Tu@Saronno: “Vietatissimo abbassare la guardia sugli incidenti stradali”
SARONNO – “I dati sull’incidentalità stradale, recentemente divulgati dalla polizia locale, dicono chiaramente che è vietato, vietatissimo abbassare la guardia su tutto quello che è sicurezza stradale e tutela delle utenze più deboli. Questo non solo perché il numero complessivo di incidenti è in aumento, dopo due anni di calo, ma perché l’obiettivo cui deve puntare chiunque amministri un territorio è quello dell’incidentalità zero. Un traguardo ambizioso che però molte città europee e italiane stanno cercando di perseguire impostando una stringente politica delle Zone 30 e di moderazione del traffico, investendo anche in infrastrutture come rotonde, dossi e restringimenti per incentivare l’uso della bici e tutelare pedoni e ciclisti, ma anche gli stessi automobilisti. E i risultati arrivano”.
Lo si legge in una nota della lista civica Tu@Saronno.
La situazione saronnese è molto complessa. Abbiamo un traffico di livello monstre (200 mila auto al giorno contro le 220 mila di Varese, che ha un territorio nove volte più vasto) e una rete ciclabile a oggi ancora insufficiente e soprattutto frammentata. Tu@Saronno rimarca, come sempre ha fatto e sempre farà, come sia necessario sostenere tutte le politiche di moderazione del traffico, anche attraverso la sanzione sistematica dei trasgressori “conclamati” che determinano maggior pericolo, come ad esempio andare ben oltre i 50 all’ora in strade strette e dove vige il limite di 30. Oltre al discorso sanzioni riteniamo che dovrebbero essere riservate maggiori risorse economiche agli interventi di moderazione e che questi dovrebbero essere maggiormente condivisi con gli abitanti dei quartieri, in modo da informare meglio sulle motivazioni degli interventi e spendere nella maniera migliore il budget disponibile.
La nostra proposta è quella di un forum permanente della mobilità cui possa partecipare chiunque creda che tutelare le utenze deboli e liberare la nostra città dalla morsa del traffico, che porta incidenti stress e inquinamento, sia un valore. Mai come in questo caso l’unione fa la forza.
21022015
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Commenti
Ale non per ulteriori polemiche ( si spera che tra 3 mesi i cittadini dicano la loro nel segreto dell’urna ) vorrei solo sottolineare che:
1 Saronno non è Berlino semmai ne per dimensioni ne per abitanti e tanto meno per stradr e trasporti pubblici
2 quando il cds prevederà il 30 invece chr il 50 in città ci edegueremo. Fino ad allora rispettiamo le leggi in vigore. Vorrei a questo proposito capire se quest’anno ti aumentarai volontariamente l’ IMU visto che il governo sta facendo la riforma del catasto.
3 circa le piste ciclabili in mezzo alle strade ti consiglio di verificare la larghezza delle strade e delle relative piate ciclabili nelle città europee che tanto citate. Non mi risulta che esista una situazione simile a via Varese.
Comunque non sono ancora riuscito a capire il reale scopo del limite di 30: riduzione inquinamento maggior sicurezza o maggiori incidenti ma meno gravi ?
Cari……mi spiace per voi ma la storia non si può cambiare: senza 30 all ora e senza ciclabili gli incidenti erano meno. Questo è un fatto! Con ol 30 all ora e le sperimentazioni dell dott Barin gli incidenti sono aumentati. Questo è un fatto ! E il resto solo teorie.
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Gabriele, se guardi le statistiche dei dati di quest’anno vedrai che la maggior parte degli incidenti è avvenuta sulle strade dove il limite imposto è superiore ai 30 km/h. Inoltre, nei due anni precedenti gli incidenti erano in calo.
Se dovessimo limitarci a questo, allora avremmo dovuto considerare un successo il primi 3 anni di applicazione delle Zone 30. In realtà – e questo è sotto gli occhi di tutti – nonostante i dati statistici dicano che la velocità media in città sia calata (fonte: Polizia Locale) sappiamo benissimo che non esiste a oggi una situazione tale in città per cui il limite di velocità venga correttamente rispettato dagli automobilisti. le Zone 30, insomma, non funzionano al meglio.
La moderazione del traffico resta comunque l’obiettivo da perseguire. Piaccia o meno, il Parlamento Europeo è al lavoro per rendere obbligatorie le Zone 30 in ambito urbano e il provvedimento entrerà a far parte del nuovo CdS. Per la cronaca, in una situazione di traffico moderato le piste ciclabili non sono necessarie. Anzi, uno studio ventennale fatto a Berlino (qualcosa del mondo sappiamo, grazie 😉 ), ha DIMOSTRATO come le ciclabili separate in ambito urbane siano più insicure rispetto alla corsia laterale per le bici (es: via Roma).
