Fagioli: “Teatro e Saronno Servizi nel mirino della corte dei conti per i soldi dal Comune”
SARONNO – “La situazione è critica e siamo preoccupati per il teatro Pasta e per la Saronno Servizi per le osservazioni arrivate dalla corte dei conti. Credo che la responsabilità politica ricada non sui cda ma sulla precedente Amministrazione”. Esordisce così il sindaco Alessandro Fagioli nella conferenza stampa di stamattina a Villa Gianetti.
“Il comune di Saronno ha ricevuto delle osservazioni dalla corte del conti che, come richiesto, abbiamo messo online sul sito internet comunale”.
“Le osservazioni riguardano sia la Saronno servizi sia il teatro. Per l’ex municipalizza prendo qualche giorno di tempo per valutare la situazione, ed anche per parlarne con gli altri comuni membri del cda”
Teatro Pasta
“C’è una criticità sulla copertura delle perdite sulla liquidazione del teatro Giuditta pasta S.p.A – spiega il sindaco – si evidenza una carenza di informazioni sui rapporti tra comune e fondazione non solo sui fondi destinati dal comune al teatro ma anche sul ripianamento delle perdite. Questo perchè non sono giustificati in modo chiaro come costi sociali”
“In sostanza – continua Fagioli – il rapporto tra comune e fondazione deve essere regolato come quello tra cliente e fornitore: comune può pagare se individua servizi culturali da finanziare ma deve indicalo in modo specifico”.
Cosa pensa di fare ora l’Amministrazione?
“Abbiamo dato incarico ai dirigenti di controllare il rapporto tra comune e fondazione. Spero per il bene del comune, della fondazione e del teatro che tutto possa rientrare in un quadro di normalità”.
Non manca la chiosa successiva: “Questa vicenda apre nuovi scenari: in campagna elettorale ho ribadito più volte che la fondazione deve stare in piedi con le proprie gambe e che il Comune deve intervenire solo per finanziare iniziative precise. Diciamo che questo documento attesta in burocratese quello che dicevamo in campagna elettorale”. Il dito di Fagioli non è però puntato verso i cda delle società: “Questa vicenda non è un problema che ricade su di loro ma sulla precedente amministrazione comunale. Al momento mi rifaccio a responsabilità politica ma la corte dei conti ha trasmesso questa documentazione alla corte regionale della corte dei conti”.
Per il futuro: “Per noi si tratta di capire cosa è successo nel passato ma sul futuro ci basta lavorare rispettando queste direttive che del resto coincidono con quanto noi volevamo già fare”.
09022016
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Commenti
Il Teatro di Saronno è da anni, ma soprattutto in questi ultimi cinque, un polo culturale di eccellenza del varesotto e di tutta la Lombardia. Certo un teatro non esaurisce tutti i bisogni culturali di una città, ma questo teatro, con le molteplici iniziative rivolte alle diverse fasce di età e che comprendono spettacoli, corsi, laboratori,conferenze e seminari volti alla creazione di una rete socio-culturale che abbraccia davvero un ampio bacino cittadino, si dimostra uno dei maggiori fornitori di questo tipo di servizi sul territorio. Certo tutto questo ha un costo. Sarebbe sciocco pensare il contrario. Un esperto di organizzazione teatrale sa bene che per un teatro che organizza tutte queste attività, che fa stagione da ottobre a maggio con ospitalità di alto livello (spettacoli che girano nei maggiori teatri nazionali e milanesi), che adotta una politica di prezzi altamente agevolati per le fasce protette (giovani e anziani), 280 mila euro non sono certo molti soldi. Dire che il teatro deve reggersi sulle proprie gambe vuol dire non sapere come funziona un teatro. Qualcuno qui sopra ha scritto “Nel mondo reale non esistono teatri che stiano in piedi da soli, da Palermo ad Aosta, da Tokyo a New York” e ha ragione. E un politico qualunque, di qualsiasi schieramento e a qualsiasi livello operi (comunale, regionale o nazionale) non può non saperlo. Dire “il teatro deve reggersi sulle proprie gambe” è come dire “il teatro deve chiudere”. Conosco bene il Giuditta Pasta, da quando ero adolescente e lo frequentavo da spettatrice e come “attrice” nei saggi di fine anno della scuola (che come qualcuno ha giustamente detto sono ospitati in una lunga rassegna totalmente gratuitamente – gratis il personale – gratis la sala con le utenze e le attrezzature – e l’incasso della serata va alle scuole per raccogliere fondi ) e lo conosco adesso che ancora lo frequento, ho seguito corsi, conferenze, spettacoli e ci ho portato i miei studenti a fare dei saggi. Se ci sono state delle irregolarità è giusto che vengano verificate. Ma questo non può mettere in discussione l’esistenza di quella che a tutti gli effetti è un’istituzione nella città di Saronno. Un motivo di orgoglio. Una delle cose che ci rende fieri di essere saronnesi. Pensate a quante opere d’arte, quanti musei, quanti edifici storici, quanti teatri (anche,si) abbiamo in Italia che ci invidia il mondo intero. Quanta arte e quanta cultura ci hanno resi unici. Ma per mantenere ed alimentare e accrescere tutto questo servono soldi. Non si scappa. E se qualcuno inizia a pensare che si possa rinunciare a tutto questo, se tanti iniziano a pensare che vi si possa rinunciare, presto perderemo tutto e scivoleremo in un abisso di grettezza e di ignoranza e i nostri figli pagheranno tutto questo a caro prezzo.
