Valioni sfata quattro pregiudizi sui servizi sociali comunali
SARONNO – In un lungo intervento l’assessore Valeria Valioni oltre ad presentare i servizi sociali di cui godono oltre mille famiglie ma che i cittadini scarsamente apprezzano sfata i pregiudizi più diffusi sui servizi sociali comunali. Una spiegazione funzionale all’appello di non fare demagogia sulle attività comunali ma di valorizzare il patrimonio di servizi e di accoglianza sociale di cui dispone la città”.
“I pregiudizi da sfatare sono molti, prima di tutto quello per cui le case popolari verrebbero assegnate secondo criteri discrezionali (passerebbero i conoscenti, gli stranieri, etc…). L’ufficio casa si limita a inserire in un programma informatico regionale i dati presenti nelle domande: il programma elabora i dati e fornisce il punteggio. Si redige poi una graduatoria, da chi ha più punti a chi ne ha meno e le case, quando sono rese disponibili da trasferimenti o decessi, si assegnano seguendo la graduatoria.
Secondo pregiudizio: “tenete le case sfitte”. Le case popolari di proprietà comunale vengono costantemente risistemate e riassegnate, anche se spesso l’inciviltà di alcuni inquilini rende necessari lavori costosi di sistemazione, che pesano sulle casse comunali. Le case ALER vengono messe a disposizione del comune per la riassegnazione quando l’Ente che ne è proprietario lo decide, in totale autonomia. Non appena ne abbiamo la disponibilità, procediamo alla riassegnazione.
Terza critica: “come faccio a vivere se mi date un contributo solo di xxx euro?” C’è chi scambia il Comune con l’ente che eroga pensioni, cassa integrazione, indennità di disoccupazione; c’è chi lo scambia per un Bancomat. Si chiede, si pretende, si esige, di avere subito soldi dal Comune. Spesso le motivazioni sono serie e fondate: un lavoro perso che non si ritrova; nuove bocche da sfamare, utenze sempre più care, pensioni troppo magre. Ma non è il Comune che può sostituire un salario minimo garantito di cui l’Italia non dispone, non è il Comune a dover intervenire dopo la conclusione di un’indennità di disoccupazione, e così via. Il Comune dovrebbe dare servizi, non soldi. Fatta eccezione per l’integrazione delle rette di ricovero diurno o residenziale per minori o anziani o disabili, i contributi economici sono piccole somme, che episodicamente ed eccezionalmente integrano un progetto individuale, per sostenere un percorso definito e concordato tra l’operatore sociale e la persona interessata verso il raggiungimento di obiettivi di autonomia. Abbiamo invece molti “cronici” che si affidano unicamente alla pubblica assistenza sia per gli acquisti quotidiani, sia per l’affitto che non si sforzano di pagare, per le utenze così via…
Quarta critica: “non mi trovate un lavoro”. Andreste dal panettiere a cercare di comprare chiodi lamentandovi se non li trovate? Il Comune non ha compiti di ricerca attiva di lavoro che la legge assegna ai Centri per l’impiego della Provincia o alle agenzie interinali. Il nostro comune provvede, diversamente da molti altri, con propri servizi a compiti informativi e di aiuto nella ricerca (informalavoro) oppure a tirocinii formativi per disabili o persone con gravi problemi di emarginazione sociale (Servizio Inserimento Lavorativo), ma non può certo attivarsi in altri compiti che non gli competono”
03052014
Lascia un commento
Commenti
<>
–
Non si puo’ dire a questi “cronici”: la festa è finita, arrangiatevi?
Quanti soldi risparmierebbe il Comune?
-
…minimo minimo tutta la “mini-imu” che la Porro & Co. (-1) ha fatto pagare ai saronnesi!
-
Non sono pregiudizi ma assenza di fiducia nell’amministrazione
-
non sono riuscito a “sfatare” il mio pregiudizio, cara Valeria:
1) case popolari verrebbero assegnate secondo criteri discrezionali: a quando prima i saronnesi, poi eventualmente gli altri (passerebbero i conoscenti, gli stranieri, etc…). Chi saronnese ha più punti viene di regola scavalcato da uno “straniero” che ha più figli!
2) “tenete le case sfitte”… e di quelle assegnate recentemente ai “Siriani sprint”… quelle che sono? …bastava assegnarle a qualche saronnese in graduatoria: forse ne hanno più diritto gli “autoctoni” aspiranti ad avere una residenza, che non chi le prende come motel per poi andare altrove …penare di accomodare questi ultimi nell’ostello di via sampietro! …questo no? …vero?
3) “come faccio a vivere se mi date un contributo solo di xxx euro?”… qui si esagera con le XXX, di solito sono solo due XX, se vogliamo tralasciare i centesimi… siamo alla carità, se si considera che le stesse persone hanno il triplo degli introiti a fare ben altro, sulla pubblica via.
4) “non mi trovate un lavoro”. …e questo che sarà mai? .. https://demo39.edinet.dev/?p=33712 …Servizio inserimento lavorativo (SIL): …a qualcuno lo trovate, su dai con uno sforzo lo si può trovare a tutti! …la mia è solo utopia? no, mi sbagliavo, è solo auto-incensazione pre-elettorale.
Meglio distrarsi un po’:
http://www.youtube.com/watch?v=NT6mb1YKbik
Cordiali saluti caro Assessore!