Dimissioni teatro, Pellicini svela i dietro le quinte: “Ecco cosa è successo”
SARONNO – Franco, pragmatico e molto molto chiaro Francesco Pellicini da un anno direttore artistico del teatro Giuditta Pasta spiega quando sta accadendo all’interno della fondazione che gestisce la sala di via Primo Maggio dopo che mercoledì il presidente Paolo Pasqui e la vicepresidente Egle Prada hanno dato le dimissioni.
“Dico subito che ho appreso con sorpresa delle dimissioni del presidente per diversi motivi a partire dal fatto che il teatro Pasta sta andando bene, la stagione ha registrato 30 mila euro di utile che è un risultato inattaccabile se si considera che, un anno fa, è stata fatta in 15 giorni. Insomma malgrado i tagli di 100 mila euro che abbiamo avuto abbiamo migliorato la gestione rispetto quella scellerata che abbiamo trovato al nostro arrivo”.
E quindi come si spiega le dimissioni? “E’ il classico caso di dire “Ofelè fa el to mestè” visto che il presidente che cercava di interferire nella mia attività. Il primo anno malgrado i boicottaggi siamo arrivati in fondo ma il secondo c’è stato il patatrac. Basti dire che la nuova stagione, bella, pronta con grandi nomi, è stata di fatto bloccata“. Pellicini continua parlando anche di un cda con all’ordine del giorno proprio l’incompatibilità con la direzione artistica: “A questo punto è intervenuta l’Amministrazione comunale che ci ha chiesto di continuare la nostra attività. Io ho accettato. Evidentemente il castello di altri è crollato”.
Dura la chiosa del direttore artistico: “Mi rammarica la negatività quello che è stato detto perchè non si è posto l’accento su quanto di positivo è stato fatto. Sono comunque un uomo di teatro sono qui per svolgere un lavoro per il quale ho le competenze e che intendo svolgere al meglio. Non mi interessano le strumentalizzazioni”.
Un ultimo pensiero è per gli spettatori e i saronnesi: “Vorrei rassicurarli – conclude Pellicini con entusiasmo – la nuova stagione è bella è pronta. Appena arriverà il nuovo Cda la presenteremo”.
09062017
Lascia un commento
Commenti
La dichiarazione di Pellicini che attesta che c’era una proposta di stagione non utilizzata era pubblica, ed eravamo in tanti al Teatro quel pomeriggio….
Però ce n’è di gente che conosce o millanta di conoscere certi retroscena.
È proprio vero, questo spettacolo non fa proprio ridere….
…Se dobbiamo ricordare…facciamolo ma in modo corretto: il precedente Direttore artistico aveva ultimato la proposta di stagione che era stata correttamente consegnata al Sindaco e al CdA entrante .
Lo stesso Pellicini ne ha dato conferma durante la presentazione della stagione di quest’anno spiegando il perché si era scelto di non utilizzarla ( per ulteriori dubbi in proposito chieda conferma ai referenti nominati).
Se proprio vogliamo ricordare facciamolo almeno correttamente : la stagione della scorsa stagione era stata ultimata dal precedente Direttore Artistico e correttamente consegnata al Sindaco e al CdA entrante .
La scelta di non utilizzarla e’ stata motivata dallo stesso Pellicini nel corso della presentazione dell’attuale stagione teatrale (in caso di dubbio chieda pure alle persone segnalate)
all’ uomo ….franco, pragmatico e molto molto chiaro ….
chiediamo quanto prende per la direzione artistica ? spese comprese o pagate extra ? e se sì quali ? Adesso BASTA iniziamo da lei a fare chiarezza su come si spendono i soldi al Pasta
Fuori i conticini ,, uomo di Teatro Pellicini
Noi di Saronno abbiamo il diritto di sapere DOVE VANNO LE NOSTRE TASSE ? O NO ?
ecco…per tutti quelli che denigrano l’attuale Anmministrazione Comunale……forse sarebbe il caso che molti di quelli che hanno commentato la notizia apparsa un giorno prima in merito alle dimissioni del presidente, chiedessero scusa o almano avessero il buon senso di tacere prima di commentare senza sapere come stanno veramente le cose.
un uomo di teatro ma non delle istituzioni:come consulente o direttore artistico lei è stato chiamato da un Cda e retribuito. Il Presidente di una Fondazione è il legale rappresentante , ne risponde anche in solido e non percepisce compensi. Credo siano normali intromissioni e interferenze. D’altro canto , da frequentatore assiduo del teatro anch’io avrei interferito fossi stato in lui vista la scarsa qualità di molti spettacoli e la ridotta quantità di spettatori rispetto alle scorse stagioni. Andrò anch’io a Milano come molti dei miei amici ex abbonati. Lei si tenga i grandi nomi noi scegliamo quelli di qualità!
