Fontana risponde alle perplessità dei saronnesi

SARONNO – Con la consueta schiettezza l’ex assessore Agostino Fontana replica ai cittadini che hanno commento le sue dichiarazioni in merito alle sue dimissioni e al bilancio della sua attività in Giunta.
“Dopo aver letto con attenzione i commenti al primo articolo apparso su “IlSaronno” mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni. Innanzitutto grazie per gli auguri per la mia salute.
Ho visto alcuni commenti che erano un appunto al fatto di non aver esternato prima di dare le dimissioni. Ebbene nel concetto anglosassone (ma penso che dovrebbe essere valido anche per noi), la democrazia è un compromesso (compromesso in senso positivo) fra interessi contrastanti.
In una coalizione è normale che ci debbano essere compromessi e qualora ci sia diversità di vedute (sulle priorità degli interventi, in questo caso) si deve cercare di risolvere i problemi internamente senza ricorrere per qualsiasi cosa ai giornali.
Questo è ciò che ho cercato di fare in questo anno sull’argomento ex-macello/Bruchi/scuole/cemento amianto.
Ho puntato sulla ragione, ovverosia sul fatto dell’intuitiva diversità di priorità fra un intervento che non rivestiva alcuna urgenza (i Bruchi) ed altri interventi, la messa a norma delle scuole per la Certificazione antincendio (obbligo di legge) e la rimozione del cemento-amianto.
Per il cemento-amianto abbiamo fatto eseguire, da aziende specializzate e riconosciute dalla Regione Lombardia, l’Indice di degrado ovverosia la determinazione di entro quanto tempo l’amianto doveva essere rimosso.
Le situazioni più urgenti erano proprio sulle scuole. La materna di via Cavour è stata messa a norma durante le vacanze scolastiche 2013. Lo IAL è in corso di attuazione mentre per il nido Gianetti non si è ancora intervenuti ed il termine ultimo, risultante dall’Indice di Degrado, è fine di questo mese. In questo caso il cemento-amianto non è sulla scuola ma sulla caserma dei VVFF. Il nido è a meno di 300 metri dalla caserma per cui la normativa è più restrittiva.Rimangono poi delle scuole che non sono ancora a norma per la Certificazione Prevenzione Incendi e diversi altri interventi di rimozione dell’amianto da altri immobili comunali.
In conclusione ho puntato sulla “ragione” ma questa, probabilmente, non fa parte della logica politica.
L’argomento del discutere era troppo importante, per me, per raggiungere un compromesso per cui la soluzione più logica era rassegnare le dimissioni.
Vorrei tuttavia puntualizzare che le mie dimissioni non sono state date per fini di rivalsa verso la maggioranza, e nemmeno per dare nuove cartucce all’opposizione, ma solo affinché i cittadini siano informati e sopratutto affinché i genitori che hanno figli che frequentano le scuole non a norma tengano sotto pressione l’Amministrazione, che oramai dovrebbe essersi sensibilizzata, alla realizzazione degli interventi mancanti.
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Commenti
grazie per la risposta, ma se le scelte fossero partecipate veramente con la cittadinanza non ci sarebbe nè il bisogno di giornali per rivelare prima o dopo gli accadimenti, nè un conflitto interno personale o tra più persone dovuto a logiche di partito (non politiche, perchè la politica è un servizio disinteressato) o a priorità non definite.
spiegare e coinvolgere i saronnesi nelle scelte, soprattutto quando sono straordinarie, è il metodo per cambiare la politica da cui lei si allontana, perchè giustamente nei partiti non prevale il buon senso ma altro..
“Ebbene nel concetto anglosassone (ma penso che dovrebbe essere valido anche per noi), la democrazia è un compromesso (compromesso in senso positivo) fra interessi contrastanti.
In una coalizione è normale che ci debbano essere compromessi e qualora ci sia diversità di vedute (sulle priorità degli interventi, in questo caso) si deve cercare di risolvere i problemi internamente senza ricorrere per qualsiasi cosa ai giornali…”
Mi rifaccio ad un concetto universale che va oltre quello anglosassone
Se i compromessi sono a sfavore della legalità e a danno degli stessi cittadini, come la mettiamo ?