Lara Comi: “Più attenzione ai ricercatori italiani!”
SARONNO – “La Commissione europea ha stabilito che gli assegni di ricerca, e con questi i Cococo. e Cocopro, non sono ammissibili come “personnel cost” nei progetti finanziati dal programma Horizon 2020 dedicato alla ricerca e all’innovazione dell’Unione Europea. La decisione sarebbe addirittura retroattiva per l’Italia. Una iniziativa grave e un colpo durissimo all’università e alla ricerca italiana.
Così la saronnese Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia e vice-presidente del Gruppo Ppe.
Basti ricordare che nel 2014 gli assegni di ricerca sono stati 22 mila e 093, molti dei quali coperti dai finanziamenti comunitari per la ricerca (Horizon 2020) erogati a giovani ricercatori. Secondo la Commissione Europea sono ammissibili solo ricercatori con contratto di lavoro dipendente, inoltre la remunerazione si baserà sulle ore di lavoro e non sui risultati. Un passo indietro che accomuna la ricerca a un lavoro impiegatizio. Le alternative proposte dalla Commissione Europea al momento non sono soddisfacenti. Occorre subito un chiarimento tra le parti: Università italiane, Miur, Commissione Europea. Il Governo italiano sembra assente come al solito. A rischio il lavoro e il futuro dei tanti giovani di valore che sono un pilastro della competitività italiana. Il Commissario europeo per la ricerca, scienza e innovazione, Carlos Moedas, al quale ho chiesto un incontro urgente, ha risposto positivamente. Di questo lo ringrazio. La settimana prossima ci confronteremo per valutare possibili soluzioni.
29012016
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Commenti
Grazie On Comi
verissssssimo
Perfettamente d’accordo
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giusto…giusto