Pellicini… uomo di Luino, il battito d’ali di Luino…
Da abbonato non posso che riscontrare qualcosa di anomalo.
La scorsa stagione trovavo il teatro praticamente sempre pieno (tra l’altro spettacoli bellissimi) e dite che c’era un buco enorme nel bilancio.
Quest’anno (prima stagione Pellicini) teatro mai pieno, anzi a volte desolante, alcuni spettacoli annullati (per presunte malattie o qualcuno dice per pochi biglietti venduti) e Pellicini afferma di aver fatto un utile di 30mila euro?
Ma come diavolo avete fatto? Va bene che vista la scarsa qualità di quest’anno li avrete pagati meno gli spettacoli ma comunque qualcosa non quadra.
-
Alle volte è utile ricordare quanto accaduto in passato.
Ringraziate i precedenti gestori che hanno abbandonato il Cda senza una stagione definita per mettere in crisi l’attività. Non credo che si sarebbe potuto fare di meglio con una stagione di spettacoli messi in campo all’ultimo minuto.
I precedenti membri del Cda si facciano un esame di coscienza. Infatti per mettere in difficoltà questa Amministrazione hanno messo in pericolo i posti di lavoro e la stagione teatrale.
Grazie al sindaco che ha saputo tenere i conti in ordine e a chi ha saputo gestire gli spettacoli.-
In verità c’era una stagione già pronta e lasciata dalla vecchia direzione artistica..ma qualcuno ha pensato di farne una nuova in quattro e quattr’otto pagando anche il nuovo direttore artistico..
-
voglio chiarire che all’atto delle dimissioni del precedente CdA la programmazione artistica era completata e fu responsabilmente inviata al Sindaco perché potesse trasmetterla, per farla propria, al nuovo consiglio di Amministrazione.
Inoltre lasciammo libera la Direttrice Artistica di continuare il rapporto e la collaborazione con il nuovo Cda.
La scelta del Sindaco e del nuovo CdA è stata quella di annullare quasi completamente la programmazione proposta per costruire una nuova proposta che Pellicini dice di aver fatto all’ultimo minuto dall’aprile al luglio 2016.
Ad onor del vero voglio ricordare che il precedente CdA si dimise proprio perché il Sindaco non rispettò per l’anno 2015 gli impegni presi dalla precedente giunta comunale e ridusse per il 2016 in un sol colpo, motu proprio e senza alcun preavviso, i contributi alla Fondazione Pasta.
Basta consultare gli atti della conferenza stampa del 15 aprile 2016 seguita anche dalla testata “il Saronno on line”.
Per il resto quando saranno pubblici i bilanci e altri documenti correlati si vedrà chiaramente la verità dei fatti. -
Veronesi, il precedente CdA ha consegnato una stagione fatta e finita ai propri successori. Non travisi la realtà.
-
Ma cosa sta dicendo? Il precedente CdA aveva lasciato programmata una stagione eccezionale, l’entrante Pellicini l’ha cassata in toto vantandosi di aver fatto poi in quindici giorni una grande stagione (con tutti suoi contatti personali…).
Andate a chiedere in teatro se non hanno ricevuto parole pesanti dalle compagnie che erano già in accordo verbale e poi sono state cassate dal nuovo CdA. Andate a chiedere che bella figura ha fatto il teatro di Saronno con compagnie di fama nazionale e internazionale.
Perché la gente parla senza sapere? -
gentile Arduino la sua è una memoria corta.
il precedente cda ha lasciato una stagione pronta ,lo chieda al Comune, al sindaco o agli uffici o al Cda dimissionario. Gli stipendi dei dipendenti li hanno decurtati Pasqui e questo cda .
Da sempre basta far pagare ai lavoratori e i conti tornano
-
L’uomo di teatro della direzione artistica ha seguito rispettosamente lo spartito ricevuto dal CdA o con estrosità personale ne vorrebbe realizzare un altro di propria invenzione? Rendete pubblici tutti i bilanci completi in ogni loro voce e non solo quello che vi interessa pubblicare.
mai parole furono più vere: “sono un uomo di teatro”, ma non è l’unico…solo che adesso non ci fanno più ridere.