Via Togliatti, i residenti: “Archiviamo definitivamente il doppio senso”
SARONNO – La decisione dell’Amministrazione comunale di non realizzare il doppio senso di circolazione in via Togliatti ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti residenti della Cassina Ferrara contrari all’intervento. Tra questi non manca chi, nel corso dell’estate si è mobilitato per raccogliere firme e far sentire al Comune quando la modifica viabilistica fosse osteggiata nella frazione.
“Siamo contenti del fatto che sia tutto bloccato – spiega Patrizia Peron che nel periodo estivo ha raccolto un centinaio di firme – anche se il fatto che non sia una cosa definitiva ci lascia con l’amaro in bocca. Siamo convinti che la decisione del sindaco e dell’assessore è stata presa in seguito al nostro incontro e alla raccolta firme che è avvenuta e che prosegue. Lo slittamento però non è sufficiente: vogliamo che il progetto venga definitivamente abbandonato come auspicato dalla maggioranza dei residenti della frazione”.
Riportiamo il testo integrale della lettera inviata e controfirma da molti residenti
OGGETTO: Modifica viabilità Via: P.Togliatti, e varie
In riferimento all’incontro avvenuto il giorno 15.07.2013 presso il Centro Sociale di Cascina Ferrara, di cui non tutti erano a conoscenza,tenuto dall’assessore alla Mobilità Roberto Barin e da Alessandro Galli, circa la modifica dell’assetto stradale della via sopra citata, noi cittadini ci opponiamo alla modifica per i seguenti motivi:
la via sopra elencate porta a quello che è l’unico polmone verde della città, Il Parco Lura, e quindi sarebbe un paradosso trasformare questa via in percorsi trafficati a tutte le ore del giorno. Il parco è una forte attrattiva per molte famiglie con figli piccoli,che cercano il relax e aria più pulita.
Un maggiore traffico di queste arterie stradali porterebbe a un maggior pericolo soprattutto per i bambini che, muovendosi con biciclette e\o altri mezzi, dovrebbero prestare maggiore attenzione alle macchine. Le automobili stesse avrebbero maggiori disagi, dovendo muoversi più lentamente e compiendo movimenti inusuali per schivare le persone. Tutto ciò potrebbe portare ad una disaffezione nei confronti del parco e di conseguenza ad una diminuzione del controllo sociale. Questo potrebbe favorire un incremento della micro-criminalità che si ripercuoterebbe sull’intera zona.
05092013
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Commenti
Cara cittadino di via Larga sarebbe bello sapere con chi ho l’onore di dialogare, io ci metto la faccia (nome e cognome), potrebbe farlo anche lei! Comunque proseguiremo il dialogo negli incontri futuri, sperando che la voce arrivi anche qui. Per ora mettetevi il cuore in pace, il doppio senso non si farà e lotteremo per mantenere il senso unico.
Signor Galli voi avete portato avanti l’idea di una ventina (?) Di persone e questa idea è stata sostenuta dalla maggioranza in comune, della quale fate parte.
Caro cittadino di via Larga, io ho avuto in incontro con l’assessore Barin, il quale mi ha presentato il progetto e dei fondi per realizzarlo. Grazie alla raccolta firme e alle nostre lamentele tutto è stato bloccato. Noi continueremo la nostra battaglia e non ci arrenderemo!!!!
Le argomentazioni addotte dalla signora Peron riguardo l’ipotetico annullamento dell’intervento in via Togliatti sono generalmente poco convincenti e in qualche caso molto fantasiose.Quelle sostenute da coloro,me compreso,che auspicano l’inizio dei lavori,decisi da tempo,hanno motivazioni ben più serie.Sono convinto che la decisione di sindaco e assessori è imputabile a motivi economici anzichè a qualche firma e all’incontro con un comitato di residenti .Non credo che l’amministrazione voglia rimediare una pessima figura con relativi effetti collaterali,ovvero perdita di credibilità e calo di consensi.In ogni caso la partita non è chiusa.
Gradirei una spiegazione riguardo la frase:”vogliamo che il progetto venga definitivamente abbandonato come auspicato dalla maggioranza dei residenti della ” frazione(?)”
