Adesivo antifascista sulla casa del sindaco
SARONNO – Prima le scritte sui muri di via Volonterio poi l’adesivo “antifascista” sul numero civico di casa del sindaco e del presidente del consiglio comunale. E’ stato un weekend ad alta tensione quello che si è appena concluso nella città degli amaretti.
Domenica notte, intorno alle 2, ignoti poi scappati su una Panda Rossa, hanno attaccato un adesivo con la scritta “Azione antifascita” sul numero civico dell’abitazione in via Varese in cui vive la famiglia Fagioli dal sindaco Alessandro al presidente del consiglio comunale Raffaele. Non si sa quali fossero le reali intenzione degli autori del blitz perchè la loro presenza è stata notata all’interno della casa costringendoli ad una rapidissima fuga.
Non è la prima volta che la villetta viene presa di mira: l’estate scorsa si erano presentati un gruppo di giovani con uno striscione e durante la campagna elettorale con la vernice spray erano stati anneriti il numero civico ed anche il “Sole delle Alpi” che adorna la cancellata. In quell’occasione, come ieri, a riportare tutto alla normalità è stato Elio Fagioli, storico esponente leghista che ha realizzato la cancellata in Lega style e se ne prende cura
Al momento il sindaco Alessandro Fagioli, come avvenuto anche per i blitz passati, ha preferito non commentare l’accaduto. Solo sabato mattina erano stati realizzati dei graffiti in via Volonterio contro il primo cittadino per la decisione di concedere il patrocinio e il Paladozio a Wolf of the ring la manifestazione di arti marziali organizzata da un gruppo vicino all’estrema destra.
[gallery type=”rectangular” ids=”74309,74310″]
02112015
Lascia un commento
Commenti
Alice ha detto: Proscritto, uccidere è sempre un reato. In tempo di guerra gli orizzonti cambiano…
Rispondi
Paolo Enrico Colombo ha detto: il mio commento si riferiva alla frase di Proscritto
e spero che quelta volta compaia in risposta al signor Beppe
Rispondi
Paolo Enrico Colombo ha detto: il commento era per Proscritto chiedo scusa per la confusione
Rispondi Alice ha detto: Signor Proscritto, io non c’ero quando hanno dichiarato reato l’apologia al fascismo
Se lei c’era, sicuramente dormiva o, quanto meno, non ricordava.
Sono stata fortunata ad avete dei genitori che la storia l’hanno fatta.
-
Proscritto ha detto:
Quindi mi confermi che visto che l’apologia di fascismo è un reato allora “uccidere un fascista non è reato”? Non mi sembra tu abbia smentito la mia replica
Rispondi
Anonimo ha detto: Ma c’è un pochino di confusione…i leghisti (e quindi anche fagioli ) non sono fascisti, se lo fossero non rinnegherebbero la fascia tricolore l’inno e l’unità d’Italia!!!
Rispondi
Anonimo ha detto: A quando l’inchiesta sugli adesivi leghisti appiccicati su cartelli stradali e semafori? Ma dai…
Rispondi Paolo Enrico Colombo ha detto: Se dice questo, Lei allora si ricorda, anche, che ammazzare un partigiano o dei civili magari portava una promozione, ricorda che mandare gli squadroni a picchiare gli oppositori si poteva fare e qualcuno si divertiva a farlo.
Spero che quei tempi non ritornino.
-
sottolineo che la casa è quella di Fagioli (Lega) non quella di Benito Mussolini e che viviamo negli anni 2000.
Rispondi
Fagioli è un sindaco democraticamente eletto che non ci risulta abbia mai usato squadroni contro nessuno.
Piuttosto sembra che gli “squadroni contro gli oppositori” oggi vestano altri colori, agendo di notte e nel buio della vigliaccheria.
Mi risulta che la casa di Porro ad esempio non sia mai stata presa di mira, ne da presunti fascisti ne da leghisti.
Chi minimizza sulla gravità di certi episodi è cieco perché non vuol vedere e in fondo complice di una violenza personale.
Ma cosa c’entrano i fascisti e i partigiani… ma siamo seri.
bb ha detto: diciamo che oggi fan più casino e creano più problemi gli antifascisti dei presunti fascisti.
E’ la guerra degli idioti contro nessuno… giusto per essere in lotta con qualcuno, chiunque sia, per dare un senso ad un’esistenza triste.
-
Certo Alice, ce lo ricordiamo bene che “uccidere un fascista non è un reato”. Grazie per averci ricordato ancora l’attualità di questo pensiero da parte vostra che vi definite paladini della democrazia e della costituzione
Rispondi-
osservatore ha detto:
antifascista implica necessariamente anche antidemocratico o parla parla
Rispondi
-
Dudò ha detto: queste si che sono notizie!!! aspetto l’inchiesta sulla popo’ dei cani sui marciapiedi
Rispondi-
pensa che per molto meno, dall’altra parte, riescono a fare comunicati fiume in otto partiti diversi, e per settimane.
Rispondi
grande capo cherokee Anonimo ha detto: Sindaco piena solidarietà con lei e la sua famiglia. Non ceda alle loro provocazioni, questi delinquenti cercano di farle perdere la calma, quindi continui a tener duro su wolf of the ring e tutte le sue decisioni. Lei finalmente sta cambiando Saronno, e i soliti parassiti della società non vogliono. Non si arrenda! AVANTI FAGIOLI!SIAMO CON TE!
Rispondi Claudia ha detto: Ma queste persone si professano pacifisti????? Secondo me sono stalker!!!!
Mi spiace molto per il sindaco e tutta la famiglia Fagioli!
Simone -
Il gesto in se non ha alcuna pericolosità ovviamente. Ma il chiaro significato del “sappiamo dove abiti, stai attento” ricorda un’epoca di 40 anni fa in cui si cantava che uccidere un certo tipo di persone non è reato…..
Rispondi
