SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito Democratico di Saronno circa l’evento dello scorso 10 ottobre in ricordo di Enrico Berlinguer.
Giovedì 10 ottobre si è tenuto all’auditorium Aldo Moro il ricordo di Enrico Berlinguer per i 40anni dalla sua scomparsa. Il professore di storia contemporanea Antonio Orecchia e l’ex deputato Daniele Marantelli hanno riportato indietro la platea di quarant’anni ricordando il periodo storico, le persone che a quel tempo manifestavano, scioperavano, discutevano nelle affollate sezioni o nelle fabbriche, o occupavano i posti di comando nel mondo, da quello occidentale a quello della sfera sovietica, tutte persone che hanno interagito con Berlinguer e che quindi ne hanno formato la personalità e che Berlinguer ha influenzato.
Ne è uscito il ritratto conosciuto da tutti, uomo retto, di non tante parole, parlava poco ma era efficace, molto amato , empatico con tutti, i suoi comizi erano stracolmi di folle, ai suoi funerali una marea umana mai vista per chiunque, le parole che pronunciava facevano storia, come quelle in cui preferiva stare sotto l’ombrello della Nato, di preferire una democrazia ed una società socialista, in cui le persone potevano esprimere ognuno le cose in cui credeva, una società libera: “Ecco perché la nostra lotta unitaria – che cerca costantemente l’intesa con altre forze di ispirazione socialista e cristiana in Italia e in Europa occidentale – è rivolta a realizzare una società nuova, socialista che garantisca tutte le libertà personali e collettive, civili e religiose, il carattere non ideologico dello stato, la possibilità dell’esistenza di diversi partiti, il pluralismo nella vita sociale, culturale e ideale”, parole pronunciate davanti a migliaia di delegati a Mosca sbigottiti per la sua audacia.
Sicuramente circondato da una classe dirigente del Pci che a quei tempi si formavano dopo anni di “gavetta” sia sul campo che nelle scuole di partito. Antonio Orecchia ci ricordato che siamo passati da una società in cui esistevano ancora le classi sociali e quindi il voto era orientato dalla propria appartenenza ad una di esse, la classe operaia votava a sinistra ad esempio !, ad una società in cui il voto è diventato di opinione, in cui non conta più la passione politica, la classe sociale, il bisogno di riconoscersi con i diritti delle persone, ma spesso a soddisfare i propri interessi o ascoltando i talk show.
Marantelli invece ci ha raccontato dalla sua esperienza all’interno del Pci qual era la formazione e la passione che permeava un partito che Berlinguer voleva a difesa dei cittadini, di tutti, e non a difesa di interessi. La serata è stata intervallata dalla lettura di alcuni documenti di Berlinguer letti da Chiara Angaroni ed accompagnati dalla chitarra di Claudio Melotti.
Venerdì, sabato e domenica i cittadini hanno potuto vedere nella mostra allestita presso il chiostro al Santuario la mostra di manifesti del periodo segreteria di Berlinguer, dove purtroppo lotte e diritti di quarant’anni fa sono ancora attuali, la lotta del popolo palestinese, ed i diritti, vedi divorzio e diritti delle donne, sono ancora messi a rischio.