, in un percorso di circa un chilometro e mezzo”.
E continua: “Questo consiglio comunale aperto è stato reso possibile grazie all’interessamento di molti cittadini e alla richiesta di sette consiglieri di minoranza. Sarebbe stato invece doveroso per l’amministrazione informare e discutere con i residenti dei quartieri posti in adiacenza alla ferrovia dismessa e la città, prima di prendere la decisione irreversibile di distruggere ponticelli e massicciata, una struttura urbana che caratterizza un’ampia area di Saronno da 130 anni. Lo sbancamento della struttura, deciso senza un’adeguata partecipazione e iniziato lo scorso 6 novembre in assenza di un progetto esecutivo, avrebbe fatto il suo corso se la Sopraintendenza non avesse posto un iniziale fermo ai lavori e poi avviato il procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale della struttura“.
“Il consiglio comunale aperto – concludono da Tu@Saronno – un’occasione da non perdere per i cittadini di Saronno, in cui far sentire la propria voce all’Amministrazione Comunale. Un’opportunità unica di democrazia diretta.
Ci auguriamo che tutti colgano l’importanza del tema e partecipino attivamente a questa assemblea cittadina, riappropriandosi così di un diritto di esercizio democratico fondamentale, e riavvicinandosi a temi politici che sono di tutti”.
(un momento della passeggiata sui binari)
05122017
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Commenti
Ci penserà la sinistra fra 2 anni quando verrà eletta….diranno che i ponti minavano la sicurezza cittadina e rallentavano il rinnovamento architettonico della città…i soliti fornitori di risorse bivaccatrici meditanti nulla facenti!
Pensieri sinistri…fai quello che ti dico non fare quello che faccio…fra poco più di 2 anni quando il pd sarà al comando a Saronno diranno che la massiciata deturpa il territorio e che Saronno deve evolvere e rendersi moderno….percio fra 3 anni faranno una bella strada e tutti saranno contenti….le solite ipocrisie sinistre!
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Qui non è questione di PD o Lega, non è un battibecco politico, ma si tratta di prendere una decisione su un progetto importante per tutta la città.
Ma soprattutto avere certezze (sui costi e sui progetti) e risposte ai dubbi che sono venuti fuori. Oltre a non distruggere sempre tutto a prescindere, ma dialogare e vedere le varie soluzioni.-
È giusto che venga eletto il pd in un’alternanza democratica funziona cosi.
Finalmente fra 2 anni Saronno ripartirà e da luogo reso squallido dal quinquennio leghista diventerà la città che tutti desiderano! -
Purtroppo il pd sta usando politicamente questa situazione e non vedo l’ora che siano loro alla guida!
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non credo a nessuna delle due ipotesi…
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Invece mi sembra corretto che guidi la città il pd visto che la gente ritiene incapace la giunta odierna di governare Saronno.
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involontariamente confermi l’incapacità di questa giunta: se il PD torna a guidare la città vuol dire che quelli della Lega sono proprio vicini allo zero assoluto
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La lega non è vicina allo zero assoluto, perdonami se ti correggo, è ormai sotto zero, fagioli e la sua giunta “zerbino” sono stati bravissimi a farsi NON farsi APPREZZARE.
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Ognuno ha la propria visione della situazione, io personalmente non vedo l’ora delle nuove elezioni comunali e che al comando salirà il pd per finalmente rivedere risplendere Saronno…gente cerchiamo di rimanere con i piedi per terra i problemi di Saronno vengono da lontano circa un trentennio non si può pretendere che in tre anni si possa risolvere tutto!
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Volontariamente confermo l’ipocrisia innata del pd e basta!
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Come si può mantenere una massicciata e farla diventare pista ciclopedonale? Si cammina sui sassi?
“….a fini turistici..” ma davvero c’è chi pensa di mantenere ponti e ferrovia a fini turistici????
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Basta rimuovere i sassi e mantenere il sedime. Il resto è stato ampiamente spiegato in più incontri pubblici ai quali mi sa che non hai partecipato, vero?
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Invece ho partecipato eccome (a quello presso l’Aldo Moro)! E non ho mai capito i discorsi sul conservare le ferrovie dismesse ma togliendo binari e massicciata per fare la ciclabile.
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temo che ci sia analfabetismo disfunzionale in giro… Chi ha mai detto che le rotaie e la massicciata non debbano essere rimosse???
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Non si cammina sui sassi, ovviamente il percorso subisce una trasformazione atto a renderlo fruibile, è abbastanza ovvia. Significa semplicemente non rimuovere interamente la struttura rialzata, ma sfruttarla per creare un passaggio rialzato.
Fini turistici significa semplicemente che chiunque può fruirne, anche chi arrivando ad esempio da un parco con un percorso ciclabile attraversa la città tramite un sistema ciclabile e protetto. Da anni si sta lavorando per connettere i vari parchi con percorsi ciclabili protetti, forse non lo sa ma già oggi si può partire dall’alto Olona arrivare nel basso varesotto e passare poi al Parco Lura per raggiungere Como o al Parco Groane per raggiungere il milanese e la stessa Milano a sud. Indovini chi sta nel mezzo di questo territorio, rappresentando uno snodo ciclabile molto importante?
Quando si governa, e si ha un’idea di mobilità collettiva, non si dovrebbe avere paura di rappresentare questa idea e di confrontarsi… nascondersi o seccarsi perché i cittadini chiedono lumi non è un bell’esempio di democrazia
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Ero uno dei pochi cittadini presenti all’incontro indetto mesi fa da chi amministra. Chi non amministra ha montato un caso per pura strumentalità: sono gli stessi che quella sera avevano detto addirittura che non avevano nemmeno partecipato al bando ministeriale… ma queste cose sarebbero esempi di democrazia?
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Direi di no. Semplicemente si sono chieste informazioni che non sono state fornite. Sono trascorsi mesi da quell’incontro e la situazione non era affatto chiaro. Ci sono tantissimi semplici cittadini che hanno chiesto informazioni.
Qualsiasi amministratore, indipendentemente dal colore politico, è tenuto a dare risposte ai cittadini. Alcune risposte sono state faticosamente ottenute, altre no.
Inoltre, sempre risposte da vari soggetti coinvolti hanno dato vita a fraintendimenti che di sicuro non hanno aiutato a fare chiarezza, mentre alla fine è anche risultato chiaro che manca un progetto esecutivo.
Quindi sì, si chiama democrazia se dei cittadini chiedono informazioni e vogliono ottenere delle risposte (che poi possono piacere e non piacere, sia chiaro, quello è ovvio).
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