Troppe volte ho sentito dire che siamo in tempo di crisi e che sia più importante dare da mangiare alla gente piuttosto che tenere aperto un teatro. Il contributo annuale che il comune dà al teatro dicono che sia 270/280mila euro, diviso il numero dei Saronnesi fa circa 7 euro. Non credo che 7 euro all’anno possano dar da mangiare a una persona. Ma invece questi 7 euro all’anno fanno bene a studenti, bambini, adulti, giovani che ogni mese si arricchiscono di esperienza, emozioni e tutto ciò che produce il teatro. Senza parlare dell’indotto di cui si parla in un commento precedente e di tutte le persone che durante l’anno gravitano e lavorano in questa struttura venendo da tutta Italia.
“Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività. Noi vorremmo che autorità e giunte comunali si formassero questa precisa coscienza del teatro considerandolo come una necessità collettiva, come un bisogno dei cittadini, come un pubblico servizio alla stregua della metropolitana e dei vigili del fuoco” – Paolo Grassi
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Meravigliosa utopia.
Specie se la realtà ci consegna modelli di spreco del denaro pubblico a beneficio di pochi fortunati prescelti.
Purtroppo non c’è niente da fare….l’unica cosa che può finanziare questa amministrazione a fondo perduto è una festa della salamella, (ah dimenticavo,o vviamente insieme i loro preziosi consiglieri.)
Loro la pensano alla Tremonti: con la cultura non si mangia
Come al solito si sta’ sempre agli estremi , per partito preso, non si cerca mai di venirsi incontro, di mediare, anche a me sarebbe piaciuto mandare mio figlio alla Bocconi ma purtroppo il mio stipendio non me lo ha permesso optando per una università meno costosa. Perché non si possono fare spettacoli accontentando gli amatori del teatro ma con compagnie meno costose e alla portata del bilancio ? Manteniamo il teatro!!!! e facciamo meno gli sboroni…
Saronno è Città da non molti anni: La città dovrebbe avere un Ospedale importante, Scuole Superiori, Teatro, ecc
L’ospedale, grazie alla Regione a guida leghista, si sta smobilitando, di mese in mese, con totale indifferenza dei saronnesi e dell’Amministrazione.
La giunta precedente al Dott. L. Porro unitamente alla Provincia ( leghista) ristrutturarono il Liceo Stefano Maria Legnani nella vecchia sede nonostante il parere negativo di molti. Il risultato è che alcune classi devono essere ospitate in Via Antici, con aumento dei costi (es.doppia segreteria, ..) e limitare le iscrizioni che per l’alta qualità dell’insegnamento richiama molti studenti.
Il Teatro è piccolo e non centrale ma questo è quello che abbiamo. Il teatro è la palestra delle menti!
Ricordo benissimo che i negozianti volevano al suo posto un parcheggio, così nella scuola di via Antici. Credo che l’aiuto che servirebbe sia inferiore ai trecentomila euro annui, veramente poco per il ritorno culturare per i cinquantamila spettatori e tante altre persone coinvolte.
Per i soldi? ll giornale on line della provincia pubblicò i redditi ufficiali dei saronnesi: semplicemente ridicoli! Grandissima è l’evasione a Saronno e non solo.
