Silighini chiede di pensare un po’ ad Expo: “Treno non perso definitivamente”
SARONNO – “Le Olimpiadi a Roma nel 2024 se arriveranno saranno un successo per tutta Italia. Vergognoso che il gruppo di Salvini e Grillo abbiano votato contro. Pensare che la “Capitale del mondo” e l’Italia intera abbiano ospitato solo un’edizione,nel 1960, è incredibile. Roma olimpica significa coinvolgere in questa avventura tutte le grandi città italiane, sicuramente il capoluogo lombardo e non solo per l’ovvio aumento del turismo e del marketing che ne arriverà”.
Ad affermarlo il fondatore della lista civica “L’Italia che verrà”, Luciano Silighini Garagnani, che chiede a Saronno di non “perdere il treno”.
Milano così come la marinara Genova hanno strutture che potranno fornire a Roma un supporto atletico importante e in quest’ottica la città metropolitana allargata a Saronno è necessaria. Già con l’Expo a dieci minuti da Saronno, per una mala gestione imprenditoriale della politica di sinistra, abbiamo perso il treno e non abbiamo nella città alcun evento collegato alla fiera espositiva e nemmeno una “lira” di fondi, adesso con la nuova giunta abbiamo tre mesi per inventarci qualcosa che possa rubare qualche turista a Milano, magari sarebbe carino che il sindaco Alessandro Fagioli trattasse con l’ente Vinciano di Milano per creare qualche evento dedicato alla “saronnese” Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino di Da Vinci, in modo da avere un percorso che da Milano conduca a Saronno con il Santuario in prima linea come capolavoro, oppure recuperare la figura di Giuditta Pasta vista la naturale predisposizione artistica milanese. Idee in estremis ma per avere “un po’ di Expo” anche qui. Fagioli si dia da fare e rivaluti bene la sua decisione sull’area metropolitana. Basta treni persi sennò a Saronno passano davvero solo i carri bestiame con mucche e letame.
27062015
Lascia un commento
Commenti
Lucano non sa leggere? Silighini ha virgolettato “saronnese”. Conosciamo la storia. Sul resto solite scuse. Siete all’alba del tramonto
Non siamo in grado di gestire eventi di tale portata.
abbiamo esempi di scempi e sprechi a volontà.
Non lo voto per amor patrio, ma basta una ricerca su Internet per scoprire la lista della vergogna.
Carissimo Silighini,
Leggo sempre i tuoi proclami, perchè per la maggior parte li trovo li trovo ameni, ma in questo caso ritengo utile fare delle precisazini dato che divesri anni fa mi sono interessato approfonditamente della storia della Gallerani.
Cecilia Gallerani, immortalata da Leonardo Da Vinci, non venne nè abitò mai a Saronno, ma ebbe in dono da Ludovico il Moro, del quale era l’amante ufficiale, i diritti economici sul feudo. Li cedette dietro lauto compenso al comandante della guarnigione inglese instauratasi deopo la caduta dello Sforza. Per gli abitanti del feudo Saronnese fu in realtà solamemnte una forma di sfruttamento delle risorse economiche che non diede nulla in cambio. Questo senza togliere alcunchè al dipinto di Leonardo e alla stessa figura della Gallerani, donna coltissima e fondatrice di uno dei primi circoli letterari di Milano. Mi sembrava necessaria questa precisazione in quanto da qualche anno si stannio creando leggende metropolitane della vita saronnese della Gallerani che non solo non si basano su documetazioni storiche, ma sono assolutamente in contrasto con la realtà storica accertata. Ognuno poi è libero di raccontare o di costruire i miti che vuole. Per Giuditta Pasta il discorso è fondalmentamente diverso. In quanto alle idee in estremis (sarebbe giusto extremis, ma è un errore comune) suggerirle adesso ha solo la dimensione della solite esternazioni intese solamente a far parlare di sè e senza possiblità di sbocco, che leggiamo ogni giorno su queste pagine. Considerando che siamo ormai all’inizio di Luglio e che l’Expo è già ricco di iniziative,anche in Saronno, questi suggerimenti sono inutili fini a se stessi.
Non è mia intenzione di rispondere alle critiche che seguiranno a questo mio intervento.
Cordiali Saluti
-
grazie x la chiarissima precisazione storica!!!! finalmente qualcosa di utile per la cultura cittadina, infatti i più non sanno chi fosse la gentile signora