Lara Comi: “Sottoscrivo il manifesto delle associazioni famigliari cattoliche”

SARONNO – “Sottoscrivo con entusiasmo il Manifesto del Forum delle associazioni familiari e della Fafce, Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche, presentato in tutti i Paesi Ue con la campagna “Vote for family 2014 Corro per la famiglia, anche in Europa”. Condivido tutti i punti del documento che impegnano chi si candida alle prossime elezioni europee nella difesa della famiglia tradizionale, basata sul matrimonio tra uomo e donna, a riconoscerla come soggetto sociale, a operare per diffondere il concetto di ‘family mainstreaming’, a sostenere politiche di conciliazione famiglia-lavoro e politiche economiche sostenibili e redistributive”. Lo dichiara l’europarlamentare saronnese di Forza Italia, Lara Comi.
Credo che ancor di più oggi le famiglie vadano poste al centro delle azioni dei governi perché la maggior parte è stata duramente provata dalla crisi, da tasse insopportabili e dallo spettro della disoccupazione. Questioni enormi che ancora non hanno trovato risposte adeguate, soprattutto nel nostro paese che oggi registra il dato tragico di un tasso di disoccupazione al 13 per cento. Solo investendo sulla famiglia è possibile ribaltare questo scenario cupo che incombe sull’Europa e la costituzione di un ampio fronte che abbia come obiettivo prioritario la tutela e la promozione di tali valori e principi può rappresentare la chiave di volta indispensabile per invertire in Ue la rotta verso politiche più solidali, dirette alla riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese e alla creazione di nuova occupazione.
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Commenti
Lara Comi e’ brava vive in famiglia, e merita di fare il prossimo sindaco a Saronno.
E’ pieno di politici cattolici osservanti che si riempiono la bocca con la parola famiglia, da Berlusconi a Casini, che hanno due o tre mogli, amanti, figli da matrimoni diversi: il mondo oggi va cosi’, ma non vengano a fare la predica agli italiani.
Chi pensa che il matrimonio sia una cassaforte in cui mettere al sicuro i propri sentimenti sbaglia di grosso.
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Comi a differenza di #Anonimo a cui piace “raccontare” di chi ha due o tre mogli, amanti, figli da matrimoni diversi, perchè il suo mondo oggi va cosi’,!!! può permettersi di parlare: E’ UNA PERSONA ONESTA E COERENTE …
#anonimo si arroga il diritto di far prediche sostenendo che sbagliano di grosso chi ” pensa che il matrimonio sia una cassaforte in cui mettere al sicuro i propri sentimenti ” … : QUESTA E’ LA SUA ESPERIENZA ….NESSUNO GLIELA VUOL TOGLIERE….MA CI SONO ANCHE ESPERIENZE FELICISSIME ….
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#Anonimo stai descrivendo, alla grande te stesso
Per favore, qualcuno lo dica ai sinistri ANONIMO E UL CASTIGAMAT che sostengono la proposta delle unioni civili: l’idea di un riconoscimento delle coppie di fatto non solo non è nuova, è perfino novecentesca, anzi Sovietica, per la precisione.
La “giovane Urss” si mostrò tempestiva, come meglio non poteva, nel lavorare contro la famiglia: il 19 ed il 20 dicembre 1917 – subito dopo la mitica Rivoluzione, dunque – furono varati 2 provvedimenti che oggi verrebbero annoverati nel gioioso insieme dei “nuovi diritti”: il primo, sul divorzio, stabiliva che bastasse la richiesta di uno solo dei coniugi per ottenerlo, mentre il secondo decretò la sostituzione del vetusto matrimonio religioso con quello civile. Laicità al potere, insomma.
Ebbene, il “paradiso terrestre” non tardò a materializzarsi: il tasso di natalità calò a picco, gli aborti (resi per la prima volta legali nel 1920: altro primato “civile” sovietico) superarono le nascite, divorzi alle stelle.
Nel settembre del ’35 si arrivò, per tentare di fermare il disastro, ad abolire quelle che oggi chiamiamo unioni civili e a rendere più difficile il divorzio.!!!!!!!
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Sbarazzarsi della famiglia, o del “padre” e della “madre”, è un progresso? NO è tutto il contrario.
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E’ qui, è il considerare la famiglia tradizionale luogo di prigionia il grande equivoco. E’ pertanto da qui che occorre ripartire per arginare la crisi della famiglia, e cioè dalla considerazione che il nucleo familiare non rappresenta affatto un limite della persona ma un’occasione: la possibilità di continuare il processo di conoscenza avviato col fidanzamento, quella di vivere la maturità degli affetti nonché quella di poter crescere ed educare dei figli, di poter cioè dare continuità e prospettiva alla vita anche dopo la propria..
pur di farsi notare firmerebbe anche i manifesti di silighini
Cosa non si fa per un pugno di voti
…
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#castigamatt L’ignoranza e l’arroganza urlano l’intelligenza e l’umiltà se ne stanno in silenzio ad osservare.il primo ti si confà , il secondo non è nelle tue corde
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IN PERFETTA SINOTNIA CON QUANTO , DA TEPMO AFFERMATO PUBBLICAMENTE DA ON. COMI
I DISTRATTI -aninomo e ul castigamt-SI RASSEGNINO A CONVIVERE CON SE STESSI
Le convivenze more uxorio tornano di ciclicamente di attualità,soprattutto alla luce del fatto che, per rilanciare la necessità istituzionale di interventi in tal senso, si riprendono – e la SINISTRA non sembra fare eccezione Sempre argomenti noti e per lo più ampiamente confutati dall’esperienza!
