25 aprile: il discorso del sindaco Fagioli
SARONNO – Pubblichiamo integralmente il discorso letto dal sindaco Alessandro Fagioli durante le celebrazioni del 25 aprile.
Cittadini e Autorità,
ci ritroviamo per ricordare insieme l’evento glorioso della Liberazione avvenuto settantuno anni fa: il 25 Aprile.
Il 25 aprile non è solo una ricorrenza o un anniversario, è anche il giorno in cui si celebra la democrazia e la libertà.
Una data per ricordare il sacrificio di tante persone, donne e uomini, che hanno offerto, molto spesso, la loro stessa vita per la difesa di questi valori.
E noi non dobbiamo dimenticarlo anzi, dobbiamo fare tesoro del nostro passato e….. questo tesoro custodirlo e consegnarlo ai nostri giovani, perché abbiano a rendersi conto che la libertà, condizione oramai per loro e per tutti noi scontata, è l’epilogo di un lungo periodo, durato decenni, di guerre ,di sofferenze, di umiliazioni, di soprusi. Quindi 25 aprile è la festa della libertà, della libertà……di tutti noi saronnesi.
In questi anni si dibatte molto di libertà individuale, il buon senso indica che la propria libertà termina quando si arriva a limitare e a ledere la libertà altrui.
Per questo motivo il vivere insieme obbliga i Popoli a costruire delle istituzioni e dei confini entro i quali far valere quelle leggi che regolano il vivere comune.
Si deve quindi parlare di libertà comune, determinare gli spazi fisici e gli spazi spirituali affinchè gli individui si sentano tutelati singolarmente, come famiglia e come comunità. Saronno attraverso la sua storia, ha avuto in eredità da 71 anni la possibilità di voto, di democrazia, di sviluppo.
Sia per problemi interni alla Repubblica, sia per i noti effetti collaterali della globalizzazione, anche Saronno ha subito trasformazioni veloci, le crisi finanziarie sfociate in crisi economiche, e crisi del lavoro, hanno minato le fondamenta della libertà alla quale ci siamo abituati velocemente, dimenticando che la Storia è piena di conquistatori pronti a mettere le mani sui frutti del nostro lavoro.
Oggi i conquistatori non si muovono più con gli eserciti, ma si muovono attraverso la finanza, attraverso il libero mercato, attraverso meccanismi mentali perversi, che instillano nelle nostre menti il dubbio che le povertà altrui sono determinate da una nostra responsabilità diretta o indiretta e che, di conseguenza, dovremmo per autopunizione e per senso di colpa rimediare cedendo casa nostra a chiunque voglia arrivare a Saronno. Questa è una conquista subdola a nostro discapito.
Abbiamo organizzato la giornata di oggi concordando la programmazione della celebrazione della libertà con le associazioni d’arma ed ANPI, in quanto senza il loro coinvolgimento sarebbe stato un programma imperfetto.
Ho provato a mettere insieme coloro che rappresentano, per l’eredità dei simboli e dei vessilli che portano, i protagonisti della storia della liberazione di Saronno dall’occupazione straniera.
I fatti della Storia, se mi è concesso sintetizzare in queste poche parole, hanno visto l’estremizzazione delle ideologie, l’andare a creare delle forme di governo totalitariste…. Ovvero, quando una ideologia o una religione si trasforma in integralismo, questo porta alla perdita della lucidità mentale per cui diventa automatico per dogma privare gli altri della propria libertà di pensiero.
Anche a Saronno ci sono soggetti e gruppi integralisti che non accettano la diversità di pensiero e continuano a perseguire azioni finalizzate a volere inculcare il loro pensiero unico, e questo rischia di portare alla perdita di libertà e di democrazia.
Non spetta a me spiegare cos’è la Libertà, ma sia ogni saronnese ad utilizzare il 25 aprile, sia che si trovi qui in piazza o a casa o in gita fuori porta, per riflettere sul significato e su come rimanere in uno stato di reale libertà.
Prima di chiudere, ringrazio tutti i presenti, in particolar modo le associazioni tutte che contribuiscono al bene comune, le forze armate e le forze dell’ordine che seppure in mezzo a mille difficoltà, si adoperano giorno e notte a tutela della nostra incolumità.
Viva la Saronno liberata, viva i saronnesi liberi e buona festa a tutti.
25042016
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Commenti
evviva la censura
discorso indegno di un sindaco, ma và da sè lui non rappresenta saronno e i saronnesi ma solo quei pochi leghisti che si sono trovati a governare grazie alla svendita dei valori morali di sac
Grande Sindaco! Finalmente un discorso senza inutili ed ipocrite retoriche di sinistra da parte di chi realmente rappresenta la città perchè è stato eletto col 60% dei voti dei Saronnesi. Avanti tutta che Saronno è ben rappresentata
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Sindaco di chi , di quali saronnesi, di quanti saronnesi . Il mandato come la democrazia direbbe di tutti o no
Condivido pienamente la sua esposizione e la ringrazio.Anch’io ho avuto caduti prima e seconda guerra mondiale e mi unisco al coro:Viva l’italia.
Gentilissimo Rimoldi, lei ha un astio personale e ad ogni messaggio lo evidenzia. Vada a verificare sul monumento ai caduti e troverà anche parenti del Sindaco.
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Capire d’essere sindaco è essere SINDACO DI TUTTI ….avrebbe permesso di partecipare alla manifestazione.
Capisco che non pronuncia mai nel suo discorso la parola antifascista, visto che ha i neofascisti in giunta e in maggioranza, ma il sindaco di Saronno ignora anche la storia, ormai è chiaro:
la liberazione è liberazione dal nazi fascismo… Non da un generico esercito occupante…
Saronno e MIlano sono state libertate dalle forze Partigiane…
Paragonare poi i “migranti”, interi popoli che scappano da guerra e distruzione, a conquistatori è prima che politicamente, moralmente indegno… Rilegga l’articolo 10 della Costituzione prima di sproloquiare su cose che non sa.
Si vergogni…
Espongo schematicamente la mia opinione.
1. Il sindaco non indossa mai il Tricolore. Inoltre, non mi risulta che dall’inizio del mandato abbia mai pronunciato la parola “Italia”, neanche nel discorso di oggi. Cosa potrebbe significare questo comportamento? Non vorrei fossimo tornati a Metternich che sosteneva: ” La parola Italia è una espressione geografica”. Cosa ne pensano i lettori?
2. La Lega che si presenta alle elezioni di Roma ha lo stesso atteggiamento della Lega saronnese? La Lega è secessionista al nord (per l’indipendenza della Padania) e nazionalista a Roma? Qualcuno abbia la compiacenza di farmi capire.
3. SAC e Popolari (questi ultimi,da quello che mi e’sembrato capire, aspirano ad entrare nella maggioranza) cosa ne pensano?
Chi scrive ha avuto parenti caduti per l’Italia nella prima e nella seconda guerra mondiale. A Loro e a tutti i Caduti: ” Viva l’Italia “.