Interviste 2015, Saronno Bene comune: “Si sta trasformando Saronno da città in paesone di provincia”
SARONNO – Visto l’interesse suscitato dalle interviste di fine anno fatte ai partiti politici presenti in consiglio comunale abbiamo deciso di estendere la richiesta anche alle forze che sono rimaste fuori dall’assemblea cittadina.
Le domande sono leggermente diverse, vista la diversa posizione, ma l’obiettivo è sempre quello di fare il punto dell’anno appena trascorso e gettare uno sguardo al futuro.
Oggi pubblichiamo le risposte di Saronno bene comune:
1. Bilancio sul 2015 di Saronno (cosa è cambiato negli ultimi 12 mesi)
Il 2015 è stato un anno intenso per la vita politica cittadina. Abbiamo assistito ad una campagna elettorale fiacca, anemica, orfana della ricchezza di proposte, dell’entusiasmo e della partecipazione che avevano caratterizzato le amministrative del 2010.
Il centrosinistra non è riuscito, per colpe proprie, a spiegare ai saronnesi quanto (tanto) di buono si era fatto nei cinque anni precedenti, considerando la situazione contingente e le risorse disponibili, ed i saronnesi hanno deciso di premiare la coalizione di destra-destra guidata da Alessandro Fagioli.
Nella seconda metà dell’anno abbiamo visto come la Lega saronnese, commissariata de facto dal carroccio provinciale, si è impegnata esclusivamente nell’occupazione scientifica di ogni incarico amministrativo disponibile (e, laddove non disponibile, creato ad hoc e finanziato con le tasse dei saronnesi). Nel vuoto politico lasciato dalla Lega, occupata nel sacco della città, hanno trovato ampio spazio le destre pseudo-tradizionaliste e nostalgiche, impresentabili compagne di strada di Fagioli, che hanno monopolizzato il dibattito politico all’interno della coalizione. Anche qualche storico sostenitore del carroccio avrà storto il naso negli ultimi mesi, vista l’acritica e totale adesione della lega saronnese alla deriva destroide e lepenista imposta da alcuni personaggi che sostengono l’amministrazione.
Il 2015 è stato anche l’anno in cui abbiamo scoperto, con sincera sorpresa, che i celebri “moderati” saronnesi hanno parecchio pelo sullo stomaco, e pare non abbiano alcun problema ad avvallare qualsiasi scellerata scelta, tanto amministrativa quanto politica, del clan padano.
Cos’è cambiato negli ultimi mesi in città? Se prendiamo in esame il tema della sicurezza, martellante ossessione della campagna elettorale padana, direi nulla. Ma questo era prevedibile. I leghisti sanno e hanno sempre saputo che l’amministrazione comunale ha competenze limitate in materia di sicurezza. Competenze che, per fortuna, sono detenute da chi ha titoli, professionalità e addestramento necessari, non dal primo rondista di passaggio. Hanno speculato sulla paura e sulla percezione di insicurezza, ma la questione si rivelerà presto un boomerang: i cittadini saronnesi cominciano a capire di essere stati a lungo ingannati su questo tema.
Siamo infatti convinti, e ne riceviamo conferma quotidianamente, che molti concittadini si siano già pentiti della scelta fatta nel giugno di quest’anno.
Se la Lega dovesse poi mantenere quanto annunciato, come per esempio l’abolizione delle tariffe progressive sui servizi comunali, i cittadini pentiti e scontenti saranno sempre di più.
2. Giudizio su nuovo consiglio comunale
Sul nuovo Consiglio Comunale c’è sinceramente poco da dire. Il meccanismo elettorale e l’apparentamento non formalizzato di Fagioli con Sac ci hanno consegnato un consiglio che non potrà che essere un vidimatore delle scelte della Giunta.
Del resto il rispetto leghista per l’assemblea comunale, che dovrebbe essere il cuore della dialettica democratica cittadina, si è palesato già nel corso della prima seduta. Allo scranno di presidente del Consiglio Comunale, carica di garanzia e super partes, è stato eletto il fratello del Sindaco, mentre lo stesso non ha ritenuto né i consiglieri né i cittadini saronnesi presenti degni interlocutori, visto che ha deciso di non tenere un discorso di insediamento serio, rimandando semplicemente al suo scarno programma elettorale.
E’ comunque curioso notare come, nonostante la granitica maggioranza in Consiglio, esponenti di lungo corso del Carroccio riescano a dare in escandescenze rompendo addirittura il microfono durante un intervento…
3. Giudizio su operato nuova amministrazione
L’incapacità gestionale e politica del primo cittadino e della sua squadra è sotto gli occhi di tutti.
Avevamo già stilato un disperante bilancio dei primi 100 giorni dell’amministrazione leghista (https://demo39.edinet.dev/2015/09/23/saronno-bene-comune-preoccupante-il-bilancio-dei-primi-100-giorni-dellamministrazione/), ed il nostro giudizio non è cambiato.
