Gilli: “L’Amministrazione si sente inadeguata, le serve una stampella”

SARONNO – Ecco la lunga nota con cui, sul suo blog, l’ex sindaco e capogruppo di Unione Italiana Pierluigi Gilli condanna la scelta del nuovo primo cittadino Alessandro Fagioli di istituire uno “staff del sindaco”.
“La confusione regna nella nuova Amministrazione, che si affanna nel tentativo di difendere la veramente indigeribile delibera di Giunta vòlta a dotare il Sindaco di uno staff di tre persone, al non modico costo di euro 125.000,00 annui.
Corrisponde a verità che l’art. 90, 1° comma del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico degli Enti Locali) “norma”, come dice il Sindaco, la possibilità di istituzione di uno staff, ossia “di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato”.
Ma si tratta di una facoltà, non di un obbligo, facoltà di cui nessun Sindaco di Saronno, dal 2000 in avanti, si è mai avvalso, tant’è vero che l’ipotesi nemmeno era considerata dalla Dotazione organica del personale del Comune di Saronno, che oggi la neo Giunta modifica appositamente.
Eppure il Sindaco, secondo la delibera, ha espresso l’esigenza di un presidio delle funzioni di indirizzo e di controllo: e lui che ci sta a fare? Ha necessità di assistenza continua o di una corte?
Ma che cos’è questo ormai famoso staff?
Si tratta, a tenore della stessa delibera di Giunta, di collaboratori da assumere per funzioni di indirizzo e di controllo; in particolare, di un collaboratore del rango di dirigente per l’elevata professionalità e specializzazione, tale appunto da essere inquadrato dal punto di vista stipendiale nel contratto della dirigenza, pur non operando, ai sensi del citato articolo 90 comma 3 bis alcuna funzione gestionale, nonché di altri due collaboratori, da assumere a tempo parziale (fino a un massimo dell’ 80%), appartenenti alla categoria C, posizione economica C1.
Al di là dell’astruso linguaggio della norma, un dirigente e due funzionari, che non potranno svolgere alcuna funzione di gestione, riservata questa ai Dirigenti ad ai funzionari comunali già esistenti, ma si dovranno limitare a dare indirizzi (politici) e a controllare l’amministrazione (così la Corte dei Conti, sez. I giur. centr. app., 06-12-2012, n. 785/A : “possono essere affidate esclusivamente per funzioni di supporto di attività di indirizzo e controllo alle dirette dipendenze del sindaco al fine di evitare qualunque sovrapposizione con le funzioni gestionali ed istituzionali che devono invece dipendere dal vertice della struttura organizzativa dell’ente”).
Sicuramente, chi sarà chiamato a tali còmpiti così appassionanti ed importanti sarà un genio del giure e dell’organizzazione aziendale, vedremo come andrà la selezione: i dirigenti, il Segretario Generale – che da sempre danno esecuzione agli indirizzi degli Amministratori elettivi – sono evidentemente considerati insufficienti o non abbastanza dotati di elevata professionalità e specializzazione, tanto da necessitare di questa nuova sovrastruttura, che altro non è che la cinghia di trasmissione delle direttive politico-epurative della Giunta leghista.
Ancor più evidentemente, la nuova Amministrazione si sente inadeguata ed ha l’impellente bisogno di una stampella competente per dar corso ai suoi còmpiti istituzionali: governare la città.
Lo staff, quindi, formato da cotanti personaggi di elevata professionalità, sarà il vero governo di Saronno, tramite cui Sindaco e Giunta cercheranno di compensare la propria impreparazione e per mezzo del quale l’apparato comunale sarà controllato e indirizzato negli interessi della maggioranza.
Sotto un aspetto politicante, lo si potrebbe anche capire; ma sotto l’aspetto etico-politico non si può non rimanere esterrefatti per una mossa da veri e propri occupanti che Lega ed alleati ci propinano a caro prezzo e con disinvoltura, al pari della formalmente legittima – ma di pessimo gusto ed inopportuna – elezione del fratello del Sindaco a Presidente del Consiglio Comunale (per non parlare delle due coppie di mariti e mogli che siedono in Consiglio Comunale nei banchi leghisti: piace la politica dinastica).
Altro che investimento (errore fatale del Sindaco, che non sa che lo stipendio dello staff rientra nella spesa corrente, non nel titolo degli investimenti): si tratta di una costosa operazione inutile per i cittadini ed utile soltanto agl’interessi di partito, strumento per la vera e propria colonizzazione di Saronno, anche tramite numerosi non Saronnesi (a partire dal Vicesindaco e da un paio di Assessori).