Il teatro è fondamentale per una serie di motivi:
. si trova in un complesso dietro la stazione ed è aperto ogni giorno, mattino, pomeriggio e sera creando PASSAGGIO CONTINUO, tenendo viva la zona: pensate se non ci fosse una realtà come questa… la feccia della stazione si sposterebbe tutta nella zona dove c’è un istituto comprensivo, una sede staccata dell’università dell’Insubria, il Collegio Arcivescovile, la strada che i ragazzi fanno dalla stazione per andare vesto gli istituti superiori dalla stazione. Vogliamo per i nostri figli che aumenti lo spaccio e che aumentino anche i furti e il malaffare in questa zona? Saronnesi volete che anche questa bella zona della città che vede il Santuario come fulcro si degradi?
.crea un indotto economico non da poco: ho assistito recentemente a CARMEN e ho notato ben due bus provenienti dalla Svizzera. Ho chiesto e mi hanno risposto che loro organizzano tutti gli anni questi gruppi che arrivano in città per fare shopping nel pomeriggio, cenare la sera e vedere lo spettacolo. Se solo Saronno non fosse composta da tanti piccoli gruppi scollegati… i commercianti dovrebbero sfruttare queste occasioni, i ristoratori, fare a gara per avere 150 persone a cena in una sera sola… e invece?
.crea relazioni tra individui: assistere ad una performance, impegnata o meno non è come rinchiudersi in un centro commerciale o in una sala slot… si ascolta, ci si scambiano opinioni, si partecipa agli incontri con gli attori, agli approfondimenti che si tengono una volta al mese… SARONNESI!!! Nei paesi limitrofi cercano di fare nascere teatri, vedi Uboldo Rho, Rovello, Turate, Legnano, Gallarate…perché qui si tenta di farla morire?
Qui si ha una bella struttura, integrata con la biblioteca civica: una struttura che funziona, che accoglie compagnie di spicco e che è spesso sold out! Se non ho letto male in un articolo è stato anche scelto come luogo di debutti nazionali importanti.
Il teatro di Saronno non merita di spegnere i suoi riflettori e di chiudere il sipario: è una realtà troppo importante politicamente, socialmente, culturalmente. Perché allora non cercare un modello di buona gestione anziché un’esecuzione?
Credo che di possibilità ce ne possano essere molte, basta saperle cogliere e perseguire: ma è più facile distruggere che costruire.
“Il Teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del Teatro. Il Teatro ha bisogno dei cittadini” – Paolo Grassi
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Le sue osservazioni sono interessanti, circostanziate e di buon senso.
Per mantenere il teatro è sufficiente aumentare i prezzi dei biglietti.-
Non credo sia necessario né favorevole aumentare il prezzo dei biglietti.
Ricordo quanto detto da una persona che ora non c’è più e che voleva aumentare gli spazi dedicati alla Fondazione Culturale Giuditta Pasta e creare un vero e proprio polo culturale per convention ed eventi aziendali – che richiamano appunto capitali ed entrate- per laboratori ed attività parallele agli spettacoli che creano un circolo virtuoso. Questa persona lungimirante e preparata era ed è Enzo Volonté. -
Penso che aumentare il prezzo dei biglietti non sia l’unica ed inevitabile strada.
Ricordo un progetto di una persona che ormai non c’è più che immaginava e desiderava ampliare gli spazi dedicati alla Fondazione Giuditta Pasta per permettere di svolgere più eventi contestualmente: mi riferisco a convegni e convention che portano entrate, a laboratori teatrali e attività parallele che creino un circolo virtuoso.
CONFRONTA: https://demo39.edinet.dev/2014/04/03/sac-creiamo-un-polo-culturalmuseale-e-rilanci-il-prestigio-e-leconomia-saronnese/
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Quanti sono i dipendenti del teatro e a quali costi? …ho sentito delle voci!????????
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che voci hai sentito??facci sapere..perche’ il sentito dire e’ sempre fonte di verita’….
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280.000 l’anno, guarda caso
il teatro è importante!!! centro di aggregazione per le famiglie e i ragazzi e le scuole!!!! ingenera un circolo virtuoso. senza il teatro quella zona diventa l’ennesima abbandonata di saronno con tutto ciò che ne deriva in termini di criminalità e degrado ambientale.Vogliamo essere una grigia e spenta periferia di Milano?
