Enrico Cantù assicurazioni, vivi serenamente la tua indipendenza
Secondo i dati Istat la prospettiva di vita per un 65-enne è salita a 20 anni e 7 mesi, 5 mesi in più rispetto al 2018.
Sempre secondo i dati Istat, attualmente le persone con più di 65 anni costituiscono il 21,4% della popolazione italiana e di queste più di 2,5 milioni sono non autosufficienti. Entro il 2050 si prevede che la popolazione over 65 sarà all’incirca 1/3 dell’intera popolazione mentre gli over 85 passeranno da 1,7 milioni a 6 milioni nel 2060.
Contestualmente, l’aumento di malattie croniche come diabete, Parkinson, Alzheimer stanno mettendo a dura prova le strutture sanitarie nazionali che non sono, almeno al momento, in grado di fornire un aiuto specifico e continuo a tutte le famiglie in cui è presente un familiare che soffre di queste patologie.
Il nostro sistema sanitario, purtroppo, già sotto sforzo per la mancanza di personale e messo a dura prova dagli anni del Covid non può affrontare questa emergenza senza riforme sostanziali che però non sembrano essere al momento una priorità. Il costo della non autosufficienza, ad oggi, è quasi completamente a carico delle famiglie che spesso, si trovano costrette a grossi sacrifici, anche economici, per garantire un’assistenza dignitosa.
Già oggi, in Italia, sono almeno 1 milione le persone che si prendono cura di parenti non più autosufficienti, dedicando loro buona parte del loro tempo e spesso mettendo anche a repentaglio la propria sicurezza economica. Questa figura identificata come il caregiver: è un familiare che occupa un ruolo informale di cura, supporto e di vicinanza e che è partecipe dell’esperienza di malattia del malato e che si impegna nelle attività quotidiane di cura della persona. Sono tantissime le famiglie che, per pagare l’assistenza a un familiare non autosufficiente, hanno dovuto erodere i propri risparmi. Nel momento in cui una persona perde la propria autosufficienza, i familiari si trovano davanti a 3 possibilità:
- le residenze sanitarie assistenziali che hanno rette che si aggirano in media sui 3.000 euro al mese e sono suddivise in quota sanitaria (generalmente il 50% dell’intero) a carico del sistema sanitario regionale e quota sociale o alberghiera (l’altro 50%) a carico dell’assistito, con un eventuale contributo del Comune;
- il costo medio di una badante regolarmente assunta si aggira sui 18.000 euro all’anno e comporta comunque una compartecipazione dei familiari all’assistenza per far fronte ai giorni di riposo e al periodo di ferie dovuti;
- prendersi cura di un familiare non autosufficiente spesso vuol dire rinunciare al proprio lavoro, con conseguenze anche sulla salute dello stesso caregiver che a causa di stress e stanchezza può essere fortemente provato. Per questo, ad oggi, è stata individuata una vera e propria patologia nota come sindrome del caregiver.
Ma qual è la definizione di autosufficienza?
Una persona è autosufficiente se riesce a svolgere autonomamente le principali attività quotidiane o activities of daily living (ADL):
- Lavarsi: capacità di lavarsi nella vasca o nella doccia (e anche di entrare e uscire dalla
vasca o dalla doccia) o lavarsi in modo soddisfacente in altro modo.
- Vestirsi: capacità di indossare, togliersi, allacciare e slacciare ogni tipo di indumento
ed, eventualmente, anche bretelle, arti artificiali o altri apparecchi protesici.
- Alimentarsi: capacità di ingerire senza aiuto il cibo preparato da altri.
- Andare in bagno: capacità di andare in bagno o comunque di mingere ed evacuare in
modo da mantenere un livello di igiene personale soddisfacente.
- Mobilità: capacità di muoversi in casa da una stanza all’altra sullo stesso piano.
- Spostarsi: capacità di passare dal letto ad una sedia o sedia a rotelle e viceversa.
Il Welfare statale, ad oggi, garantisce per la problematica della non-autosufficienza, dopo un iter lungo e spesso mortificante per l’anziano, un assegno di accompagnamento di € 528,00 quando la commissione deputata attesti la perdita quasi totale di queste sei facoltà.
In questo contesto, è fondamentale considerare la tutela finanziaria tramite una copertura assicurativa adeguata che possa donare serenità, non solo a stessi ma anche alle persone vicine, per alleviare il peso finanziario associato alla non autosufficienza.
Attraverso un’analisi su misura dei bisogni, i consulenti di Enrico Cantù Assicurazioni S.r.l. Società Benefit, attraverso le soluzioni di Generali Italia, sono in grado di offrirti la tranquillità economica per pensare con serenità al benessere tuo e dei tuoi cari, grazie ad una consulenza ed un servizio d’eccellenza.
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