Nigro: “Le falsità del leghismo, al di là e al di qua del confine, vanno combattute”

SARONNO – Pubblichiamo l’intervento sul referendum “Prima i nostri” condivisa dall’ex assessore Giuseppe Nigro sul proprio blog.
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Il referendum svoltosi domenica 25 settembre 2016 in Canton Ticino denominato “Prima i nostri” merita attenzione. Il quesito referendario definito “antifrontalieri” mira a introdurre misure legislative nel mercato del lavoro per privilegiare gli svizzeri contro l’invadenza dei frontalieri. Promosso dall’UDC, una formazione di destra, sostenuto dalla Lega dei Ticinesi, il referendum ha ottenuto il 58% dei voti mettendo a nudo il sentimento di paura e le contraddizioni diffuse al di là della frontiera lombarda di Chiasso.
Del Canton Ticino e della Svizzera, si conoscono mitologie e luoghi comuni. Vale pure il contrario, infatti, gli abitanti del Canton Ticino poco sanno dei vicini lombardi, ad esempio che il reditto pro capite (almeno fino al 2010), era superiore a quello dei ticinesi.
I distretti che formarono il Canton Ticino in epoca napoleonica rimasero a lungo depressi, se comparati ai cantoni di lingua tedesca e a quelli di lingua francese e alla vicina Lombardia, causa la mancata industrializzazione (cfr. R. Romano, Il Canton Ticino fra ‘800 e ‘900. La mancata industrializzazione di una regione di frontiera).
Fra gli anni Venti e Sessanta del Novecento il Canton Ticino, trascurato da Berna, aprì un contenzioso con la Confederazione per la mancata inclusione socio-economico nello spazio confederale. La sorte del Ticino rimase schiacciata per un lungo tempo fra il modello industriale svizzero, caratterizzato da una forte vocazione alla qualità e il modello lombardo orientato alla produzione di massa del mercato interno. Situazione che permane per decenni.
L’espansione dell’industria e la finanziarizzazione dell’economia svizzera scivolata oltre il Gottardo garantiscono una crescita sconosciuta al Canton Ticino nel secondo Novecento. Lo sviluppo recente si avvale di manodopera straniera, italiana. Il motivo di accrescimento della ricchezza del Cantone è l’integrazione economica che però è pure fonte di problemi e paure. Senza i frontalieri italiani l’economia del Canton Ticino, infatti, non funzionerebbe. E’ la globalizzazione, con l’ingresso in Ticino di molti operatori lombardi alla ricerca di condizioni più favorevoli (contratti e IVA) per le loro produzioni a mettere in moto allarmismi e paure nella popolazione ticinese.
La disoccupazione al 3%, dato fisiologico, testimonia che per ora la crisi è ben lontana da questa terra fortunata. Ciò nonostante i Ticinesi votano in modo massiccio per difendere “prima i nostri”. La questione è che i Ticinesi dovrebbero approfondire il tema di chi siano “i nostri”. Difficile definire estranei i lavoratori regolari che lavorano nel Cantone e contribuiscono alla ricchezza del territorio.
Perchè allora una percentuale tanto robusta della popolazione vota a favore del referendum “Prima i nostri”? C’è un dato comune al Canton Ticino e alla Lombardia di questi anni: la diffusione di culture xenofobe e razzistiche. La meraviglia di Roberto Maroni di fronte al voto dei Ticinesi è pura ipocrisia.
I Ticinesi formulano richieste assurde che il governo federale negherà. Ma non basta! Di fronte a tali derive, le falsità alimentate dal leghismo, al di là e al di qua della frontiera, vanno denunciate e combattute”
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28092016
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Commenti
Eri con Barin .
Diciamo piuttosto che non hai capito niente. Occhi coperti da fette di salame per difendere chi proprio ora non andrebbe difeso, comportamento da leghista coerente!
Il Gottardo? Quello di cui Renzi si è preso pubblicamente il merito riguardo la realizzazione del passante ferroviario… fatto dagli svizzeri in territorio svizzero …ah ah ah ha! !! Incredibile ma vero
Fiumi di parole …………senza senso.
Vai in Svizzera a rimanici qui nessuno ti ha votato.
che miscuglio di ragionamenti per dire che la Lega non ti sta simpatica.
Fiumi di parole per dire niente… come al solito.
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capisco che tu possa avere qualche difficoltà a capire….da sempre
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spiegamelo te che sei un genio e fai parte di quella compagnia di intelligentoni che stanno distruggendo l’Italia…
Tante parole e voli pindarici per arrivare sempre allo stesso risultato, il NIENTE… da sempre!
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Faccia un piacere a Saronno, alla Lombardia e all’Italia tutta, si aggreghi alla Comi, vada in Svizzera e non torni più
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Hai dimenticato Librandi
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l’unica fortuna dei nostri frontalieri è che il governo centrale svizzero respingerà questa richiesta assurda