Né è vero che l’operazione sia a costo zero: il costo dello staff sarebbe compensato dalla mancata sostituzione del dirigente ai Servizi Sociali; certo che in questa epoca di vacche magre lasciare privo di un dirigente ad hoc e debitamente formato un settore così delicato dell’amministrazione appare di per sé un azzardo. Ma se fosse proprio inutile, il suo mancato costo dovrebbe essere utilizzato per opere ed interventi di carattere pubblico, non per pagarsi la corte (tale è lo staff): quante cose si sistemerebbero con 125.000 euro in più da spendere nella parte corrente?
Oltretutto, i tre componenti dello staff, come dice la legge, non possono avere compiti di gestione, quindi non si possono sostituire a dirigenti e funzionari, ma saranno lì solo a fare il controllore, l’impositore della pax leghista.
Che, infine, il Sindaco si vanti di aver fatto risparmiare 230.000 euro richiesti da un Dirigente demansionato dalla precedente Amministrazione è – per ora – una boutade. Vorremmo leggere il presunto verbale di conciliazione che dovrebbe essere stato sottoscritto tra Amministrazione e Dirigente ricorrente a conciliazione della causa di lavoro che il Dirigente stesso aveva promosso davanti al Tribunale di Busto Arsizio; una transazione dev’essere autorizzata da delibera di Giunta, di cui ora non si conosce nulla.
E in ogni caso… è tutto da vedere se si sono risparmiati 230.000 euro; questa somma, richiesta dal Dirigente, non rappresentava un credito certo, liquido ed esigibile, ma soltanto una domanda rivolta al Giudice, che non si sa come si sarebbe pronunciato: avrebbe potuto accogliere, totalmente o parzialmente, la domanda del Dirigente o l’avrebbe potuta rigettare in toto.
Quindi… non c’è alcun risparmio; tutt’al più, se vi è stata una conciliazione, entrambe le parti dovrebbero essersi fatte reciproche concessioni, come dice l’art. 1965 cod. civ.; è opportuno conoscerle.
A meno che il Giudice del Lavoro non abbia già respinto il ricorso del Dirigente: ma in tal caso, ci dovrebbe essere almeno il dispositivo della sentenza; il Sindaco, peraltro, appena insediato, non avrebbe mosso un dito per questa vittoria, che sarebbe, invece, della precedente Amministrazione, che ha resistito in giudizio.
Concludiamo – pensando alle imminenti vacanze, di cui ci auguriamo tutti possano beneficiare – con il sommesso invito al Signor Sindaco di approfondire le vicende che finiscono sul suo tavolo, prima di incorrere in incaute dichiarazioni, che depongono negativamente circa la sua attitudine a dirigere la complessa realtà della macchina municipale: ci risparmi il costoso staff, dimostrando le indubbie capacità che Lui e la sua Giunta sicuramente possiedono, come apprenderemo dalla lettura dei curricula degli Assessori e degli altri chiamati, anche da fuori Saronno, nel magico cerchio dell’era leghista: anche a Saronno Servizi s.p.a, speriamo senza ulteriori vincoli familiari.
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Commenti
Due considerazioni.
La prima. Da quel che mi è sembrato di capire, in alcuni casi, all’uscita di un articolo, sistematicamente interviene un Sig. Anonimo che, senza commentare l’articolo, attacca l’avversario di turno. Ammesso e non concesso sia fondato l’attacco, si deve sempre tenere presente che due torti non fanno una ragione. In altre parole, se qualcuno ha sbagliato in precedenza, ciò non giustifica gli errori di altre persone (suum cuique tribuere).
Seconda considerazione. Sul pieghevole di Fagioli Sindaco, in occasione delle recenti elezioni comunali, al primo punto e in evidenza, si leggeva :”Prima i Saronnesi”. Come si spiega che il Vicesindaco e due Assessori non sono Saronnesi? Nessun consigliere comunale di maggioranza è degno di queste cariche? Nessun altro candidato delle liste vincenti? Nessun altro saronnese? Chi più dei Saronnesi può amare Saronno? Infine, per quale motivo non Saronnesi hanno accettato la carica di Vicesindaco e Assessori della nostra Città?
questi signori che dovranno gestire le sorti amministrative di saronno avrebbero bisogno di una stampella di professori per insegnar loro le basi dell’economia e ragioneria. dilettanti allo sbaraglio
Analisi perfetta: complimenti a Gilli. Fagioli pensa di essere il Sindaco di una grande città oppure deve pasturare qualcuno dei suoi? Vedremo chi sarà il prescelto dal Bando Pubblico! Oppure ancora non si è accorto che la sua squadra sono gli assessori oppure ha già poca fiducia in loro?
