Oltre 700 firme in meno di 24 ore: la città si mobilita contro lo sbancamento

SARONNO – Evitare che sia distrutta la storica massicciata ferroviaria sbancando il vecchio tracciato che attraversa il quartiere a sud di Saronno e che è parte integrante dell’architettura urbana di Saronno da 130 anni. Con questo obbiettivo è partita ieri sera, dopo la lettera inviata da dieci associazioni all’Amministrazione comunale, una raccolta firme sul web.
In meno di 24 ore sono state raccolte oltre 700 firme, un risultato senza precedenti in città.
La raccolta firme, diretta al sindaco Alessandro Fagioli, è stata lanciata da Fiab Saronno e Circolo Legambiente. E’ disponibile a questo link https://www.change.org/p/ferma-la-demolizione-della-storica-massicciata-ferroviaria-ex-saronno-seregno/fbog/46578544?recruiter=46578544&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=autopublish&utm_term=psf_combo_share_initial.combo_new_control_progress_3x3
Queste le motivazioni indicate nel testo della petizione “Ferma la demolizione della storica massicciata ferroviaria ex Saronno-Seregno”
Firma per evitare che:
- sia distrutta la storica massicciata ferroviaria, parte integrante dell’architettura urbana di Saronno da 130 anni
- lo sbancamento provochi un enorme spreco di denaro pubblico, ed un cantiere con centinaia di camion per la rimozione di migliaia di metri cubi di terra e pietrisco
- si formino due attraversamenti stradali a raso col rischio di incidenti per pedoni e ciclisti, nonché una risalita con forte pendenza per raggiungere il ponte di ferro
Firma perché:
- vogliamo una ciclopedonale sicura, veloce e ben fruibile, inserita nel verde di un parco lineare, lontana da auto, strade e parcheggi
- vogliamo un progetto rispettoso dello storico tracciato ferroviario che valorizzi il percorso e gli arredi ferroviari e i ponti, anziché distruggerli per sempre
- vogliamo un progetto sostenibile studiato da professionisti e non un’opera di solo movimento terra
- vogliamo una Green High Line del saronnese, come ne sono state realizzate tante su ex tracciati ferroviari
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Commenti
Comune di Saronno, Sign. Sindaco e Assessore se i soggetti che vi danno contro sono gli stessi che negli ultimi anni hanno rovinato la città e non vogliono i cambiamenti/progresso vuol dire che siete sulla buona strada! Quindi avanti tutta, abbattimento della massiciata e progetto di ciclopolitana con eventualmente annessa strada e parcheggi (mica vogliamo regalare tutti i 15 metri di carreggiata ai ciclisti?!?). Non si può solo pensare ai ciclisti, bisogna fare la pista ma anche strade che diminuiscano il traffico e quindi l’inquinamento. Forza Sindaco, siamo con lei! Anzi propongo a chi volesse di fare una contromanifestazione e raccolta di firme per sbancare la massicciata. Scrivetemi che ci organizziamo.
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Mi scusi Alberto (chi?), ma la gente dove le dovrebbe scrivere visto che non ha messo la mail!
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Sono d’accordo con te e a quanto pare non sono il solo. Come posso fare per firmare per lo sbancamento?
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Ideona!!! Certo che a lei non interessa nulla di beccarsi un tumore ai polmoni a causa delle polveri sottili…
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le strade diminuiscono l’inquinamento??? siete proprio ignoranti. Venite a raccontarmi dei prodotti a km 0 fatti in una campagna devastata da pedemontana, peduncoli tangenzialine e sciocchezze del genere (a costi e tempi che fanno sembrare la Salerno Reggio Calabria un capolavoro)
Per cortesia mettete il bollino sui prodotti della terra lombarda, che io possa evitarli come la peste-
Fenomeno invece i meleti in alto Adige dove sono….prima di parlare cerchiamo di informarci….le mele in alto Adige vengono coltivate anche a bordo strada e autostrada….e li essendoci 3 strade il traffico è massiccio!
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uno che l’Alto Adige lo ha visto in cartolina…
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Sempre più di te visto che solo facendo l’autostrada del Brennero hai meleti a destra e sinistra….
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Perché tutte le mele sono di fianco a strade e autostrade, vero? :))
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Anche a bordo strada….è chiaro anche ho scritto non solo!
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Non vedo come sia possibile, sono cittadini e associazioni i firmatari.
Di strade ve ne sono più che a sufficienza e di certo a Saronno non ne servono altre, inoltre, devo essere sincero, se si crede che con più strade si riduce l’inquinamento… beh consiglio di leggere qualche testo in più. Non c’è comunque spazio per fare una strada e acida servirebbe?
Io sono invece favorevole allo abancamento! Dove posso firmare?
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Non c’è bisogno di firmare. Il bando e’ stato vinto per realizzare lo sbancamento e quello si farà.
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non è stato vinto x fare lo sbancamento: siete proprio analfabeti, non ignoranti
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organizza (parola difficile??) la raccolta firme come hanno fatto loro. Solo che quando la vostra parte ha organizzato la raccolta firma contro i 30 all’ora avete raccolto non 700 firme, ma neppure 70, e chi aveva organizzato quel parareferendum andava in giro sulla sua biciclettina a farsi fotografare. Non è stato neppure ripagato con una prebenda, quelle erano giàoccupate dal cerchio magico verde.
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Anche io sono favorevolissimo allo sbancamento ed anche tutti i residenti della zona che non.vogliono che i ciclisti gli guardino in bagno mentre sono sul water ☺? o che qualcuno abbia l’altezza giusta per entrargli in casa a fargli “festa”. Poi in quella zona mancano i parcheggi e PASSARE A PIEDI DOVE CI SONO I PONTICELLI È PERICOLOSISSIMO, quindi EVVIVA LO SBANCAMENTO!
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Invece una bella strada accanto è fantastica, vero?
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GRANDE!!!!!!
Le ferrovie dividono.
Non serve più a nulla.
Fare spazio a novità.
Vecchi, conservatori.
Conformemente a quanto già da me espresso più di un anno fa, ribadisco:
NO a Saronno a dimensione della macchina
SÌ a Saronno a dimensione della persona.
I leghisti nostrani, da sempre favorevoli al principio della “autodeterminazione dei popoli”, sicuramente non resteranno “insensibili al grido di dolore” di tanti e tanti Saronnesi. E questo anche se più componenti la Giunta Municipale non sono Saronnesi.
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Dissento da questa tesi. Si faccia piuttosto un referendum poi si vedrá se sono piú i contrari o i favorevoli allo sbancamento. L’evidenza è che siamo tutti automobilisti e solo parte di questi utilizzano la bicicletta: provi ad immaginare chi vincerá?
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Non è questione di schieramenti, è questione di affrontare una volta per tutte il problema serissimo della qualità dell’aria e non è facendo nuove strade che si risolve. Offrendo alternative sicure per gli spostamenti locali invece può incidere (anche se poco) nel migliorare la situazione.
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Nel pieno rispetto dello stile architettonico pre-esistente, si ottenga un adeguamento delle infrastrutture, con relativo ampliamento delle luci dei sottopassi automobilistici (via Reina, via Don Monza), consolidamento della massicciata e messa in opera di una pista ciclo-pedonale sovra-urbana, con conseguente disarmo dell’ex-ferrovia, in accordo con i progetti extra-comunali di raccordo.