Solidarietà “ai senz’acqua” dai tradatesi Kinesis
SARONNO – “Venerdì 14 novembre, alle 5 della mattina, l’amministrazione comunale di Saronno, tramite la controllata Saronno Servizi, e con l’aiuto delle forze dell’ordine, ha staccato l’acqua agli abitanti della casa occupata di Via Don Monza”. Inizia così la nota diffusa tramite Facebook dal Kinesis di Tradate che esprime solidarietà agli occupanti dell’ex macello, lo stabile in via Don Monza dove da venerdì mattina manca l’acqua per effetto del taglio della conduttura realizzato dagli operai di Saronno Servizi.
“Si tratta di un gesto disumano, tipico delle campagne persecutorie e delle azioni di guerra, volto a privare di un bene essenziale coloro che l’amministrazione, evidentemente, considera dei “nemici”. Pur di raggiungere il suo vero scopo, allontanare gli abitanti dalla casa in cui vivono, promuovendoli direttamente “da senz’acqua a senzatetto”, l’amministrazione comunale si riduce a disattendere parte della propria campagna elettorale: l’acqua bene comune e diritto inalienabile.
In tempi come questi, dove sempre più gente rimane senza reddito e senza casa, pensiamo che restituire a chi ne ha bisogno le case vuote e garantire a tutti i servizi di prima necessità, sia una pratica non solo condivisibile ma anche auspicabile. L’acqua è un bene comune, di tutti e per tutti! La casa è di chi ci abita! Solidarietà agli occupanti di Via Don Monza”
16112013
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Commenti
Ecco cosa dice la nuova legge in parlamento:
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/acqua_tariffe_sociali_orlando_ambiente/notizie/359404.shtml
nessun taglio del rifornimento per i morosi…
Di acqua ne hanno a volontà nelle loro case dove abitano con i genitori. Persino nel Telos non ci dorme nessuno. Solo all’inizio ci dormivano tre ragazzi 1 dei tre non è di Saronno. Ieri in Municipio erano presenti persone di Ceriano Laghetto, i saronnesi sono 9/10 in questa storia. Sta arrivando comunicazione dai piani alti per far cambiare filosofia al gruppo fino ad ora goliardico nelle manifestzioni.
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Eh eh, che bello inventarsi storie anonimamente, vero informato? La città di Saronno è troppo piccola per riuscire a rendere credibili storie fasulle come questa.