Lo cercavano da sei anni, fermato un pakistano accusato di aggressione

SARONNO – Sei anni. Tanto c’è voluto prima che facesse un passo falso il pakistano ricercato per un ordine di carcerazione scaturito da un caso di aggressione avvenuto nel lontano 2008 in pieno centro cittadino. L’uomo era venuto alle mani con un imprenditore rivale gestore di un call center, non solo l’aveva aggredito, ricoprendolo di calci e pugni, ma gli aveva anche rubato i soldi che aveva con sé. Una storia per la quale fu condannato nel 2011, anche se fino ad oggi era sempre riuscito ad evitare l’arresto. In realtà aveva semplicemente fatto perdere le proprie tracce, almeno sino ai fatti recenti. Mentre tutti pensavano che fosse tornato al paese d’origine per evitare i guai con la giustizia, in realtà si era trasferito solo a Muggiò, a pochi chilometri da Saronno. Lo straniero però è stato tradito nel fine settimana dalla sua… auto, che l’ha lasciato a piedi sulla Valassina, all’altezza di Verano Brianza. Il pakistano ha accostato e aperto il cofano cercando di far ripartire la macchina, ma è stato notato dalla Polizia di Stato; gli agenti hanno proposto di far arrivare un carroattrezzi ma le risposte evasive dell’uomo e la sua agitazione li hanno convinti ad approfondire i controlli. E così dalla targa sono risaliti all’identità dell’extracomunitario ed all’ordine di carcerazione emesso sei anni prima. Per il 55enne originario del Pakistan si sono aperte le porte di una cella del carcere di Busto Arsizio.
25072017
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Commenti
con le leggi fatte dai partiti la prescrizione ha già annullato qualsiasi condanna per il pakistano
Aveva bisogno di aiuto e voi lo portate in carcere….in Italia non si aiuta il prossimo…questo sarebbe il pensiero del buon pensante medio di sinistra!
Ma questa è una barzelletta.
Dalla targa sono risaliti al latitante….. Quindi Totó Riina (nel periodo di latitanza) poteva tranquillamente intestarsi un’ ?…
Tornato al paese d’ origine ………muggio’ …………… Ma dai……………..
Nemmeno il nome di un pregiudicato pakistano si riesce a leggere su questo blog.
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E una volta che se che si chiama Abdul o Aziz come le cambierebbe la vita?
Quindi per 6 anni ha vissuto come un fantasma in Italia.
Sconosciuto al fisco e a tutto l’impianto statale.
A Muggiò ha la residenza regolare?
Lavoro in nero? tasse? assicurazione auto? revisione? affitto? bollette? ECC. ECC.
Fulgido esempio di colui che ci pagherà le pensioni…
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È uno dei tanti che sta sfruttando l’italia coperto dai ben pensanti di sinistra…complimenti!