Sala: “La pochette di Fagioli non ha solo una valenza politica”

SARONNO – “Le autorità comunali ogni anno sfilano alla testa del corteo storico. Ciascuno è libero di vestirsi come preferisce, nel rispetto delle leggi. Quest’anno i tre assessori donna hanno scelto di indossare abiti d’epoca, mentre Fagioli ha scelto un elegante abito blu con gilet e cipolla nel taschino”.
Così il segretario cittadino della Lega Nord Claudio Sala risponde alle polemiche sulla presenza nel taschino del presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli della pochette verde con il sole delle alpi simbolo della Lega Nord.
“Come è risaputo e ormai ben noto, anche per le recenti polemiche sulla pochette durante la messa Rai, Raffaele Fagioli indossa in ogni occasione sulla sua giacca, con orgoglio, la spilla leghista con l’effige di Alberto da Giussano e la pochette verde. Sono simboli, simboli a cui ogni leghista tiene e dai quali non intende separarsi; è normale che non possano piacere a tutti, ma i gusti e le preferenze sono questioni soggettive”.
Sala risponde anche all’affondo di Luciano Silighini Garagnani, leader della lista civica “L’italia che verrà”: “Su un aspetto, però, non transigiamo: il rispetto. Definire “straccetto politico” un simbolo caro a milioni di persone è offensivo e non è degno di una persona che si è proposta per diventare sindaco della nostra città. Ricordo infatti che il sole delle Alpi è un simbolo storico per tutta la Padania, ed anche per Saronno. Il nostro Santuario ne conserva diversi esemplari sia all’interno che all’esterno. Il verde è il colore della natura, come può non essere a tema all’interno del corteo storico di un borgo contadino divenuto Città da meno di un secolo? Il riconoscerne una valenza solo ed esclusivamente politica è dunque negli occhi di chi guarda, non di chi li indossa”.
E conclude: “Se qualcuno vede la Lega sempre più simile allo stile del Pci nell’occupare il sistema comunale, allora io vedo Silighini sempre più simile ad una starletta del cinema, dove per guadagnarsi un posto in copertina è disposto a tutto. Ricordo ancora le fantasmagoriche immagini nelle quali veniva immortalato nelle sacre acque del Lura avvolto dalla bandiera americana a guisa di pareo, nemmeno fosse Capitan America. Il fazzoletto verde con il sole delle Alpi e la spilla di Alberto da Giussano sono per noi simboli identitari e chiediamo che vengano rispettati”.
12052017
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Commenti
L’elettorato saronnese dovrebbe imprimere nella propria mente le esteriori oestentazioni forzose ed impositive di una cultura politica in evidente declino già dopo due anni dall’insediamento che cerca di confondere una realtà amministrativa della città di Saronno piena di problemi seri la cui soluzione potrà essere attuata solo da chi ha delle concrete capacità.
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Eh, che paroloni. Forse si vuole solo riportare alla normalità gente che si offende e scandalizza per una pochette e tace per l’invasione straniera, per le tasse versate in cambio di nulla, per i ponti che crollano, per i ladri che non entrano nemmeno in galera, per i poliziotti pestati e insultati da chiunque senza poter nemmeno reagire (forse solo di notte?)
Sala, se rispondi a Silighini sei messo male. Poi che il sole delle alpi sia un “simbolo caro a milioni di persone” è una tua fantasia.
Il suo stipendio da sindaco si ricordi é frutto delle tasse di tutti i cittadini Italiani e nelle manifestazioni pubbliche ci deve rappresentare possibilmente con il simbolo della nazione. Il TRICOLORE. Grazie e saluti
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Se le tasse dei Saronno restassero in piccola parte a Saronno… Il Sindaco potrebbe avere uno stipendio 10 volte superiore e la città.potrebbe avere strade lastricate d’oro.
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Cosa c’entra il sindaco, ma sai leggere?
Cambiamo politica per favore!
Basta con queste cose sia da una parte che dall’altra. Vediamo di maturare.
Sala n.1
Prossimo Sindaco di Saronno
Quante amenità si scrivono !
A proposito del sole delle Alpi, badate bene che da quasi 5 secoli quelli rappresentati in Santuario non sono verdi ma blu! Qualcosa cambia! Il fiore della vita è presente nell’area italica fin dall’VIII secolo a.c.
Visto che il Fagioli chiede rispetto, deve anche portarlo verso gli altri, nei luoghi in cui partecipa ad eventi pubblici e capire che in certe occasioni l’ostentazione di simboli politici è fuori luogo.
Farci ogni volta la storiella che il sole delle Alpi è un simbolo storico è pura demagogia. La pochette verde è ANCHE simbolo politico, non può negarlo.
Ricordo oltretutto che la Padania non esiste (e non esisterà mai) in nessuna cartina fisica o politica.
Lasci perdere il Silighini che è libero di vestirsi come vuole, finché non riveste funzioni pubbliche.
Alberto da Giussano è il simbolo politico della Lega.
Il Sole delle Alpi no, è il simbolo dell’Insubria intesa come zona geografica. Caro a tutti gli abitanti di questa zona.
Non facciamocelo scippare da un partito.
Come la “bandiera Italiana” NON è solo il simbolo di Forza Italia.
ma te l’ha scritto Veronesi?