Visto da Varese. Stelle cadenti e gran voglia di ignoto

di EZIO MOTTERLE
Sarà l’appagamento ormai diffuso dei bisogni materiali, sarà l’insicurezza alimentata dalle incertezze sul prossimo futuro, fatto sta che si riaffaccia, con un picco in queste notti attorno a San Lorenzo, la necessità più o meno cosciente di guardare oltre i confini del noto, attribuendo magari qualche senso residuo di mistero anche a fenomeni scientificamente chiari come quello delle cosiddette stelle cadenti. Dunque son questi i giorni in cui l'”atomo opaco del male”, per dirla col Pascoli, viene inondato dal “pianto” meteorico delle Perseidi. Varese come sempre è in prima linea nelle osservazioni delle “lacrime” grazie anche al costante impegno divulgativo dell’osservatorio di Campo dei Fiori, che ieri sera ad esempio ha mobilitato una folla di appassionati nel parco cittadino di Villa Toeplitz, per uno dei tanti happening promossi sul territorio nella speranza che le nuvole non cancellassero l’attesissimo spettacolo naturale con tradizionale espressione di desiderio annessa. Non servono, si sa, particolari strumenti per osservare le stelle cadenti, basta scegliere un luogo senza troppo inquinamento luminoso e pazientare, col naso verso il cielo, meteo permettendo, ovviamente. Lo faranno in queste ore altre migliaia di persone, giovani e anziani, animati dalla stessa ammirata curiosità con cui si osserva un grande arcobaleno (è avvenuto proprio nei giorni scorsi), oppure si scruta la teoria geometrica dei singolari cerchi nel grano, o ancora si intravedono oggetti volanti non identificati, quegli Ufo che proprio nel Varesotto e in particolare nel Saronnese hanno dato vita negli anni a diversi fenomeni, quantomeno non facili da spiegare. E alla fine capita che anche quando presunti misteri finiscono per essere perfettamente chiariti resta una riserva inquieta in molti, quasi a sperare che tutto, tra terra e cielo stellato, così chiaro in effetti non sia. Si rafforza insomma, ben oltre l’approccio pragmatico e materiale, un desiderio finanche spirituale, la ricerca di un’occasione o di un pretesto per guardare oltre la piatta quotidianità di un mondo che sembra non avere più segreti. Mentre invece, al di là dei progressi scientifici e della scatenata valanga delle comunicazioni sociali di massa, resta ancora da scoprire molto. Forse quasi tutto.
10082017