Ospedale Saronno: medico e infermiera amanti accusati di 4 omicidi in pronto soccorso
SARONNO – Sono un medico anestesista in servizio al pronto soccorso di Saronno (ma ora trasferito in un altro nosocomio) e un’inferiera (anche lei in servizio nel medesimo reparto e poi trasferita) con cui aveva una relazione amorosa i due arrestati nell’operazione realizzata dai carabinieri della compagnia di Saronno stamattina all’ospedale di piazzale Borella.
Secondo quanto reso noto dalla Procura di Busto Arsizio che segue le indagini l’uomo sarebbe indagato per 4 omicidi volontari di anziani pazienti, ricoverati in pronto soccorso. Insieme alla donna, inoltre, sarebbe indagato per l’omicidio del marito della donna.
I quattro omicidi dei pazienti risalirebbero al 2012-2013: si trattava di persone anziane e malate allle quali il medico aveva, secondo l’accusa, somministrato dosi letali di farmaci per via endovenosa. Al momento è escluso un movente economico.
Diverso il caso del marito della donna a cui la stessa avrebbe somministrato per un lungo periodo farmaci incongrui rispetto alle sue reali condizioni conducendo fino alla morte.
Tutto è iniziato dalla denuncia presentata da un’infermiera nel giugno 2014. Sono seguite le indagini coordinate dal capitano dei carabinieri della compagnia di Saronno Giuseppe Regina che hanno portato a ricostruire l’accaduto. Non sono stati ipotizzati altri casi dopo il maggio 2014.
29112016
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Commenti
bravo tom
Ma l’articolo dice che era stato trasferito in un altro nosocomio…cosa ci faceva stamattina all’ospedale di Saronno?
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Io penso un po’ di scena, visto che alle 7 c’erano già in giro telecamere, fotografi e giornalisti.
I carabinieri sono arrivati dopo le 9. Ma chi fa le indagini, i giornalisti o le forze dell’ordine?
I nomi li hanno detti e Allora?
Forse volevano essere sicuri di non sbagliare, prima dire nomi ci vuol certezza,
Guardatevi altro sito se non vi piace questo.
MARCO
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i nomi erano on line su molti quotidiani…mancavano solo qui.
Quest “uomo” il Dottor. Cazzaniga Leonardo così quanto stampato e descritto nel verbale del Pronto Soccorso di Saronno in data 08/10/2015 è lo stesso medico anestesista che si permise di dimettere mia madre già affetta da patologia di ipertensione arteriosa da 17 anni, recatasi in ambulatorio nel cuore della notte con 220\140mmHg per crisi ipertensiva ed epistassi e alla dimissione dopo 6 ore 185\90mmHg. Dopo due giorni, il 10/10/2015 ricoverata per ipertensione arteriosa severa. La mia rabbia e il mio sgomento e quello di tutta la mia famiglia deriva dal fatto che ci domandiamo tutt’ora quanti altri pazienti avrà dimesso in condizioni nelle quali avrebbe dovuto firmarne il ricovero anziché la dimissione; certo chissà quanti altri lo avranno fatto ma per colpa anche di quest individuo né avrebbe potuto andar a repentaglio e rischiarne della loro vita magari altri pazienti dei quali non siamo consapevoli, fatto stà che una di queste persone avrebbe potuto essere mia madre che fortunatamente ora stà meglio grazie al reparto di Chirurgia Generale del Pronto Soccorso e del padiglione Maronne di Medicina interna sempre del circuito e del azienda ospedaliera di Saronno. Sè fosse sucesso qualcosa dopo a mia madre la responsabilità sarebbe stata interamente del medico che l’ha dimessa in questo caso lui che era di turno, grazie a Dio Giustizia è stata fatta spero questo possa essere di aiuto per molti altri casi nei quali ancora tutt’ora determinati medici continuano ad esercitare ed operare la propria professione.
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E quindi nel 2015 Cazzaniga lavorava ancora al pronto soccorso….non é corretto quindi ció che si pubblica in merito al suo allontanamento….giá nel 2014 per le denunce dell’infermiera
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Da quanto dice sembra un trattamento corretto dell’urgenza ipertensiva: riduzione della MAP del 27% nell’arco di 6 ore. Nelle seguenti 48 ore i farmaci avrebbero dovuto riportare la pressione alla normalità per la paziente in maniera graduale per evitare danni da ipo-perfusione. Se dopo si è manifesta una recidiva ben giusto il ricovero, durante il quale il paziente può essere monitorato nell’assunzione di farmaci. Ricordo che il 7% degli anziani ricoverati sviluppa un’infezione nosocomiale che nel 7% porta alla morte. Se ha ravvisato dei comportamenti non corretti piuttosto che inveire sul web potrebbe fare una segnalazione alla direzione sanitaria, ma le risponderebbero come sopra.
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….è già iniziata la lapidazione popolare di persone non ancora giudicate. Andateci piano ora per non vergognarvi magari domani. Siamo in uno stato di diritto, grazie al cielo e ai Padri Costituenti, e quindi si lasci fare alla Giustizia per favore. I processi si fanno in Tribunale, non su IlSaronno.
lui si chiama Cazzaniga, lei Taroni……ovviamente sul Saronno i nomi non li diranno
gentile redazione (bravissima ad autocelebrarsi ma non altrettanto a farsi autocritica) mi spiegate perché su un vostro sito concorrente a tiratura nazionale (TGcom24) già compaiono nomi cognomi e dettagli ben più approfonditi dei vostri, circa i presunti colpevoli? perché in questo sito non ci si espone mai con i nomi? di che cosa si ha paura?
volete o non volete fare informazione, ma se non ci metti il dato che gusto può mai sapere la zuppa?
ben 3 articoli per non dire nulla….