Comune, scuole e Asl al lavoro per portare la schisceta e la doggy bag in mensa

SARONNO – Presidi, gestori del servizio mensa, responsabili Asl e comune tutti ad un tavolo tecnico per studiare come permettere ai bimbi saronnesi di portare il pranzo domestico a scuola e come evitare sprechi creando una sorta di doggy bag perchè chi usa il servizio offerto dall’Amministrazione possa portare a casa i prodotti confezionati non consumati.
La decisione è arrivata con l’approvazione di una mozione, data dall’accompamento delle due presentate in consiglio comunale dal Movimento 5 stelle.
A dar voce alle richieste del movimento il capogruppo Davide Vanzulli che ha sottolineato i vantaggi delle due proposte e soprattutto a rimarcato come vengano proposte anche in altre città europee e italiane.
E’ seguito un lungo dibattito in cui sono stati affrontati temi come la responsabilità per famiglie e docenti di eventuali contaminazioni di alimenti e l’importanza dell’educazione ad un’alimentazione corretta con interventi di maggioranza ed opposizione.
Si è quindi proceduto all’unificazione delle due mozioni emendate da una serie di proposte della Lega nord, partito che ha la maggioranza in consiglio comunale. La mozione emendata è stata approvata da Lega Nord e M5s mentre nella seconda (non ritirata dal presentatario e quindi rimasta in sospeso) il sindaco Alessandro Fagioli e il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli hanno votato contro mentre tutti i consiglieri della Lega Nord si sono astenuti. L’effetto è stato comunque la mancata approvazione della seconda mozione malgrado il cortocircuito in fase di votazione.
Soddisfatti i 5 stelle: “Abbiamo vinto una battaglia importante ottenendo un risultato concreto riguardo due argomenti particolarmente delicati. Venire in aiuto delle famiglie è la priorità della proposta sul “pasto da casa” mentre la “doggy Bag“ rappresenta invece un passo avanti verso la consapevolezza del valore del cibo, che i bambini impareranno a non sprecare utilizzando il sacchetto termico per portare a casa quanto avanzato a scuola rimasto intatto, come pane, frutta yogurt. Un buon lavoro dunque sul fronte della democrazia per le scelte e la sensibilizzazione al valore del cibo”.
05062017
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Commenti
http://www.icgrossitreviglio.it/scuola-e-utenza/mensa-scolastica/pasto-da-casa
così vedete più o meno come dovrebbe funzionare. Contenti voi….
che scemenza da radical-chic.
Probabilmente non sapete il prezzo dei buoni pasto.
Che variano da 1,85 euro a 4,85 Euro a pasto in funzione della fascia ISEE, o 5 euro per i non residenti.
Quindi ovviamente chi tenderà a rinunciare?? io dico quelli che pagano di più, alla faccia della solidarietà. Robin Hood al contrario.
Non solo, ovviamente pasti freddi, perché altrimenti la collettività si deve accollare il costo del riscaldamento di tali vivande. Non ci arrivano proprio…ma intanto qualcuno applaude a queste ripeto scemenze da ricchi
Buona idea la doggy bada a meno che poi non venga sparpagliata in giro prima di andare a casa. Per il pasto portato da casa non sarei d’accordo in quanto la mensa e quindi il mangiare insieme aiuta ad avere una sana e guidata alimentazione sotto la direzione di dietologi ed eviterebbe malumori di sorta sul piatto del vicino e poi perché si è più stimolati ad assaggiare anche ciò che non piace proprio perché non ci sono diseguaglianze.
sul risultato concreto ci andrei piano !
Approvare la mozione che rimane vaga sui tempi per la realizzazione non garantisce nulla.
Oltre tutto potrebbe anche essere che venga deciso di non fare nulla per indisponibilità dei dirigenti scolastici e poi è stata appena riscritta la convenzione con la Pellegrini, per cui c’è poco da cantar vittoria.
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Il risultato è stato di impegnare il Comune a fare quello che è di sua competenza, adattare il servizio mensa opzionale offerto.
Ora la palla passa ai Presidi delle scuole che devono garantire il Diritto di portarsi il pasto da casa ed ai quali vanno indirizzati, facendole protocollare in segreteria la disdetta dal servizio mensa e la richiesta di potersi portare il pasto da casa come a Milano dove hanno fatto un modulo che vale per tutta la Lombardia.
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