Sbaglia, però, chi sostiene che l’Amministrazione comunale si muova sulla scorta dell’improvvisazione, senza un orizzonte politico. L’obiettivo della Giunta è abbastanza chiaro: trasformare la nostra Saronno da città a paesone di provincia.
Sono diversi gli indizi che portano in questa direzione: la scelta sul futuro collocamento nella Provincia di Varese, il più volte annunciato depotenziamento di un teatro che oggi vede recitare compagnie di livello nazionale, il ritiro del sostegno comunale ad iniziative culturali come il cineforum, l’annunciata riapertura di parte del centro al traffico automobilistico…
Probabilmente la dimensione di paesone sonnolento e passivo è quella in cui i leghisti si trovano più a proprio agio, ma siamo convinti che i saronnesi vogliano altro: una Città viva, vivace, attenta alla cultura di alto livello, all’associazionismo ed inserita nei circuiti virtuosi dell’Area Metropolitana.
4. Priorità e sfide da affrontare nel 2016
Siamo fermamente convinti che, per quanto dimostrato finora, l’Amministrazione Fagioli non sia attrezzata, né politicamente né tantomento dal punto di vista delle competenze, per affrontare il governo della città nei prossimi 5 anni.
Non a caso, mentre il paese si agita nel dibattito sulla grave emergenza dell’inquinamento ambientale ed il Ministero dell’Ambiente chiede di scoraggiare l’uso dei mezzi privati, il Sindaco-fantasma di Saronno continua pacioso a non esprimersi, tirando dritto nello studiare la riapertura del centro alle auto.
La nostra priorità per il futuro è la rapida riorganizzazione del campo della sinistra riformista, progressista e democratica. Siamo persone responsabili, non possiamo permettere che la città rimanga nelle mani del clan Fagioli troppo a lungo.
02012015
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Commenti
ci vuole poco
Saronno città deNigrizzata. …
Incredibili i frustrati che ce l’hanno con Nigro. Da solo vale più di tutta la giunta Fagioli.
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ci vuole poco, molto poco…..per preparazione amministrativa se li mangia tutti. Ringrazino Gilardoni che pensava di arrivare da solo ad una facile vittoria, pensava il 40% dei voti, con un candidato signor nessuno
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Che il PD abbia perso poco mi dispiace!! Cmq anche Topolino era meglio di Nigro….
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In quanto a reddito sicuramente. Per il resto discutiamone.
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Dai Robertino, firmati che abbiamo capito tutti chi sei…
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Ahahahhahahhahahhhahahahah
Ma mi faccia il piacere!!! -
Bhe non ci vuol molto
Nigro, il più amato dai Saronnese!
Nigro è il principale autore della vittoria della Lega. Il cartoccio dovrebbe intitolargli la sede talmente tanto ha fatto per loro.
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Ma sai che forse tutti i commenti che danno la colpa a Nigro non sono di leghisti o simili, ma vengono da Via Garibaldi?
Tutte le colpe sono di Nigro e dei socialisti (con un assessore ed un consigliere), mentre Porro, Gilardoni e Licata non hanno colpe..mi pare un po’ comodo.
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Secondo me arrivano diretti dal Nazareno
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Robertino, che poi non ci vuole una scienza a capire chi lei sia, mi spiega le colpe di licata?
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Licata è Segretario del PD dal…2012? 2013?
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Robertino…un po Giuda ed un po Pilato. …
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dai forza… riorganizzate la sinistra che forse alle prossime raggiungete la percentuale, nel frattempo gli altri continuano… va bene ?!?
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Qui c’è uno dei pochi interventi politici, che racconta un po’ quello che accade in città…ed arrivano i gradassi che parlano di percentuali. Com’era la storia del dito e della luna?
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beh, dammi atto che per avere la presunzione di gestire una “rapida riorganizzazione del campo della sinistra riformista, progressista e democratica” qualche numerino in più ci vorrebbe!
E comunque definire un “clan” chi ha vinto democraticamente le elezioni e ci governa (che piaccia o no), questo si è da GRADASSI.-
La priorità e la riorganizzazione, mica dicono di volerla gestire. Magari la vogliono stimolare. E dal punto di vista della qualità della proposta politica mi pare possano permetterselo.
Comunque la lega diventa CLAN quando si spartisce tra parenti e amici ogni cadreghina possibile…fratelli, mogli, amici…
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Ok, punti di vista. Scusa se insisto ma “la qualità della proposta politica” la giudicano gli elettori e quindi i numeri contano qualcosa.
Che a te piaccia lo abbiamo capito… poi c’è il resto del mondo 🙂
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Aggiungo che le elenigro purtroppo le ha vinte la lega soprattutto per colpa del professor nigro
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Le colpe son di tanti, pensare che siano di chi ha il 3% in città mi pare eccessivo. A meno che non si ammetta l’inutilità di chi ha il 30%.