Mi inserisco per segnalare che ho volantinato personalmente in via Togliatti, inserendo i volantini dell’incontro del 15 luglio in numerose caselle postali, soprattutto della via Togliatti. Non tutte, lo ammetto serenamente: i volantini non erano migliaia, ed ero sola a fare questo. Ho preferito una distribuzione a macchia di leopardo sperando nel passaparola e cercando di coprire vie diverse (come ad esempio un po’ via Trento, via Larga, via Prampolini, soprattutto all’altezza del cimitero/incrocio con via Togliatti. Volantinare è sempre interessante: si subiscono gli sguardi sospettosi delle persone alla finestra o sul balcone, si chiacchiera con qualche cittadino interessato che ti intercetta sulla porta, si ascolta con pazienza quello che ti risponde:”è una cosa del Comune? No via non mi interessa, siete tutti ladri!” (testuali parole). Queste ultime osservazioni sono a disposizione di tutti e non sono assolutamente un riferimento o una risposta alla signora Patrizia, che di interesse invece ne dimostra, giustamente. Cordiali saluti
Caro signor. Galli, i 30-40cm di pista ciclabile che si sarebbe creata tra i dossi e il marciapiede è quello che ci è stato detto dall’ass Barin durante un incontro che ho avuto il piacere di avere. Capisco che lei sostenga questo progetto, facendo parte di tu@saronno…
A parer mio questa giunta ha già fatto molti danni, noi stiamo evitando che continui su questa strada a senso unico. Quando ci saranno le elezioni i cittadini di via Togliatti si ricorderanno di ciò, e voteranno di conseguenza…
P.S. mi assumero’ personalmente il compito di far ricordare, visto che alcune volte la memoria è breve…
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Be’, mi pare interessante capire perché mai dovrei “sostenere questo progetto facendo parte di Tu@Saronno”.
Non è un’idea né mia né nostra ma degli abitanti del quartiere che hanno partecipato agli incontri.
Tu@Saronno esprime l’assessorato alla Cultura che non si occupa di questi argomenti.
Visto che la questione mi riguarda, ti chiedo per favore di spiegarmi.
Grazie
Buongiorno Sig. Galli,
ringrazio personalmente per l’attenzione ricevuta. , probabilmente abbiamo in comune la volontà di avere una citta’ sicura e mi cononceda anche elegante. Ma l’eleganza non fa parte solo nel costruire e ora creare anche ulteriore smog.Mi metto in gioco visto che sono abbastanza matura nata e da generazioni vissute nella mia zona.. Poi posso già immagianre la risposta “”””altra legislatura””” ok tutto va’ come viviamo quotidianamente a scaricarsi sul pregresso “”” ma proprio per questo Non dobbiamo creare corsie di tangenziali nelle zone evidenziate periferiche.
La Via Larga non ha nulla di meno delle altre Vie , ma è un strada principale dove attingono gli altri abitanti limotrofi alla ns. città.
Prendiamo atto che le amminsitrazioni di comuni vicino (es Rovello Porro) stanno facendo scelte diametralmente opposte aumentado le piste ciclabili al di furoi del parco lura in vie asflatate e ad alta frequentazione.
Basta fare una cammianta fino a Rovellasca : nuova pista protetta da transenne in legno di recentissima realizzazione QUESTO è quello che vorremo della Via Tolgiatti visto che ci accompagna al Parco Lura. , non la linea sull’asfalto che determina il passaggio tra un dosso e il marciapiede.
Saronno è uno svincolo per tutti i pendolari giusto non si può volare ma non dobbiamo accolarci tutte le problematiche.
Grazie, della collaborazione e senz’altro ci sarà occasione di condividere in dovuta sede le ns. idee e di tutti .
Faccio anche presente che sto attendendo l’incontro con Il ns. Illmo Sig. Sindaco e l’Assessore sig. Barin che ho avuto il piacere di conoscere di recente il 6 agosto .
A presto !!!
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Guarda, non essendo stato presente all’incontro che avete tenuto con Barin, ripeto, non posso sapere cosa vi siete detti. Nell’incontro del 15/7 è stato mostrato un progetto su ampia scala che mostrava un percorso ciclabile lungo via Togliatti fino a via Prampolini e uno più di dettaglio, da via Prampolini e via Trieste, che prevedeva una corsia vera per le biciclette, proprio nell’ottica di accesso al parco. Mi pare una cosa diversa rispetto a quella che tu dici.
Riguardo ai lavori effettuati a Rovello, se stai parlando di questo, si tratta di poche decine di metri a lato del cimitero, in una zona in cui le auto non passano certo veloci e non creano pericolo. Una situazione molto diversa da via Togliatti (e in quel caso probabilmente un’intervento inutile).
Nel nostro caso, la soluzione migliore, indipendentemente dal doppio senso, è quella di moderare il traffico per favorire la coesistenza con quello pedonale e ciclabile, tracciando delle corsie per le biciclette. Non è necessario che siano protette da una staccionata (che nel nostro caso sarebbe di un chilometro 🙂 ). La linea di demarcazione basta. Nei paesi più ciclisticamente avanzati (come Germania e Danimarca) la pista ciclabile protetta non viene più ritenuta la soluzione più efficace in ambito urbano per diverse ragioni, tra cui quella della sicurezza.
