L’ex assessore Fontana: “Il Comune può dare il suo contributo sulla sicurezza”

SARONNO – “La mancanza di sicurezza non è solo percepita, è reale”. Parte da questa convinzione l’ex assessore ai Lavori pubblici Agostino Fontana che rilancia all’Amministrazione comunale un proprio progetto per potenziare, con un progetto che riduce anche i consumi, l’illuminazione cittadina e la dotazione di telecamere.
L’assessore, evidentemente ben a conoscenza della situazione della città e del Comune, fa un’attenta analisi costi e benefici e ipotizza diverse soluzioni per le quali, assicura ci sono i fondi necessari a bilancio.
Ecco il suo intervento.
La sicurezza è l’argomento del giorno a Saronno ma leggendo la stampa, dopo la riunione della Commissione Cultura (che c’azzecca con la sicurezza, la parola fa paura?) con maggioranza ed opposizione, sembra che grandi idee non ne siano state partorite.
Sicuramente è un problema complesso tuttavia io penso il Comune sia in grado, e debba dare un contributo alle forze dell’ordine mediante una stretta sorveglianza in tempo reale della città.
LA POLIZIA LOCALE NON BASTA: SERVE LA TECNOLOGIA
Con le sole forze di Polizia Locale ciò non è ottenibile: troppi uomini e quindi costi troppo alti oltre alla difficoltà di effettuare assunzioni causa il Patto di Stabilità.
Bisogna usare la tecnologia che esiste ed è già collaudata: si chiama Smart City. Si tratta di una tecnologia alla quale avevo già accennato in consiglio comunale alla presentazione del Pric (Piano Regolatore Illuminazione Comunale) nel febbraio 2013 e per il quale dei capitoli di spesa erano già previsti nel bilancio dello stesso anno. Il sistema prevede di intervenire sulla rete di illuminazione pubblica trasformando i cavi esistenti di alimentazione dei lampioni in rete Internet.
Ciò permetterebbe di supervisionare a distanza il funzionamento dei lampioni ed effettuare una riduzione dell’intensità luminosa dopo una certa ora con riduzione del costi di energia.
Il beneficio indotto sarebbe quello di avere un collegamento Internet in qualsiasi punto della rete di illuminazione pubblica.
Avendo Internet a disposizione si possono installare videocamere IP, ovverosia che colloquiano direttamente con la rete, ad un costo molto contenuto, rispetto a quelle attualmente usate, e con una risoluzione full HD come quella dei televisori moderni e quindi con un’alta definizione.
Non bastano ovviamente le videocamere serve anche una centrale di sorveglianza operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su sette. I monitor in centrale devono essere sorvegliati in modo continuo al fine di allertare le forze dell’ordine in tempo reale cioè contemporaneamente all’avvenimento delittuoso.
Un bando al quale potrebbero partecipare le società che già effettuano sorveglianza notturna potrebbe essere la soluzione evitando l’assunzione di personale comunale.
Il controllo puntuale della città deve rendere l’aria irrespirabile per i delinquenti fra i quali deve girare voce che a Saronno ti beccano subito e non si può lavorare. Anche i privati, soprattutto i negozianti che volessero la loro area specificatamente sorvegliata, potrebbero aderire all’iniziativa pagando ovviamente un abbonamento al servizio.
“SEGUIAMO L’ESEMPIO DI FINALE LIGURE”
Cito l’esempio di una cittadina ligure di soli 10.000 abitanti, Finale Ligure, che già dispone di 17 videocamere ed ha approvato un progetto che ne prevede l’installazione di altre 27, di cui 10 pagate dai privati (che saranno le prime ad essere installate), ed il progetto finale ne prevede un totale di 60.
E’ come se Saronno avesse 240 videocamere.
Il sistema Smart City inoltre, utilizzando Internet, offre poi altre funzioni quali la possibilità di installazione di Hot Spot WiFi per i cittadini, pulsanti distribuiti nella città per la chiamata e la comunicazione con le forze dell’ordine, tabelloni di messaggistica, controllo ZTL ed altre ancora.
Ci vorrà anche coerenza nell’Amministrazione poiché un anno per lo sgombero dell’ex-macello non è certo un bel biglietto da visita ed apre all’idea, per i delinquenti, che a Saronno ci sono pochi controlli e tanta tolleranza.
Presentare poi alle autorità competenti dell’ordine pubblico dei filmati ha senz’altro un impatto maggiore che andare a lamentarsi per la mancanza di sicurezza: un filmato è una prova dello stato di degrado che non può essere ignorato o interpretato.
Nel bilancio preventivo 2014 sono previste risorse, come in quello 2013 ma non spese, per interventi sull’illuminazione pubblica con videosorveglianza: si dia una risposta concreta ai bisogni della cittadinanza! La mancanza di sicurezza non è solo percepita, è reale.
2605201
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Commenti
Le telecamere si usano gia’, le banche a Saronno sono piene, bisogna pero’ non cancellarle ogni giorno e conservarle per un anno, allora si che funzionano bene.
