Piazzetta Portici, adesso il palazzo non c’è più
SARONNO – Tanta “paura” per nulla: la maxi demolizione del centro storico, dell’intero edificio di fronte a piazzetta Portici ed in via Padre Monti sino a piazza Indipendenza, si sta svolgendo senza gravi disagi nel quartiere. E’ un dato di fatto, il vecchio complesso residenziale, ai cui piedi c’erano alcuni negozi, è praticamente già tutto “venuto giù”, nel giro di qualche giorno soltanto. Con poca polvere e sorprendentemente poco rumore, certo restano ponteggi e tralicci, certo rimane una grande ruspa che sta smassando le macerie; tutto sommato un modesto “prezzo” da pagare a fronte di uno degli interventi edilizi più importanti fra quelli visti in città negli ultimi anni, ed oltre tutto in questo caso a due passi dalla centralissima piazza Libertà.
Intervento a cura del privato, proprietario del caseggiato e che, esternamente, provvederà a ricostruirlo com’era in passato. Ma coordinato e seguito passo a passo anche dall’Amministrazione comunale ed in particolare dalla Giuna civica. La demolizione era iniziata lo scorso 9 maggio, dopo un piano definito con l’ufficio urbanistica del Comune e con il competente assessore Maria Elena Pellicciotta e con l’assessore al Commercio, Francesco Banfi, a fare da trait-d’union con gli esercenti del quartiere. Il vecchio edificio quasi non c’è più, a breve si inizierà a scavare i piani interrati; continuando ad attirare la curiosità dei tanti passanti che ogni giorni si fermano almeno qualche minuto per dare uno sguardo.
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19052016
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Commenti
Scusate ma non si poteva recuperare senza demolirlo?
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e come li facevano due piani di box interrati? E comunque si sa che costruire il nuovo costa meno che ristrutturare
Molto bene: il vecchio che diventa nuovo, senza perdere la sua identità e la sua vocazione. Il senso della conservazione costruttiva.
un plauso a chi interviene per riqualificare aree che erano fatiscenti e cadenti..e investe sul suolo Saronnese, ricostruendo con le stesse fattezze del passato, dovrebbero demolire e ricostruire con questi canoni i palazzi che portano alla piazza centrale, anche i portici sono orribili e mal tenuti.
Saràforse tecnicamente perfetto, ma che ci siano pochi disagi ad avere un cantiere così sulla porta di casa non è vero. Per due/tre anni ci saranno camion che andranno avanti e indietro con tutti i loro scarichi in uno spazio ristretto (si parla di 2700 mezzi). Ieri ne sono arrivati diversi per portare via le macerie. Devono arrivare da via Tommaseo e procedere in retromarcia sino al cantiere perchè poi non riescono a girarsi emettendo gas di scarico direttamente nei negozi. Non occorre credermi, basta andare a fare un giretto in zona e chiedere alla pizzeria nella piazzetta, o al bar Monti, o all’erboristeria sull’angolo…
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A dire il vero la Libreria Pagina 18 si raggiungeva tranquillamente a piedi, non vedo poi questo disagio per il passaggio pedonale che collega il cantiere alla libreria.Anzi, il maggior afflusso di curiosi sarebbe stato un nuovo modo per mettere in mostra la propria attività. Fossi stato nei proprietari della libreria avrei sicuramente tramutato il “disagio” in fatturato, forse perchè mi chiamo RE MIDA.
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abbi il coraggio di indicare il tuo vero nome ed il tuo curriculum, forse trovi un lavoro. Se non hai questo coraggio forse dovresti aprire la bocca solo per mangiare.
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Caro Re Mida, io sono già un fumatore di mio e la prospettiva di respirare per mesi (due anni) i gas di scarico dei camion a pochi metri da me non mi alletterebbe per nulla. I gusti sono gusti. Puoi sempre proporti per sollevare le sorti degli altri negozi in piazza con le tue iniziative e nel contempo respirare allegramente i residui degli idrocarburi, visto che a quanto pare ti piacciono tanto. Buona fortuna.
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Sapesse cosa è significata la bonifica della ex CEMSA in termini di camion/giorno… e cosa sarà la Cantoni…
Almeno qui c’è solo demolizione e ricostruzione, si risparmia tutto il caos della bonifica!