Se il tema v’interessa, come spero, v’invito a seguire gli articoli pubblicati da FIAB Ciclocittà, la federazione degli amici della bicicletta che ha anche una sezione saronnese (di cui faccio parte).
http://ciclocittavarese.blogspot.it/
Chi volesse seguire la pagina Facebook per avere info sul gruppo saronnese può iscriversi qui:
https://www.facebook.com/CiclocittaFiabSaronno?bookmark_t=page
Infine, questo l’indirizzo per essere inseriti nella mailing list:
fiabciclocittasaronno@googlegroups.com
A presto. 🙂
…che bel siparietto s’è creato: davvero simpatici tutti gli attori di pubblico dominio che adesso vanno giustificando con il c’ero io ma non c’eravate voi, Noi abbiamo seguito le vostre volontà e i desiderata, mentre un comitato cittadini si indaffarava da subito a far capire che non erano necessità della comunità ma solo volere politico di fare un non si sa bene cosa e che scaturito da questi laboratori partecipati, ai quali a quanto pare e sembra non partecipa nessuno perchè non si sa bene quando vengono fatti e quei pochi invitati poi alla fine si devono adeguare e rivedere decisioni progettuali prese perché scomode qualcuno che non si vuol vedere dirottato il traffico di Via larga davanti a casa nel secondo tratto di via Togliatti.
Davvero divertente tutto ciò, davvero bravi tutti, che quasi quasi vi chiedo il bis per l’anno prossimo: per il momento c’è una retromarcia politica che ben delinea come opera questa Amministrazione di Sinistra.
A questo punto ci sarà un problema di comunicazione. Perché all’incontro tenuto presso il centro sociale non erano presenti residenti di Via Togliatti!? Una domanda me la faccio. I dibattiti si fanno con tutte le parti in causa, altrimenti diventano monologhi. Le famose piste ciclabili previste nel progetto consistevano nello spazio che si creava tra i dossi e il marciapiede, quindi 30-40cm di largezza ( come ci è stato confermato anche dall’ assessore Barin). I bambini che vanno al parco sono in grado di muoversi liberamente con le loro biciclettine in uno spazio cosi ridotto?! Non tutti i bambini sono dei campioni come Moser. Noi cittadini di via Togliatti siamo a favore dei dossi, su questo la pensiamo allo stesso modo signor. Galli…
Il progetto prevedeva che solo un tratto di via Togliatti diventasse a doppio senso e un’altra parte no. A quel punto perché non farla tutta a doppio senso? Anche qui qualche dubbio mi viene… non è che qualche personalità di primo piano abbia influito su questa decisione?!
Con questo concludo e spero, a nome dell’intera via Togliatti, di essere informato qualora si tenga un incontro in merito a questo dibattito.
Andrea Banfi
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Andrea, ribadisco: gli incontri, che sono stati molti, sono aperti A TUTTI. Non è certo una cospirazione contro chi abita in via Togliatti. 🙂
La domanda è: com’è che nessuno degli abitanti di via Togliatti ne ha mai saputo nulla? Nessuno legge Saronno 7? Nessuno frequenta il Centro Sociale o conosce qualcuno degli Amici della Cassina? Nessuno ha letto i tanti articoli apparsi anche su questo sito? Oppure nessuno era interessato a parlare del quartiere prima che in qualche modo si venisse a sapere che sarebbe stata toccata via Togliatti?
Sono domande che mi aiutano a capire come potremmo fare, in futuro, a coinvolgere più cittadini.
Detto questo, non so che progetto abbiate visto voi, ma quello mostrato il 15/7 non è affatto come dici: c’è una parte della carreggiata che diventa dedicata alle biciclette e, sebbene non si tratti di un progetto esecutivo, non si tratta certamente di 30/40 cm (che razza di ciclabile sarebbe?).
Anche qui, vedere le stesse cose e confrontarsi sarebbe stato utile.
Io, ribadisco, reputo solo un valore che agli incontri pubblici ci siano proposte differenti da discutere anche animatamente. Questo vuol dire amare e vivere il proprio quartiere.
