Ex palestra bruciata: scoperto dormitorio per clandestini
SARONNO – I vigili del fuoco del comando cittadino hanno messo in sicurezza lo stabile di via Sella, danneggiato mercoledì mattina da un furioso incendio; e si è scoperto che era stato trasformato in un dormitorio per immigrati senza tetto, probabilmente clandestini. Lo hanno chiarito i pompieri che con le forze dell’ordine, una volta spento il fuoco, nella giornata di ieri durante il successo sopralluogo all’interno del caseggiato, che era formalmente abbandonato da un decennio. Dentro c’erano improvvisate brandine, e tutti i segni che quel luogo fosse frequentato da molte persone. Evidentemente, gli stranieri che da almeno un mesetto erano diventati una presenza fissa, come testimoniato da molti residenti nella zona, il quartiere Matteotti. Davvero precarie le condizioni igienico sanitarie basti pensare che escrementi erano sparsi su tutto il pavimento della palazzina.
Per fortuna al momento dell’incendio dentro non c’era nessuno e quindi non ci sono stati feriti o peggio. Pochi dubbi sulle cause colpose dell’accaduto: probabilmente la prima scintilla è stata generata da un piccolo falò acceso per scaldarsi, in una delle stanze, e poi sfuggito ad ogni controllo. Chi c’era se n’è andato, ed i vicini hanno dato l’allarme quando hanno visto uscire il fumo dalle finestre.
Vicenda praticamente analoga a quella avvenuta a fine novembre in via Varese dove un incendio aveva incenerito un grande prefabbricato anch’esso occupato da immigrati stranieri.
22012015
Lascia un commento
Commenti
In Olanda ti accolgono SE..dimostri di conoscere la lingua olandese,se hai un lavoro che ti permette di mantenerti,se hai una casa. Solo in quel caso puoi accedere a tutte le agevolazioni statali e ovviamente pagare le tasse. I barboni hanno una socialcard che permette loro di comprare alimentari MA..a patto di non chiedere carità o delinquere.. Ah..dimenticavo..si è tenuti a redigere una agenda dove si DEVE segnare ogni appuntamento..perché lì la polizia ti controlla..a loro interessa cosa fai.
Capisco che queste persone abbiano bisogno di aiuto, ma non possiamo fisicamente aiutare chiunque, non abbiamo risorse per farlo e siamo messi male anche noi (disoccupazione alle stelle, ecc).
Il fatto che queste persone abbiano bisogno di aiuto NON giustifica che commettano reati e che quando vengono presi siano rimessi in libertà senza nessuna conseguenza.
Andate a vedere come si comportano gli altri paesi a riguardo (Francia, Spagna ecc)…
e chi gli ha detto di venire quì? cosa pensavano che era l’Italia il bengodi … quando i nostri stessi giovani vanno all’estero in cerca di opportunità di lavoro. Perchè l’Italia che prospettive offre oggi agli stessi italiani ? …. sono 70 anni che andiamo avanti con questo cattocomunismo becero valido solo per prendere voti e scaldare le sedie. Speriamo in dio che ci mandi giù una Thatcher anche per noi.
Già, noi noi possiamo giudicare. Possiamo però pagare i danni, subire le loro rapine, furti e scippi.
Per Olandese: ovviamente i i danni ed il lavoro dei VVFF li paghi tù, ma non temere, ti dò una mano anch’io!
-
Grazie per la risposta di chi paga i danni!! Era ovviamente una domanda retorica di cui già ben conoscevo la risposta!! Sono agli altri quesiti a cui mi piacerebbe aver risposta !!
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”. “Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano purchè le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”.
Da una relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.
Non ci andava meglio in Svizzera, negli anni ’70 con i leader che scrivevano: “Le mogli e i bambini degli immigrati? Sono braccia morte che pesano sulle nostre spalle. Che minacciano nello spettro d’una congiuntura lo stesso benessere dei cittadini. Dobbiamo liberarci del fardello». «Dobbiamo respingere dalla nostra comunità quegli immigrati che abbiamo chiamato per i lavori più umili e che nel giro di pochi anni, o di una generazione, dopo il primo smarrimento, si guardano attorno e migliorano la loro posizione sociale. Scalano i posti più comodi, studiano, s’ingegnano: mettono addirittura in crisi la tranquillità dell’operaio svizzero medio, che resta inchiodato al suo sgabello con davanti, magari in poltrona, l’ex guitto italiano».
immaginate di essere voi nelle loro condizioni.
senza casa, senza famiglia, senza lavoro, scappati da un paese che non offreniente…senza prospettive, senza qualcuno che vi aiuti.
la fortuna è nella culla in cui si nasce, non tutti sono fortunati come voi.
noi non possiamo giudicare.
-
ora carissima Sara, immagina tu per un minuto che nel bel mezzo di una notte d’estate mentre dormi, qualcuno ti entri in casa, probabilmente è armato e probabilmente non ha le migliori intenzioni in quanto non ha nulla da perdere (.. é clandestino..) immagianto? bene! ora immagina che tua figlia piccola stia dormendo beata nella sua culla (eh già …lei è fortunata) mentre sempre quel qualcuno si aggira indisturbato per casa tua, stai immaginando? bene … sei sempre della stessa idea? ok! io non te lo auguro, ma sappi, che prima di fare morali agli altri, ti dico che se non si pone un freno a questo schifo dove ognuno “invade” o “calpesta” la libertà altrui non so dove si andrà a finire. Ah dimenticavo! io abito a 300 mt da quella palestra … piccola differenza: che la io la casa me la sto pagando piano piano con il lavoro e con tanti tanti sacrifici … credimi
Sorgono spontanee alcune domande:
– di chi e’ la proprieta’ dello stabile??
– chi doveva vigilare su di esso????
– chi paga i danni e il lavoro dei VV. F.???
– perche’ se era occupato abusivamente non e’ stato sgomberato??
Figuriamoci se non c’erano di mezzo i clandestini, magari spacciatori ecc. escrementi sul pavimento: sono peggio degli animali che la tana la tengono pulita.
E “per fortuna al momento dell’incendio dentro non c’era nessuno”, altrimenti sai che perdita!
troveranno qualche altra casa disabitata…nel caso, possono chiedere lumi al telos che di queste cose é sempre aggiornato.
Nn ho parole…controlli ZERO nn manca tanto e noi italiani saremo costretti a chiedere il permesso di soggiorno!!!! mandiamoli a casa e vedrete che tutto si rimette apposto.