Saronno pedala-resiste-pedala con Anpi e Fiab

SARONNO – Domenica mattina 23 aprile, si è svolta la quarta edizione di Pedala-Resisti-Pedala, organizzata da Fiab Saronno Ciclocittà ed Anpi Saronno, per rievocare alcuni episodi della Resistenza ai nazi-fascisti svoltisi nel saronnese durante la II Guerra Mondiale. Una decina i partecipanti presenti alla partenza alle 9,30 da piazza Libertà.
Il gruppo è andato da Saronno a Ceriano Laghetto tramite la bella ciclabile, poi Parco delle Groane con sosta al Centro Visite. Qui abbiamo ascoltato la rievocazione dell’episodio del bombardamento nel Natale del 1944 dell’allora Polveriera di Solaro, ad opera dell’aviazione inglese. Fondamentale la collaborazione dei partigiani locali che segnalarono agli alleati il sito ben nascosto dalle piante nel bosco. Due le vittime tra le guardie, tanta devastazione nella struttura e fortissimo il rumore provocato dall’esplosione di bombe e proiettili che fu sentita a Saronno e ben oltre.
Angelo Volpi, testimone oculare, ci ha raccontato di come da ragazzino con suo cugino ed altri amici sottraevano la balestrite dalla Polveriera, infilandosi sotto la rete di cinta per poi consegnarla ai partigiani. In uno di questi episodi, un proiettile inavvertitamente percosso tranciò purtroppo il dito ad un ragazzino. Angelo ha letto un brano tratto dal libro di Nino Villa che rievoca tra gli altri questo storico episodio del bombardamento della Polveriera. Ha inoltre raccontato del rifugio antiaereo situato a Saronno nei pressi di via Damiano Chiesa e di come, quando spesso era pieno, erano obbligati a scappare nelle vicine campagne e coprirsi con teli scuri per non farsi vedere da chi bombardava. Ha ricordato che chi sosteneva o nascondeva i partigiani rischiava la vita; altri sceglievano invece più vigliaccamente la delazione.
Abbiamo visitato il suggestivo ed emblematico Bosco dei Giusti che dal 2010 ricorda, con cippi e giovani piante, persone che durante la guerra o in tempi più recenti, hanno dedicato la loro vita a temi di giustizia, solidarietà e legalità. I cippi sono ormai una ventina, dato che ogni anno se ne aggiungono alcuni http://www.parcogroane.it/visita-il-parco/cosa-vedere/il-bosco-dei-giusti/
Nella bella villa comunale di Solaro abbiamo infine visitato la mostra dedicata alla “Storia della Resistenza Europea ed Italiana” organizzata dalla locale sezione Anpi.
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24042017
24042017
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Commenti
Il sabotaggio di luoghi e attrezzature di interesse militare è sempre stato una pratica di resistenza usata contro quei poteri che fanno spesso di rastrellamenti, vessazioni e violenze sulla popolazione civile il loro vigliacco strumento di oppressione.
E’ triste dirlo ma chi presidia luoghi come quelli suddetti in genere sa di dover mettere nel conto le eventuali conseguenze della sua scelta di parte.
E’ veramente un episodio da ricordare ?
Veniamo così a conoscenza di questo glorioso episodio: due italiani che facevano la guardia a un deposito militare vengono uccisi dalle bombe inglesi o americane grazie alla collaborazione di altri italiani. Mi complimento vivamente con questi ultimi.
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Quanti italiani sono finiti nelle patrie galere o deportati nei campi di sterminio per colpa del fascismo e dei suoi delatori. Indelicato il suo nazionalismo é stato la causa della infame guerra , questa retorica è sgradevole e offensiva verso chi ha contribuito a liberare l’Italia dai nazisti e dai fascisti. Grazie
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Gentile Marco, non stavo facendo un discorso così generale: la guerra, il Fascismo ecc. Dicevo solo che l’episodio non mi sembra avere l’alto profilo che il narratore pare attribuirgli.
Saluti
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