Diciamo che l’esame di coscienza dovrebbero farselo in via Garibaldi…-
Intanto la notte del 14 giugno, mentre licata perdeva, nigro rideva
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E Porro, Gilardoni, Valioni e Airoldi cosa facevano?
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Hanno avuto un po’ piu’ di decenza.
Ma si sa, il carro dei vincitori e’ sempre pieno! Meglio scremare i falsi amici
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Noi della lega cel’abbiamo duro!
Forse fanno parte dell’AMPI
«E questi chi sono?», «Chi sono questi: gli amici delle api?», «Ancora l’indifendibile teatro! Abbiamo capito blablablabbblabla»
Ma “il Saronno” che è: il bollettino parrocchiale della Lega Nord per l’indipendenza di Saronno da Caronno Pertusella e limitrofi?
Se non fosse per l’insopportabile Nigro questa sarebbe una valida compagine.
Uno dei pochi interventi veramente “politici”.
Assolutamente d’accordo quasi su tutto. La lega ha preso in giro i cittadini, che pensavano sulla sicurezza di poter avere un cambiamento….così non è stato, anzi, sembra che sia peggio.
Saronno si distingue soprattutto per i collegamenti strategici e i moltecipli servizi, è sicuramente una città e tale deve rimanere, ma è una città speciale, con quartieri tranquilli…quasi come i paesini vicini.
Comunque quando la lega cadrà, salirà qualcun altro e non cambierà quasi nulla…come sempre. Ci vuole un cambiamento della politica nazionale, soprattutto con l’uscita dalla moneta unica: bisogna riavere la sovranità monetaria e la possibilità di stampare denaro, solo così si potrà tornare competitivi.
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Oggi il mercato è globale e porsi nel mercato con le basi debitorie che abbiamo noi, crede davvero che la lira o una nuova valuta nazionale avrebbe un valore? Inutile continuare a cercare il capro espiatorio nell’euro, siamo noi che dobbiamo in primis cambiare, evitando gli sprechi pubblici (e sono ancora molti), riequilibrando la tassazione, diminuendo la burocrazia e finalmente combattendo l’evasione. Sinceramente non ho alcuna intenzione di tornare a una moneta nazionale, che comporterebbe una svalutazione altissima con la conseguente perdita di valore dei risparmi che molti cittadini hanno.
Chi sono questi? Gli amici delle api?
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Giuro che questa non l’ho capita
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Forse voleva dire AMPI, ah. ah. ah….
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Ancora l’indifendibile teatro! Abbiamo capito che ci lavorano gli amici degli amici…
Certo purtroppo non si può fregiare questa giunta di figure di spicco quale l’insegnante Nigno sindaco ombra della passata amministrazione…
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Io non ho amici che ci lavorino e lo frequento poco. La domanda che mi pare pongano gli amici socialisti in questo intervento è: cosa fa di Saronno una Città?
Volonte o meno, Saronno è una città per:
-Ospedale
-Stazione
-Scuole
-Centro pedonale
-TeatroOra, sull’ospedale l’Amministrazione non si è ancora espressa (vediamo se vorrà o saprà mettersi di traverso quando la giunta Maroni continuerà nell’opera di smantellamento)
Sulla stazione non sono stati in grado di emettere neanche un vagito quando è stata sospesa la fermata del Malpensa Express.
Le scuole superiori sono di competenza provinciale, a suo tempo la Prov. guidata da Galli (il commissario del Sindaco Cerian…ops, Fagioli) voleva togliere i fondi per la sede staccata del Grassi. Vedremo.
Il centro pedonale lo vogliono restringere, così potremo finalmente parcheggiare in centro come metropoli del calibro di Ceriano Laghetto.
Sul teatro continuano ad annunciare ridimensionamenti.Ora, il teatro non è un servizio che il comune DEVE fornire. Ridimensionarlo è una scelta politica legittima e con la sua dignità. Ma è una scelta politica. Volete che a Saronno vengano solo i legnanesi e i ragazzi dell’oratorio?
Va benissimo, ma sappiate che sarà l’ennesimo passo indietro della città comprensoriale, nella direzione del paesotto di provincia, come dicono quelli di SBC.-
Quando è stata soppressala fermata sono stati quei cattivoni di Forza Italia ad andare a tirare per la giacchetta l’assessore regionale… Ottenendo il ripristino.
Il Sindaco non ha fatto nulla, ma guai a dirgli che è così…
E soprattutto guai a dirgli che quei cattivoni l’hanno fatto senza farsi pubblicità!
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E questi chi sono ?
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….ma sopratutto vorrei sapere che cosa hanno fatto nei cinque anni precedenti oltre a fare riempire Saronno di extracomunitari !
Certo forse è questo che lamentano dicendo che Saronno sta diventando meno città, essere meno cosmopolita,….ma potrebbe essere un vantaggio per noi che ci viviamo!!