BOLLATEĀ – Induzione nella “Hall of fame” italiana del softball per Giovanna Palermi, ex allenatrice dell’Inox Team Saronno e giocatrice della Nazionale italiana e, alle memoria, per Enrico Obletter, lo storico allenatore delle azzurre. La cerimonia si ĆØ tenuta lo scorso fine settimana al diamante di Ospiate di Bollate, con il presidente della Fibs, la Federazione italiana del baseball e softball, Andrea Marcon.
Palermi, classe 1964, ha esordito a 18 anni come giocatrice nel con San Saba di Roma, l’anno dopo vincendo lo scudetto, con prima convocazione in Nazionale. Ha giocato nella Lazio, nel Bussolengo, a Bologna, Lucca, Torino, Macerata e Caserta vincendo 13 scudetti e 6 coppe dei campioni e concludendo la carriera in serie A2 nel Chieti. Ha paetecipato alle Olimpiadi di Sidney del 2000. Nel 2015 ha proseguito l’attivitĆ come tecnico di Bussolengo e Collecchio, nel 2019 a Saronno, raggiungendo lo scudetto nel 2020 e da coach ha festeggiato col Saronno il triplete due anni fa.
Enrico Obletter, nato a Sidney nel 1959, ĆØ poi tornato a Chieti da dove era emigrato suo padre ed ha giocato a baseball con Chieti, Villanova e Sulmona. Dagli anni ’80 la carriera da allenatore femminile, nel 1984 ha portato Chieti in A2. A seguire i successi con Parma, ĆØ stato pitching coach della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Sidney 2000. Nel softball ĆØ stato il manager più vincente: 9 scudetti e 3 coppe Italia, e 5 coppe campini fra Macerata, Caserta e Bussolengo. Nel 2014-2015 il ritornano a chieti in A2, da inizio 2017 ĆØ stato alla guida della Nazionale di softball con un progetto coronato nel 2019 con la vittoria dell’Europeo e la qualificazione olimpica ai Giochi di Tokyo. E’ scomparso a causa del covid. Come ricordato il presidente Marcon, “questo riconoscimento ĆØ un giusto tributo ad un uomo che cambiato softball italiano. E’ l’unica persona della quale custodisco i messaggi sul telefonino, ho ancora tutti i suoi messaggi, specie quelli dell’ultimo periodo. Avevo proprio fatto la scelta giusta ad affidare la Nazionale di softball ad un gigante e ad un genio come lui, e se tante ragazze sono arrivate a giocarsi lo scudetto lo devono a quello che ha insegnato lui, sia su come tirare la palla e su come ci si comporta in campo”.