Non so dire come evolverà il percorso degli incontri in Cassina, visto che già a gennaio abbiamo individuato, con i partecipanti, parecchi problemi di quartiere, come puoi leggere qui:
https://demo39.edinet.dev/?p=5112
Spero comunque che ora siano chiari i mezzi di comunicazione che possiamo impiegare, in modo che possiate partecipare in occasione di altri incontri. Anche quelli che non dovessero riguardare specificatamente via Togliatti, perché è solo attraverso una visione complessiva e un confronto su vari temi anche con chi abita in vie differenti dalla propria che si può capire quali siano i problemi collettivi, quelli che dovremmo impegnarci a risolvere prima degli altri.
carissimo Sig. Galli, averlo saputo e stando hai miei impegni di certo non mi sarei nascosta all’incontro. Peccato che la precentuale degli abitanti di Via togliatti NON erano al corrente .
Il progetto l’ho visto e condiviso con chi di dovere pertanto le polemiche poco eleganti non portano per nessuno risultati – Io sono piu’ che disponbile per i futuri incontri pubblici a presidiare.
pertanto Egr, Sig. Galli nel futuro mi avvisi di persona visto che l’informazione ribadisco Non è arriva solo a me.
Isigg. interessati compreso l’assessore hanno i mie contatti .
Cordialmente, Comunque mi spiace sottolineare che se nessuno era presente una domanda viene spontanea cirucito chiuso caro signore Lei nonm mi conosce io si’.
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Patrizia, che non sia facile arrivare a tutti i residenti, quando si propongono delle iniziative, è senz’altro un problema che conosciamo bene, come Laboratorio, e che abbiamo cercato di limitare con i mezzi a nostra disposizione.
Gli incontri dei Laboratori, che sono stati molto numerosi e non certo limitati a quello del 15/7, sono stati pubblicizzati su:
– Saronno 7,
– presso il centro sociale,
– attraverso le associazioni della Cassina,
– attraverso la mailing list cui sono iscritti i partecipanti da mesi,
– attraverso manifesti appesi nelle edicole, all’oratorio, fuori dalle scuole nei negozi.
– Esiste anche un gruppo di FB (https://www.facebook.com/groups/147406335413579/?bookmark_t=group) cui è possibile iscriversi per essere informati. – Sono stati inoltre pubblicizzati su questo sito e su altri media locali.E probabilmente mi dimentico qualcosa.
Mi viene un po’ difficile, onestamente, avvisare personalmente qualcuno che non conosco né che ho visto ad alcun incontro. Sono tuttavia disponibile a suggerimenti su come arrivare a tutti gli abitanti nei quartieri e anche su come “avvisarti personalmente” per il prossimo, visto che non ho alcun tuo contatto. 🙂
Questo, comunque, è l’indirizzo del gruppo online cui si può mandare la richesta d’iscrizione:
https://groups.google.com/d/forum/labprogpart
Detto questo, per il 15 aspettavamo una combattiva rappresentanza di abitanti di via Togliatti, come annunciatomi dall’assessore Barin che era già stato contattato da persone contrarie al progetto e che avevano preannunciato la loro presenza all’incontro. Li aspettavamo ma non sono venuti e – ribadisco – è un peccato.
Io, sia chiaro, non ho nessun interesse riguardo al fatto che venga attuata una soluzione piuttosto che un’altra. Nel corso di oltre 10 incontri – tutti ampiamente pubblicizzati – abbiamo individuato insieme ai partecipanti dei problemi e delle proposte. Sono state sottoposte all’Amministrazione che ha libertà di decidere il da farsi e si prende la responsabilità di quello che dichiara e poi fa.
Fine del mio compito.
Personalmente, visto che siamo in argomento, reputo via Togliatti un problema, sia di sicurezza (oggi la velocità di percorrenza, come ho scritto, è folle), sia di mobilità (code chilometriche in via Prampolini nelle ore di punta). Di questo si è parlato negli incontri.
Mi spiace che le mie opinioni siano ritenute “polemiche poco eleganti” ma, Patrizia, se ti esponi con iniziative pubbliche e comunicati ti devi abituare al dissenso, come è normale che sia, e la mia opinione sulle tue osservazioni, se il progetto l’hai visto, è purtroppo ancora peggiore.
Dotare via Togliatti di una corsia ciclabile e di dossi per il rallentamento è un miglioramento, non un peggioramento, in termini di sicurezza. Poi si può discutere di tutto, doppio senso compreso, ma la visione che prevede “auto costrette a movimenti inusuali per evitare pedoni e ciclisti” e quantomeno pittoresca e francamente un po’ fragile, a meno di non pensare che il codice della strada sia un’opinione e non qualcosa da rispettare. 🙂
Chiudo dicendo che a me sta bene che si discuta di questo argomento anche in questo modo, criticando l’operato mio e dei Laboratori. Credo che serva a farci capire quanto sia difficile coinvolgere i cittadini negli incontri partecipati, farli interessare ai problemi del proprio quartiere e – non ultimo – convincerli a uscire di casa per confrontarsi di persona invece che pensare di fare la politica a colpi di email, come spesso capita e come forse ci hanno abituato.