1984 Orwell……poi ci si oppone allo Street View di Google, chiedendo di oscurare i visi…
La libertà personale termina nel momento in cui inizia a ledere la libertà personale di altri
Condivido a pieno
A prescindere dai nomi citati o di chi vanta paternità o primogeniture (non me ne frega proprio nulla) devo riconoscere veramente interessante la domanda posta da Pagoletasse (ma di cui non mi piace l’anonimato; preferisco le persone che ci mettono la faccia con un bel nome e cognome rendendosi riconoscibili, anche per via dell’argomento trattato in questo post): … Come mai vi danno così fastidio le telecamere? Infatti … anche a me piacerebbe conoscere il pensiero di coloro che sostengono a spada tratta la privacy estremizzata. Un cittadino normalissimo come me che non ha nulla da nascondere (nemmeno nel caso in cui mi metta un dito nel naso piuttosto che mi gratti gli zebedei o che abbia incontri segreti con l’amante oppure finalizzati ad altri tipi di intrighi) è portato ad accettare con benevolenza questo innovativo sistema di sicurezza. Anzi lo dovrebbe auspicare. Andare fieri della propria onestà o il saper riconoscere la propria disonestà dovrebbe essere un merito civico e sociale. Sapendo poi che nessuno di noi è santo o perfetto. Chi ha la tendenza a nascondere i suoi movimenti e le sue azioni è perché sente/percepisce di avere la coscienza non a posto; ha la consapevolezza di fare azioni che vanno oltre la propria libertà personale; ricordiamoci che la libertà personale termina nel momento in cui inizia a ledere la libertà personale di altri. Gli unici che possono avere interesse reale a limitare l’uso di telecamere sono coloro che potenzialmente stanno già prevedendo di avere dei comportamenti quantomeno poco civici; stanno mettendo le mai avanti per prevenire di essere scoperti. Sicuramente i malviventi (chi vive al di là dei limiti imposti dalla legge civile), con colletti più o meno bianchi, possono avere qualcosa da nascondere; questo ampio sottobosco di marciume sociale può temere di essere visto e quindi interessato ad opporsi a questi sistemi di controllo. Opporsi a queste iniziative è un po’ come autoaccusarsi. Il resto della società per bene non avrebbe nulla da temere. Certo, abbiamo tutti dei piccoli peccati che ci piacerebbe nascondere, come gettare a terra un banale mozzicone di sigaretta … sappiamo che non è giusto … e anche se ci dovessero multare/o metterci alla berlina per questo banale gesto mi chiedo e vi chiedo: cosa ci sarebbe di male? Perché dobbiamo avere due comportamenti diversi secondo dove ci troviamo: all’interno della propria abitazione tutti noi spegniamo le sigarette in un posacenere mentre se siamo per strada la quasi totalità di noi getta il mozzicone per terra? Chi si comporta bene in casa propria e si comporta nello stesso modo per le vie della città non ha nulla da temere o da nascondere. Chi ha una doppia personalità sì. Le paure di essere scoperti e sputannati sono quindi legate unicamente alla tutela delle proprie azioni: asociali, incivili o malavitose.
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Videosorveglianza e privacy: il garante detta nuove regole e adempimenti
il Garante della Privacy ha aggiornato ed integrato le regole in materia di videosorveglianza anche alla luce del nuovo codice sulla privacyIl provvedimento in particolare stabilisce:
– che possono ammettersi modalità con le quali possono ed L’installazione di telecamere è lecita solo se è proporzionata agli scopi che si intendono perseguire;
– che gli impianti di videosorveglianza devono essere attivati solo quando altre misure siano insufficienti o inattuabili;
– che la proliferazione di questi sistemi rischia di rendere meno efficace la tutela della sicurezza dei cittadini.
-L’eventuale conservazione delle immagini deve essere limitata nel tempo;
– che i cittadini devono sapere sempre e comunque se un’area è sottoposta a videosorveglianza. -
Per non farla troppo lunga:
le telecamere non scoraggiano i delinquenti che sanno bene quale valore processuale ed investigativo hanno le immagini registrate.
Invece sapere che da quando esco di casa a quando ci rientro vi è la possibilità di scrutare le mie abitudini ed i miei movimenti e poter mappare la mia vita mi infastidisce così come il sapere che i miei acquisti sono catalogati e schedati per creare un profilo ed essere “indirizzato” ad acquistare ciò che vogliono le multinazionali.
Senza per questo aver nulla da nascondere agli altri della mia vita e delle mie attività: altrimenti cambierei città oppure uscirei di casa mascherato 😉-
Ma per favore smettiamola con queste fesserie , che film ti guardi alla sera ? Ti ripeto che nell’ultimo mese sono successi 2 casi di pirati della strada con le telecamere questi casi si risolvono vedi Milano . Io ho montato una dash cam in auto come fanno molti in Russia molto utile in caso di sinistri . Smettiamola con la fantascienza.