Tante sono le ipotesi ma penso che la cartina di tornasole saranno i curricula di Sindaco, Assessori e Consiglieri che debbono essere pubblicati entro 90 giorni dall’assunzione dell’incarico.
Quella del risparmio di 230.000 € è solo un’invenzione sua che non esiste ancora nella realtà. Il giudice che affronterà il ricorso per demansionamento di un dirigente potrà decidere che tutto è corretto per cui non vi sarà alcun esborso da parte del Comune: sarebbe bene che un nuovo Sindaco non cominciasse col venderci favole oppure, se favole non sono, supporti le sue affermazioni con atti pubblici.
Comunque la spesa per questo staff sarà di 125.000€ mentre l’attuale stipendio del dirigente ai servizi sociali, che non è uno in più poichè i dirigenti sono sempre stati 5, è di 82.000€ quindi se riduce di uno i dirigenti ci sarebbe comunque un aumento dei costi di 43.000€. Se invece mantenesse l’attuale pianta organica l’aumento di spesa corrente sarebbe pari ai 125.000€ dello staff.
Ma con la situazione di alcune scuole e di molti marciapiedi, a partire da via Roma, l’Assessore Lonardoni non ha niente da dire?
E se fosse eliminato il dirigente ai servizi sociali il consigliere Volonté, che si è sempre posto, in modo apprezzabile, come paladino dei più deboli, non ha niente da dire?
Ottimo, Gilli…sei un grande
Non ci interessano le elucubrazioni di Gilli copiate dal suo blog
Bravo Gilli. Come sempre preciso e puntuale. In particolare: che tristezza avere il Vicesindaco e due Assessori non saronnesi. E’ un’offesa alla Città .
Colgo l’occasione per una considerazione di carattere generale e relativa alle “Risposte” .Personalmente mi è sempre piaciuta l’idea di dibattiti con tavole rotonde (alla tavola rotonda nessuno è capotavola e i partecipanti sono “alla pari”). Con le varie ” Risposte” idealmente si partecipa ad una tavola rotonda e, per “parità”, tutti dovrebbero esplicitare il proprio nome e cognome. Spero che questa mia opinione provochi almeno una piccola riflessione da parte della redazione.
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Anguilla come sempre
Non capisco perché si debbano spendere 125.00 euro per chiamare aiuti esterni quando all’interno della giunta ci sono già delle risorse pregiatissime come l’assessore Guaglianone, mah …
Gilli si può condividere oppure meno la sua posizione politica, ma qualcosina di amministrazione capisce: ma si sa che questo è il momento della fattoria degli animali…..che buio che buio che vedo nel futuro di questa città….
Già la distinzione tra spesa corrente e investimento è una perla che qualcuno in comune dovrebbe incorniciare sulla propria scrivania.
Probabilmente il Sindaco ha usato il termine “investimento” non in senso strettamente giuridico-contabile ma più genericamente nel senso di denaro speso da cui alla fine verrà un beneficio.
Ciò detto la scelta appare davvero inopportuna. La mia impressione, pensando anche ad altre esperienze amministrative leghiste nel Saronnese, è che la Lega sappia attrarre militanza e voti popolari, ma, almeno dalle nostre parti, non sia mai riuscita a essere riferimento culturale e politico, a produrre cultura politico-amministrativa.
Finisce dunque che, capace di vincere un’elezione amministrativa a Saronno, si ritrovi senza personale politico adeguato e senza sapere amministrativo. Da qui l’inaudito (veramente inaudito) rastrellamento di consiglieri ed assessori fuori Saronno e il costoso ricorso agli staff. Con scarsi risultati, almeno a oggi, alla luce della mediocre impressione che mi ha fatto la neo-assessore al Bilancio nell’ultimo Consiglio Comunale.
Ma questa contraddizione non è solo della Lega. E’ in seno al popolo sovrano, a cui tutti si rivolgono con formale deferenza. Negli ultimi vent’anni raramente ho visto l’elettorato votare secondo il criterio della competenza o del pensiero lungo. L’ho visto votare per reazione o per emozione o per personale stima verso il candidato Sindaco.
Che buon pro gli faccia, nell’interesse della città.
Standing ovation!!!
Quindi Gilli si dichiara contro la famiglia?
Cose scritte e dette da chi si comportava da imperatore senza lasciare alcuno spazio agli assessori-fantoccio fa veramente sorridere.