E questo vale per tutti, Patrizia, non è un appunto personale a te che, in questa vicenda, hai avuto senz’altro il merito di attivarti per esprimere un parere e diffonderlo, mettendoci anche la faccia. 🙂
Mi chiedo in base a quali dati si affermi che il progetto fosse osteggiato dalla maggior parte della frazione, credo sia piuttosto evidente che i residenti di via Larga siano nettamente più numerosi (come si è visto durante le riunioni al centro sociale, caratterizzate da una scarsa presenza dei “combattivi” abitanti di via Togliatti). Inoltre, le motivazioni riportate nella lettera appaiono piuttosto banali e false in quanto non mi spiego tutto questo interesse per il parco e, contemporaneamente, la totale disattenzione nei confronti dei tanti residenti di Via Larga.
Credo, piuttosto, che una tale mobilitazione nasconda un intento molto meno nobile e ben più egoistico allo scopo di preservare lo stato attuale delle cose.
Da sottolineare anche la presenza di un vaso posto di traverso nel tratto di collegamento con via Venezia; chiaro segno di prepotenza e ignoranza (senza contare i disagi arrecati anche ai tanto amati utenti del parco).
Voglio ricordare che l’iniziativa del “doppio senso di circolazione” di via Togliatti nasce dai “Laboratori di progettazione partecipata ” che a partire dallo scorso novembre hanno indetto diverse riunioni al centro sociale della cassina invitando le persone interessate del quartiere a portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale problemi e a proporre eventuali soluzioni.Infatti il “doppio senso ” di via Togliatti dovrebbe servire ad alleggerire il problema dell’intensissimo traffico e relativa sicurezza di via Larga e Prampolini , che in certi orari si sono dimostrate tra le vie più intasate di tutta Saronno .Come già detto nella riunione del 15-07-13 le persone che ora si lamentano tardivamente di questa iniziativa non hanno MAI partecipato prima alle riunioni del Laboratorio nè alle riunioni con i diversi assessori Comunali . Penso che siano le persone residenti in via Togliatti , che vorrebbero evitare che aumentasse il traffico davanti a casa propria o che potesse perdere magari qualche parcheggio comodo vicino a casa propria e “fregandosene ” che le altre vie Prampolini e Larga siano intasate , insicure e ad alto inquiniamento .
Sarebbe stato molto utile se Patrizia Peron, che non mi pare di avere il piacere di conoscere (nonostante gli incontri sul tema, in Cassina, siano stati molti e costantemente pubblicizzati), si fosse presentata all’incontro del 15, del quale come leggo fosse informata, a sostenere la tesi di cui sopra.
A mio parere è anche attraverso il confronto diretto tra cittadini e amministrazione che si possono individuare le soluzioni migliori per un quartiere.
Così mi pare che si stia spostando, come spesso e purtroppo accade alla politica, il dibattito sui media, con i comunicati stampa. Non mi pare vada bene, occorre confrontarsi sul serio e di persona.
E sono più che certo che per questi cittadini che si dicono convinti che quel progetto lì non vada bene, ce ne siano altrettanti – ma forse di più, sulla base degli interventi raccolti negli incontri pubblici – che non sono affatto contenti che l’intervento non si faccia.
Riguardo alle motivazioni di cui sopra, è evidente che la signora il progetto non l’abbia visto. Sono previste piste ciclabili laterali che mettano in sicurezza chi pedala lungo tutta via Togliatti fino all’ingresso del parco. Oggi, invece, c’è una strada a senso unico in cui le auto sfrecciano a velocità assurde a un metro dalle bici, e un marciapiede di mezzo metro sul lato del cimitero. Se questa è sicurezza, abbiamo senz’altro idee in merito molto diverse.
Non si capisce nemmeno quali dovrebbero essere i “movimenti inusuali per schivare le persone”. Le auto non devono schivare nulla: devono essere veicolate e rallentate (i dossi berlinesi previsti servono a questo) per favorire la coesistenza con il traffico pedonale e ciclabile. La strada è una sola, i soggetti che la utilizzano molti. La sfida quella di farli coesistere bene.
Insomma, cose di cui si sarebbe potuto parlare di persona, ma agli incontri pubblici non si è visto né sentito nessuno di questi agguerriti detrattori.
Peccato.
Alessandro Galli – Coordinatore Laboratori di Progettazione Partecipata
…inserita la RETRO!