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Guarda i film della soicurezza . Esiste anche una legge sulla violazione della privacy che va in linea con la sicurezza personale . Se una telelcamera vien posta per arginare e individuare chi disattende la legge (fatto la legge individuato l’inganno) , potrebbe essere usata dallo stesso per “delinquere” conoscendo interessi …spostamenti etc etc della persona . Quindi è una questione che va valutata con estrema cautela .
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Condivido ogni singola parola del tuo intervento e ringrazio sinceramente coloro che hanno espresso un commento positivo.
Anche per le le telecamere non costituiscono alcun problema se servono a scoraggiare i reati.
Dobbiamo prendere atto che la microcriminalità (ma non solo poiché anche i grandi corrotti e corruttori)
https://demo39.edinet.dev/?p=6505
Bastava seguire Silighini da mesi…
Chissà se, con l’attuazione di questo piano di sorveglianza, riuscirò a poter visionare i filmati della Stazione di quando mi hanno rubato la bicicletta! Neppure la domanda protocollata, rivolta la Comandante della Polizia Locale, è bastata…
Ironia a parte (mica tanto), ottima idea, come tutte quelle che si offrono in modo propositivo (e sostenibile) per il miglioramento della qualità della vita della città. E, soprattutto, che mettono in luce problemi reali.
L’ex-assessore dimostra anche si sapersi guardare intorno e con spirito pratico, fecendo confronti con le altre realtà ma, questa volta, non come punto di riferimento verso il basso (come accade, invece, regolarmente, nei “piagnistei” dell’attuale Amministrazione). Oltre ad essersi sempre offerto al dialogo ed alle segnalazioni (esperienza personale).
Confido che, con la nuova sorveglianza, ci sia un freno definitivo agli atti vandalici, in special modo le scritte oscene sui muri.
Silighini nel 2009 appena arrivato a Saronno chiese a Gilli le telecamere
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essendo regista-produttore cos’altro avrebbe dovuto chiedere se non telecamere?
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Hai qualcosa da nascondere? Come mai vi danno così fastidio le telecamere?
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Adesso abbiamo capito perché ha lasciato la giunta. Troppo sensato per poter stare con gente purtroppo non all’altezza della situazione. Il suo addio è stato l’ennesimo segnale di quanto poco l’amministrazione comunale saronnese sia in grado di governare una città, visto che gli uomini migliori se ne vanno.
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l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali detta una normativa sulla privacy, ad hoc, volta ad individuare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza, prevenzione e repressione dei reati, da un lato, e diritto alla riservatezza personale, dall’altro.
Principi generali dei quali gli operatori dovrebbero tener conto.
In particolare:Liceità – L’uso di sistemi di videosorveglianza è consentito solo qualora sia necessario per adempiere obblighi di legge ….
Proporzionalità – I sistemi di videosorveglianza possono essere attivati solo quando, tenuto conto delle circostanze, altre misure siano valutate insufficienti o inattuabili. Le telecamere non possono essere installate per soli fini di “prestigio”.
Necessità – Si deve, pertanto, evitare un uso superfluo degli apparecchi, evitando eccessi e ridondanze.
Dati Anonimi – I sistemi possono riprendere persone identificabili solo se, per raggiungere gli scopi prefissati, non possono essere utilizzati dati anonimi.
Informativa – I soggetti interessati devono essere informati che stanno per accedere, o che si trovano, in una zona videosorvegliata oltre che dell’eventuale registrazione. ….
Responsabili del Trattamento – Anche nel caso di trattamenti effettuati attraverso sistemi di videosorveglianza andranno designate per iscritto tutte le persone fisiche, incaricate del trattamento, autorizzate ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui sia previsto, a visionare le registrazioni.
Elaborazione Immagini – In ogni caso, tutti i sistemi di videosorveglianza che prevedono un intreccio delle immagini con dati particolari o funzioni di digitalizzazione che, ad esempio, permettano il riconoscimento facciale, devono essere sottoposti alla verifica preventiva del Garante.
Registrazioni – Il periodo di conservazione delle immagini deve essere limitato a poche ore o, al massimo, alle 24 ore successive alla rilevazione, fatte salve specifiche esigenze che richiedano periodi di tempo più ampi (come, ad esempio, nel caso delle banche).
Il Garante ha poi stabilito regole ad hoc per casi o settori specifici (dalla videosorveglianza nei rapporti di lavoro, alle videocamere negli ospedali, nelle scuole e nelle chiese).
…etc etc
Le idee di Silighini ora apprezzate dalla sinistra
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Le idee si Silighini sono uguali a molti Saronnesi , vedi gli ultimi due casi di pirateria della strada con le telecamere si poteva risalire al colpevole .
A Milano lo fanno !!!!!! -
l’assessore l’aveva già esposto pubblicamente due o tre anni fa, altri ci sono arrivati solo qualche mesetto fa.
Torna Agostino, a Saronno manca la tua competenza e professionalità.