Visto da Varese: L’ippica celebra i suoi primi 140 anni

di EZIO MOTTERLE
L’ippica varesina si appresta a celebrare i suoi primi 140 anni. Quasi un secolo e mezzo di corse a cavallo che sarà ricordato nel 2018 con una serie di eventi straordinari. Il programma (top-secret) è già allo studio della Svicc, la “Società varesina incremento corse cavalli” e del suo presidente Guido Borghi, mentre col mese di agosto si è chiusa con successo la stagione estiva 2017, segnata da un ottimo afflusso di pubblico, tanti appassionati e scommettitori, ma anche famiglie e tanti turisti che hanno affollato le Bettole, in modo particolare nella serata clou del Gran Premio, ravvivata dall’elegante ricevimento allestito con l’impeccabile regia di Max Frattini nella “club house” del glorioso impianto varesino, uno dei più suggestivi e importanti a livello nazionale. Le origini dell’ippodromo di Varese, va ricordato, risalgono al 1878, siamo giunti appunto alle soglie del 140esimo. Era il 31 gennaio di quell’anno quando il conte Gian Pietro Cicogna comunicò al sindaco di Varese la costituzione della “Società ippica varesina”. Il primo ippodromo fu costruito nella zona di Casbeno, vi si disputavano corse di trotto e galoppo. Scintillava a quei tempi la Varese dei grandi alberghi, delle ville sontuose, del jet-set internazionale che si ritrovava in quella fu chiamata la Versailles di Milano. Pochi anni dopo, nel 1896, l’impianto fu trasferito in un altro rione, quello di Masnago: poi, nel 1911, si passò nell’attuale sede delle Bettole dove per qualche anno si tennero anche corse al trotto. Un “salotto buono”, quello dell’ippodromo varesino, che può contare anche su un affascinante ed impareggiabile scenario, con lo sfondo del Sacro Monte e del massiccio di Campo dei Fiori, location che in particolare nelle calde serate estive garantisce al pubblico, proveniente dal territorio ma anche dalle aree limitrofe, qualche ora di autentico relax in un ambiente naturale ricco di suggestione, carico di luci e colori. Questo mix virtuoso di svago e sport è alla base della ricetta che ha consentito di mantenere solida, nonostante i tempi non facili, la presenza della grande ippica a Varese, onorando anche con speciali iniziative tanti personaggi che hanno contributo a garantirle un livello di indiscutibile prestigio. Si guarda ora alla prossima stagione autunnale di galoppo: poi tutti “in pista” per festeggiare lo storico anniversario del 2018, con iniziative tali da renderlo indimenticabile. Cavalcando verso il futuro.
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Commenti
Si continua a spendere per la manutenere di una struttura costosa ed inutile, e poi non ci sono i soldi per costruire gli impianti per fare sport ai ragazzi.
L’ippica é in grave crisi (-70% delle scommesse negli ultimi 5 anni, e ora si scommette anche on-line), l’ippodromo di Varese é un lusso che non possiamo permetterci, come non possiamo permetterci nella città giardino di avere due grossi poli ospedalieri (Del Ponte e Circolo).
Ippodromo Varese, interessante leggere del glorioso passato. Ma, ci sono stato, la struttura oggi appare tutt’altro che in buone condizioni