Nigro su Cardano:”Per gli amministratori è difficile e a volte pericoloso lavorare per il bene comune”

SARONNO – “Quanto sia diventato difficile e a volte pericoloso per un amministratore locale lavorare, oggi, per il bene comune, nella legalità, è l’amara conclusione di questa tragica vicenda”. E’ questa la conclusione a cui arriva l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Nigro nella sua analisi su quanto accaduto a Cardano al Campo dove l’ex vicecomandante di polizia locale ha sparato al sindaco Laura Prati e al suo vice Costantino Jametti.
Ecco la riflessione di Nigro anche in qualità di segretario provinciale Psi
Il gravissimo episodio che ha visto Laura Prati e Costantino Jametti, rispettivamente sindaco PD e vicesindaco PSI di Cardano Al Campo, vittime di una aggressione da parte dell’ex vicecomandante della Polizia Locale, non solo ci lascia senza parole, ma evidenzia quanto sia difficile, oggi, amministrare se s’intende rispettare rigore e legalità amministrativa.
L’aggressore sospeso per peculato, implicato negli illeciti che tempo fa avevano coinvolto alcuni vigili urbani dediti a coprire con timbrature false colleghi assenti dal servizio, riteneva di essere vittima della severità degli amministratori. In realtà, Laura Prati e Costantino Jametti avevano applicato le decisioni del comitato di disciplina che aveva sospeso dal servizio il dipendente comunale, responsabile degli illeciti.
Quanto accaduto a Cardano dimostra che in Italia esistono rigorosi amministratori, rispettosi della legge, che non intendono accettare compromissioni di sorta. A loro va tutto il nostro apprezzamento e il nostro sostegno.
L’attentatore non è una vittima della questione sociale, ma un dipendente pubblico, un fanatico amante delle armi da fuoco, che mal sopportava l’idea che amministratori onesti e integri avessero fatto rispettare le regole del gioco, il corretto funzionamento della cosa pubblica. Il rispetto della legalità è pertanto al centro della vicenda. Gli amministratori pagano perché non hanno voluto sottomettersi ad equivoche richieste.
A entrambi, a cui siamo particolarmente vicini in questo momento difficile della loro vicenda di amministratori e dirigenti politici, auguriamo una pronta guarigione con l’auspicio di rivederli presto nel Palazzo comunale di Cardano.
Alle loro famiglie esprimiamo la nostra vicinanza. A Costantino Jametti, membro del direttivo provinciale del PSI varesino e a Laura Prati, presidente del Pd provinciale, va tutta la nostra solidarietà.
Quanto sia diventato difficile e a volte pericoloso per un amministratore locale lavorare, oggi, per il bene comune, nella legalità, è l’amara conclusione di questa tragica vicenda.
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Commenti
il fatto in questione è un esecrabile caso di quotidiana follia della quale possono essere e sono speso vittime TUTTI I CITTADINI – il clima intorno alla politica nazionale ed il disastro dell’economia nazionale possono solo esasperare l’animo dei cittadini ( suicidi ! ) – certamente un rapporto trasparente e puntuale tra i cittadini e gli amministratori pubblici è una premessa fondamentale per una migliore reciproca comprensione e una generale distensione
Ha le idee un po’ confuse. Tanto per cambiare.
leggo ora di multe comminate ‘a posteriori’ per il botellon.
come già detto, massima solidarietà alle persone coinvolte nel fatto di Cardano.
tuttavia, quello che scrive “il rispetto della legalità è pertanto al centro della vicenda” è la stessa persona che ha sostenuto (anche con fotografia) il ‘tutto tranquillo’ circa p.za Saragat? è anche lo stesso che ripete da (ormai) anni che a Saronno non esistono problemi di sicurezza? è quello che ai giornali anni fa si era messo a dirimere differenze lessicali tra sicurezza percepita, sicurezza sociale etc.? è magari quello che emessa la regola poi non la fa rispettare (trenta all’ora et botellon docent)?
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…finalmente ho trovato una persona attenta e che ha in dote il bene della …memoria!
Ben detto Francesco! … e ce ne sono di altre “docent” che il Giuseppe al limite dell’umana comprensione, snocciola quotidianamente, forse è ….confuso? Giudicate voi!