Telos: “Di spazi abbandonati ce ne sono parecchi”

SARONNO – “È in corso oggi l’ennesimo sgombero di uno spazio occupato a Saronno”. Inizia così la nota inviata nelle ultime ore dai ragazzi del centro sociale Telos che sono impegnati su due fronti lo sgombero con due giovanissime anarchiche sul tetto e il presidio in piazzetta Portici in loro sostegno.
“Da questa mattina un ingente quantità di forze dell’ordine sta presidiando le strade del centro, bloccando il passaggio e identificando la gente, mentre sul tetto due ragazze resistono con determinazione, godendosi anche questo sole primaverile.
Nonostante le pessime condizioni dello stabile -l’ex ufficio di collocamento di via G.Pasta- in stato di abbandono da anni, durante i giorni dell’occupazione siamo riusciti a organizzare varie iniziative: un assemblea aperta sul tema degli spazi occupati, l’esposizione di una mostra, vari volantinaggi e presidi.
Il tentativo è stato quello di introdurci nella quotidianità del centro scardinandone le dinamiche che lo rendono sempre di più un centro commerciale cielo aperto, un punto di passaggio arido.
Per questo un’esperienza libera e autogestita risulta ingombrante e scomoda per chi vuole una città pacificata, da gestire e governare a proprio piacere e tornaconto.
Non si può tollerare la presenza di uno spazio occupato che aggrega così tanto, la cui azione non è in dialettica col potere ma ne è nettamente in contrasto.
Continuiamo a pensare che le città siano delle persone e non di chi le compra, che ogni spazio abbandonato sia potenzialmente uno spazio in cui vivere e portare contenuti.
E di spazi abbandonati ce ne sono ancora parecchi”.
17032016
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Commenti
Certo, è più che lecito e normale fare un bordello esagerato, per quanto solo nel fine settimana, con al fianco bambini piccoli che devono assolutamente riposare e persone che dignitosamente lavorano tutti i giorni della settimana e vogliono godersi la propria famiglia in santa pace. È proprio giusto dare sto “tocco di novità”.
Complimenti cari “ragazzi del Telos”.
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Sarà curioso vedere tra diversi anni chi di questi personaggi, con le varie querele arrivate a sentenza, come riusciranno a trovare un dignitoso lavoro e formare almeno una modesta famiglia. Probabilmente essendo “ragazzi” a ciò non pensano.
Come chissà se i genitori delle “anarchiche” sono al corrente e d’accordo che il frutto dei propri sforzi possa svanire in un istante per, spero di no, una scivolata.
Magari i genitori sono pienamente d’accordo ad avere un martire in casa, ma come sappiamo un martire in quanto tale non è più tra i vivi…
..perché non si ha il coraggio di apporre la firma all’articolo
farneticazioni egocentriche di disadattati della politica.