SARONNO – Oggi giovedì 13 giugno dalle 9 alle 11 si è tenuto il presidio alla Metalgalvano di via Friuli.
Metalgalvano è nata nel 1948, oggi ha circa 78 dipendenti a tempo indeterminato, più 15 dipendenti con
contratto d’agenzia interinale. “E’ fornitore internazionale – si legge nel sito aziendale – per l’industria automobilistica e settori con elevati requisiti di qualità; sviluppa e produce componenti decorativi esterni ed interni, in collaborazione con partner attentamente selezionati e qualificati.
È un’azienda focalizzata sul settore automotive ed ha creato il reparto di stampaggio e diverse nuove tecnologie con l’obiettivo fondamentale del miglioramento continuo.
“Da almeno 3 anni – spiegano le rappresentanze sindacali Fim Laghi e Fiom Varese- le lavoratrici e i lavoratori chiedono un riconoscimento economico, con la richiesta di ticket restaurant, oggi dati ad alcuni lavoratori in modo unilaterale. La proposta fatta dall’azienda per un premio di risultato non ha prodotto riconoscimenti lasciando i lavoratori insoddisfatti. Nei vari incontri tenutisi in azienda, con la Rsu e i sindacalisti Fim e Fiom, l’azienda ha sempre richiesto la collaborazione con i sindacati, per ricreare uno spirito di partecipazione che negli ultimi anni si è perso. Da parte sindacale ci sono state sempre aperture al dialogo, evidenziando che le divisioni si sarebbero attenuate anche con politiche economiche e comportamentali da parte della direzione”.
Una situazione da cui arriva la mobilitazione: “Per questi motivi oggi siamo a chiedere un impegno reale all’azienda di ascolto delle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori, per quanto riguarda l’introduzione di un ticket, anche tenendo conto dei problemi logistici dei lavoratori per l’utilizzo degli spazi, ben ristretti, per la consumazione dei pasti. Il 30 maggio e il 3 giugno si sono svolte le assemblee con i lavoratori che hanno chiesto l’erogazione dei Ticket Restaurant per tutti i dipendenti, per rimuovere le discriminanti economiche confermando lo stato d’agitazione, il blocco degli straordinari e lo sciopero di oggi 13 Giugno”.
Tra i temi sul piatto anche “l’assenza di un piano industriale, l’illogica assunzione di dipendenti con retribuzioni più alte, per le stesse mansioni di dipendenti che da anni mantengono retribuzioni più basse. Si crea ostruzionismo a chi chiede il riconoscimento di categoria, per formazione e esperienza ma anche violenza psicologica e di genere con un’atteggiamento autoritario e i continui spostamenti
che creano costante stress alle lavoratrici e lavoratori”
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