L’onda del GB Grassi al Pasta: applausi e riflessioni

SARONNO – Nella serata di venerdì 29 settembre al teatro Giuditta Pasta di Saronno, è andato in scena lo spettacolo dal titolo “L’onda” interpretato dagli studenti del gruppo teatrale dell’istituto G.B. Grassi, con la direzione di Roberta Mandelli e Valeria Sara Costantin.
Basato su quanto accaduto in California nel 1967, lo spettacolo è ambientato nel 29 settembre 2017, il professor Jones vuole far inscenare ai suoi studenti “Riccardo III” di Shakespeare, i ragazzi però non riescono a esprimersi al meglio dato il gergo e la trama ormai fuori moda, sentendosi quasi oppressi dal genio del poeta inglese visto come un dittatore. Alla luce di ciò, Jones decide di proporre un esperimento alla classe, creare una comunità dove alla base vi sono disciplina e solidarietà, dove tutti sono amici e nessuno viene emarginato o escluso. Va tutto bene all’inizio, i primi giorni cambiano realmente l’aspetto sociale della classe ma a distanza di poche settimane, tutta la scuola sa di questa comunità che spopola sempre di più, il gruppo prende il nome di onda, il suo scopo non è più l’aiuto del compagno in difficoltà, ma quello di dominare e mettere in difficoltà chi non ne fa parte, facendo in modo che sfiniti si aggreghino all’onda. I ragazzi decidono di identificasi con la camicia bianca simbolo di purezza, il gruppo bcresce a dismisura finchè il professor Jones non decide di interrompere l’esperimento.
Lo spettacolo si conclude tenendo in sospeso lo spettatore senza dare una spiegazione sul futuro dell’onda ma lasciandogli solo un grande interrogativo: “è possibile un nuovo totalitarismo?”
Cristian Beretta
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07102017
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Commenti
Complimenti per la bella iniziativa. Bravi ragazzi e insegnanti. In questo testo ci sono spunti di riflessione molto profondi….. come sia possibile manipolare i giovani, come non sia per nulla scontata la democrazia e come ci siano spinte verso totalitarismi che si sperava appartenessero ad un passato ormai sepolto.
Queste sono le iniziative belle, che i giovani scelgano più il teatro o i nostri cinema monosala con film interessanti piuttosto che intossicarsi di quei multisala in cui non sanno neanche cosa andare a vedere…
Evviva la cultura, questa è una grande vittoria