Riguardo alla domanda su cos’abbia fatto Tu@Saronno in questi cinque anni, devo purtroppo rispondere “non abbastanza” vista la situazione saronnese, nonostante non esprimessimo l’assessorato competente. Tuttavia, nei circa 25 incontri di quartiere che ho organizzato e seguito in questi anni, nessuno ha chiesto di far andare le auto più veloci, ma tutti hanno chiesto a gran voce la moderazione: dossi, rallentatori, percorsi protetti per le bici.
Occorre una ferrea e coesa volontà politica perché le risorse economiche necessarie vengano dirottate da altri capitoli su interventi di questo tipo, perché i tempi sono durissimi. Qualcosa, poi, si sarebbe potuta fare meglio e altrove, ma di questo devi chiedere conto all’Assessore competente.
Di certo – e questo è senz’altro più indiscutibile della lettura che si fa dei numeri – cinque anni fa a Saronno nessuno parlava di questi temi. Adesso per lo meno qualcosa è stato fatto. Esiste un dissenso ma esiste anche un consenso, ed occorre molto lavorare.
Ma soprattutto occorre rendersi conto che la mobilità non si governa con le opinioni: è una scienza che va studiata e che offre già oggi soluzioni consolidate cui serve solo la volontà politica per diventare un’efficace realtà.
Alessandro Galli – Tu@Saronno
Direi addirittura “vietatissimissimissimo”.
picchiare duro su quelli che non rispettano i limiti, che siano i 50 o i 30.Quando poi sento che il traffico di attraversamento è obbligatorio, mi viene da ridere visto che siamo contornati da autostrade superstrade ferrovie. prima o poi bisognerà impedire l’ingresso in città a chi è solo a bordo.Poi scandaloso il traffico quando non sono ore di punta di gente che comodamente non sa usare né i piedi né il cervello
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Vi ricordo che l’autore di queste modifiche viabilistiche guida un SUV che può comodamente parcheggiare nel parcheggio riservato sul tetto del municipio, per poi prendersela con i poveri cristi che la mattina devono andare a lavorare e sarebbero multabili a 31 km/h, per non parlare del costo di un parcheggio a Saronno.
Tralasciando le piste ciclabili che sono sotto agli occhi di tutti: inutilizzate (però sono ASSOLUTAMENTE necessarie e devono avere le dimensioni di un’autostrada)
5 anni in maggioranza…..in questo periodo Tua Saronno cosa ha fatto ? Oggi se ne esce ancora con “piste ciclabil, utenti deboli, 30 all’ora ecc” Chiaramente a questa gente non è bastato aver aumentato i problemi viabilistici per i Saronnesi ed aver avallato provvedimenti che hanno avuto il solo risultato di far aumentare gli incidenti come al solito si fanno paragoni con l’Europa ma…..le città europee hanno una viabilità che non esiste in nessuna città italiana. Vadano gli amici amministratori a Berlino o Monaco per vedere che cosa vuol dire la gestione del traffico e come sono fatte le piste ciclabili. E’ inutile proporre la mobilità dolce, le piste ciclabili da 50 cm ecc a una città dove oltre il 70% del traffico è di attraversamento e composto da utenti xhe non possono usare altro mezzo se non l’automobile. La cosa più intelligente è di agevolare chi deve attraversare la città per andare al lavoro, a Milano ecc. L’amministrazione dovrebbe mettersi d’accordo con le scuole in modo da diversificare gli orari di entrata. Il capolinea degli autobus in via varese sarebbe più agevole per gli studenti…..ma visto che l’assessore Barin com il Suv va solo al centro rifiuti e per il resto del tempo sta in ufficio non può vedere la situazione in via Varese alle 8 e alle 13
Per finire un appello ai miei concittadini: a maggio votate cchi propone di riportare la situazione a pre giunta Porro senza il 30 senza i quartieri arancioni e, soprattutto senza il dott Barin.
Gabriele
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Parole sante Gabriele.
In 5 anni questa gente ha fatto solo danni, spendendo un sacco di soldi nella visione utopistica di ridurre il traffico con le piste ciclabili.
Il loro mandato sta per scadere, saronnesi ricordatevi dei danni che hanno causato quando andrete a votare !