a)La presunta assenza di diritti in capo a coloro che convivono. Argomento falso, come conferma la stessa giurisprudenza, che ci ricorda – tanto per fare alcuni esempi – come sia già prevista, in taluni casi, perfino l’adozione a chi non è coniugato (e quindi ipoteticamente convivente] come sia concessa ai conviventi l’assegnazione di case popolari e ad un convivente – se l’altro viene a mancare, e a condizione che entrambi avessero prima stipulato il contratto – la possibilità di subentrargli nel contratto d’affitto nonché di visitarlo e assisterlo in carcere o all’ospedale -
a dimostrazione della inconsistenza di # ul castegnat
18 FEBBRAIO 2013 da ilsarrono
Lara Comi: “I gay e la mia idea di famiglia”
SARONNO – “La mia idea di famiglia è quella tradizionale e riconosciuta dalla Costituzione, ovvero fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. E non sono d’accordo su nozze gay né tanto meno sulle adozioni da parte di coppie omosessuali. Detto questo penso però che i tempi siano maturi per regolare forme di convivenza attraverso una riforma del codice civile. Non c’è nulla di scandaloso in questo, si tratta di diritti privati, penso alle questioni in campo patrimoniale, proprietà della casa, affitto, successione ma anche all’assistenza ospedaliera. Ed è una proposta in linea con le recenti aperture di monsignor Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, che ha sollecitato a “verificare se negli ordinamenti esistenti possano ricavarsi quelle norme che tutelano i diritti individuali” e con le dichiarazioni sul tema del presidente Berlusconi e del senatore Carlo Giovanardi, responsabile delle politiche familiari del Pdl, che lo scorso anno è stato primo firmatario di una proposta di legge, depositata al Senato, che va nella medesima direzione”. Lo afferma il coordinatore provinciale dl Pdl di Varese, la saronnese Lara Comi.
“Il mio modo di intendere la politica – spiega Comi – è quello basato sul dialogo e non è quello delle chiusure. Si tratti di lavoratori, studenti, eterosessuali o omosessuali, perché l’uguaglianza dei cittadini è tutelata dalla Costituzione. Nella fattispecie ho invitato tutti i candidati Pdl alle regionale per una serata al locale Zsa Zsa di Varese per aprire un confronto con una realtà che chiede dei diritti. È stato un incontro proficuo a tal punto che, in contrasto con certe strumentalizzazioni di Nichi Vendola e Paola Concia, questo gruppo ha richiesto solo il riconoscimento di certi diritti civili, nient’altro”.
“La mia idea di famiglia ribadisco – sottolinea Comi – rimane quella naturale, non sono favorevole a matrimoni gay e adozioni gay, opinione che ho espresso anche in quella serata. E in questo concordo con quanto dichiarato da Berlusconi e dallo stesso Maurizio Lupi secondo il quale “la dignità umana viene prima di tutto, e deve sempre essere tutelata”, e mi ritrovo pienamente nelle indicazioni in materia espresse da monsignor Paglia. Dunque è inutile alzare polveroni e cercare polemiche strumentali. Regolare le formazioni sociali, non solo le coppie gay ma chiunque voglia condividere convivenza e solidarietà, non lede il principio costituzionale della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
Campagna elettorale, i politici aderiscono a tutto.
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Ringrazio Comi , da sempre al nostro fianco
Non è colpa di Marx. Non stavolta e non direttamente, almeno. Infatti, lui che aborriva la famiglia borghese era il primo a non credere fino in fondo a ciò che scriveva, e non avrebbe mai richiesto che le parole “padre” e “madre” fossero messe al bando. Lo attesta, fra gli altri, anche Francis Wheen, il quale, nel suo testo sul filosofo di Treviri, conferma come costui «per quanto si beffasse della morale e dei costumi della classe media», in realtà, «nel profondo del cuore», altri non era che «un patriarca borghese fatto e finito. Negli scambi epistolari o nel corso delle allegre bevute con gli amici maschi, nulla gli faceva più piacere di una barzelletta sconcia o di qualche pettegolezzo a sfondo sessuale, ma in presenza di signore era un perfetto cavaliere, tale da suscitare l’ammirazione di qualsiasi padre di famiglia vittoriano»
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ASSFAMIGLIA, ecco il fake post!
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Anonimo . Se parli di fake , nonostante il tuo anonimato, e con un tema così delicato e importante , non posso che augurarti di aiutarti contattando anche bravo !!! Calpesti idee e i sentimenti altrui perché hai un deserto arido nel cuore e non pensi sia possibile che altri abbiano prati fioriti…
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Ecco ora c’e’ il solito “augurarti di aiutarti”, sempre la stessa persona!!!
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bravissssssssiam LARA: AVANTI COSì
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Congratulazioni aOn Comi non solo per il suo pensiero ma anche per la sua coerenza .Tali affermazioni sono state il filo conduttore di alcuni intyerventi sulla famiglia avvenuti a Varese tra il 2010 e 2011.presso l anostr associazione .
Sparare sulla famiglia è ormai sport popolare, così popolare che viene praticato anche dai meno esperti con risultati che sfiorano il ridicolo. L’ultima performance offerta dal circo mediatico – notoriamente ostile all’istituto familiare – è la diffusione della notizia secondo cui essere genitori rende infelici. Un modo come un altro per dire: attenzione a non fate figli, perché non vi conviene. Pazzesco
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correggo : presso nostra associazione
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