Lura in secca, Legambiente: “Situazione senza precedenti. Andremo fino in fondo”

SARONNO – “Ormai da oltre un mese stiamo monitorando la situazione del torrente Lura ed in questo momento vale la pena fare una considerazione, viste le precipitazioni dei giorni scorsi”.
Inizia così la nota firmata da Paolo Sala, per Legambiente Saronno, sulla situazione del torrente Lura che dopo qualche giorno di tregua è tornato in secca.
“Abbiamo potuto constatare tutti che immediatamente dopo le piogge, che hanno fatto seguito ad un periodo piuttosto lungo di assenza di precipitazioni, il torrente ha ripreso una portata di tutto rispetto per cui non erano più presenti zone asciutte e l’acqua ha raggiunto una profondità di diverse decine di centimetri lungo tutto lo sviluppo cittadino del torrente. Il fatto che a noi pare eclatante è che, a meno di 48 ore da questa situazione, il torrente è di nuovo totalmente in secca.
Non vogliamo addentrarci in calcoli e statistiche ma in questa occasione vogliamo fare solo una considerazione di buon senso: come la precedente secca non ha precedenti a memoria dei tantissimi concittadini che ci hanno contattato in questo periodo, allo stesso modo nessuno ricorda che immediatamente dopo giornate di pioggia il torrente si sia di nuovo prosciugato in poche ore. Tutto questo non ci pare possibile senza prendere in considerazione altre concause che negli ultimi tempi hanno pesantemente interagito con il torrente. Per ora non vogliamo neppure lanciare accuse, ma non siamo disposti ad accettare all’infinito dichiarazioni da parte dei soggetti coinvolti in alcune opere o nella gestione complessiva del torrente che tendono solo a scaricare ogni responsabilità senza prendere in considerazione un approccio collaborativo che porti a correggere alcuni interventi realizzati in modo molto impattante e che avrebbero potuto essere eseguiti con maggior attenzione per il Lura ed il suo ecosistema.
Chiaramente il perdurare di questo atteggiamento di chiusura senza proposte di soluzioni secondo un normale buonsenso ci porterà necessariamente ad azioni che coinvolgeranno Enti ed Autorità superiori ai quali sarà demandata ogni iniziativa. Insieme a ciò continueremo nella nostra azione di informazione e mobilitazione popolare considerando che di giorno in giorno la cittadinanza invoca sempre più azioni risolutive”.
28072015
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Commenti
Paolo già in passato Lega Ambiente aveva presentato esposti in Procura cosa aspetta a farli anche adesso in modo che vengano fatte indagini serie e approfondite da parte della Procura???
insomma, la smettiamo di fare comunicati stampa abbastanza fumosi?? se c’è dolo passate all’azione facendo regolare denuncia, altrimenti la rischiate voi per diffamazione. E non mi pare proprio che l’ente Parco vi segua su questa strada, se non erro Paleardi è stato dimissionato
” azioni che coinvolgeranno Enti ed Autorità superiori ai quali sarà demandata ogni iniziativa ” cosa demonio significa ? ; parlare chiaro ! ; pur con tutta la simpatia e la stima nei confronti di Sala questa nota lascia a bocca asciutta mentre fa stragodere i politici-soliti-furbi; non resta che Striscia la Notizia !?
signor Sallo, non bisogna minimizzare con la sua saccenza da wikipedia.
Il torrente scorre regolarmente a nord di bregnano e si perde a Saronno…l’acqua da qualche parte andrà a finire e qualcuno deve dare risposta.
Inoltre non bisogna far finta che a nord di Saronno si stia lavorando alla realizzazione della pedemontana che taglia il corso della lura perpendicolarmente.
Il vero problema a mio avviso è quando questo periodo siccitoso finirà per lasciare il posto ad abbondanti piogge….siamo sicuri che il posto in cui l’acqua sta andando ora sia sicuro come il suo alveo naturale???possiamo conoscere le conseguenze che potrebbe dare un torrente cui naturale corso è stato modificato repentinamente e senza evidenti progetti ambientali?!
Paleardi scrivici a Renzi che ti hanno rubato il fiume scrivici a Renzi che fa tornare le acque
Un torrente, in idrografia, è un corso d’acqua caratterizzato, rispetto ad un fiume, da una scarsissima alimentazione da nevai o altre sorgenti regolari e costanti, da una notevole pendenza dell’alveo a monte e da una alternanza fra le magre estive e le piene autunnali e primaverili (regime torrentizio) in concomitanza con i differenti regimi precipitativi interannuali. Inoltre, contrariamente ad un fiume, un torrente può rimanere secco, privo di acqua.
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Torrente Frodolfo in Valfurva alimentato da nevai, ghiacciai e sorgenti: acqua tutto l’anno.
Torrente Mallero in Valmalenco alimentato da nevai, ghiacciai e sorgenti: acqua tutto l’anno.
La definizione del professor Sallo fa … acqua. -
Che possa andare in secca è vero ma che la secca di Saronno sia stata estremamente anomala è altrettanto vero. Primo, è iniziata quando di acqua ce n’era ancora tanta a monte, arrivava fino a un certo punto e poi puff spariva. Secondo, ci sono stati dei “rigurgiti” molto strani… è evidente che la secca è iniziata in maniera non naturale. Poi sicuramente la siccità estrema di questo periodo ha esacerbato le cose, ma chiunque abbia osservato il fenomeno fin dall’inizio è altrettanto consapevole del fatto che non è una classica secca da torrente. Il problema è che l’ecosistema Lura è stato danneggiato pesantemente, fortuna che almeno la parte a nord e sud sono ancora in “vita”, ma le migliaia di pesci morti (quelli visibili) e soprattutto di altre entità biologiche (quelle invisibili, come molluschi, larve di insetti, ecc.) sono un danno mica da ridere e siamo nel 2015, quindi fenomeni del genere, a fronte delle conoscenze e delle tecnologie che abbiamo, ma soprattutto del gran lavoro che è stato fatto da tutti per migliorare la situazione Lura, non dovrebbero avvenire.
…io propongo di chiamare un guerriero Soux per la danza della pioggia 🙂 …e dopo essersi scatenati contro Pedemontana (lo si capisce chiaramente) aspetto una chiara posizione sul devastante progetto delle vasche di laminazione….
e il sindaco casa fà. dorme?
Paolo vai in procura
Fior di laureati in scienze del territorio e nessuno in grado di dare una spiegazione…
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La spiegazione ormai è il segreto di pulcinella, solo che riguarda l’innominabile ;-)))
Invece di farvi venire il malditesta a furia di constatazioni e calcoli statistici, potevate approfittare della secca e andare a ripulire il letto e gli argini del torrente , dando una mano ai VOLONTARI della PROTEZIONE CIVILE . Quando l’acqua tornerà ( perché tornerà, state sereni , così come cadranno le foglie in autunno e rispunteranno i crocus in primavera … ) l’ecosistema del torrente trarra’ enorme vantaggio dal lavoro che ALTRI hanno fatto mentre stavate “monitorando”.
Ma insomma, si puó sapere quali lavori sono stati effettuati e in che modo impattano il torrente?
Possibile che non si riesca a capire cosa é successo a distanza di un mese, stiamo parlando di un torrente lungo 50 Km, non di un fiume lungo 5000 Km!!!