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no no di Milano, di Varese andrebbe meglio 😉
Io partecipo attivamente alle iniziative del Giuditta Pasta, a qualche spettacolo serale, a qualche spettacolo per le famiglie a cui riesco ad andare perché i costi dei biglietti sono inferiori a quelli dei teatri milanesi e poi la scuola di mio figlio organizza lì il suo spettacolo di fine anno (e che sappia io non paga nulla per farlo). Detto questo io non me ne intendo di politica e burocrazia ma credo che questi siano i costi sociali che vengono coperti dal contributo del comune. Anche perché se da anni c’è questo contributo non penso che quelli delle amministrazioni precedenti abbiano dato i soldi a caso.
In ogni caso non capisco tutto questo accanimento verso il teatro.
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Wonderland… potrebbe tornare nel mondo reale?
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Nel mondo reale non esistono teatri che stiano in piedi da soli, da Palermo ad Aosta, da Tokyo a New York.
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Pago le tasse a Saronno e poniamo che io detesti i libri, poniamo anche che ci siano altre migliaia di persone come me che non sono mai andate in biblioteca e mai ne usufruiranno, che si fa? Si eliminano tutte le spese sostenute per tenerla aperta e si chiude la biblioteca?
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Si fa che mi vergognerei! E inizi ad acculturarsi se no finisce che crede alle frottole salviniane a alle fasolate
Io sono iscritto ai laboratori del teatro, attività che mi piace e mi sta dando molto. Ma soprattutto assisto a volte a bellissimi spettacoli con un biglietto agevolato per gli under20, se non ci fosse questa riduzione non acquisterei mai il biglietto a prezzo intero, è troppo per me. Quindi se il contributo serve a dare a noi giovani questa possibilità ben venga!
no caro anonimo, non si rende conto.ha scelto lo stesso nick per gettare sabbia negli occhi della gente…cmq è rossa non si capisce se di vergogna o di rabbia.
Da due anni aspetto che qualcuno degli ex faccia chiarezza sul pasticcio delle nomine del cda del Teatro.all’epoca comunicati stringati e pieni di verificheremo .del resto basta digitare “cda teatro” nel sito de il Saronno e si può leggere tutto il poco che si è scritto su una vicenda che è costata un po’ di soldini .ovviamente zero roboanti pippotti di Licata & C.
Quindi quando negli anni passati Veronesi Fagioli Borghi e Sala , in minoranza per la lega nord ( spero di non aver sbagliato i nomi) dicevano che il PD stava facendo una porcheria con la fondazione teatro ci hanno preso?
Sono a casa..meno male sono a casa…!! Faranno danni pure lì….
Fenomeni che ora commentate tronfi, ricordatevi di questa ennesima sparata leghista quando arriverà la risposta dei precedenti amministratori. Dopodiché, arrossite pure per la vergogna.
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ti riferisci alla vergogna per averli avuti 5 anni ?!?
fosse successo al contrario… apriti cielo… insulti, 850 commenti contro la Lega, 120 comunicati di partiti, associazioni, assemblee condominiali ecc. ecc.
Cmq. è l’ennesima prova del fallimento totale della precedente amministrazione… del resto sono a casa… o sbaglio?!?
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sino ad oggi stiamo vedendo solo il fallimento di questa amminstrazione, sta attuando solo ed esclusivamente quanto proposto dalla vecchia cercando di prendersi gli immeritati meriti
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ognuno vede con gli occhi suoi… alcuni hanno persino le allucinazioni (meriti della precedente amministrazione ad esempio).
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meriti della precedente amministrazione?!? … si, ciao !
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Come cittadino che vuole essere informato ringrazio il Sindaco.
Peccato che abbia voluto polemizzare con la precedente giunta. Aspetto valutazione della Corte dei Conti ed eventuale risposte del vecchio CDA; qalcuno mi vuole spiegare perché le eventuali decisioni errate sarebbero solo politche e non del CDM?
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in effetti hai ragione, il sindaco dovrebbe polemizzare anche con le Giunte Gilli, non solo con quella Porro, se non sbaglio in campagna elettorale gli unici che sul teatro dicevano l’identica cosa erano la lega ed il movimento 5 stelle ….. il teatro per anni ha “drenato” risorse ai cittadini saronnesi per mantenere un cartellone di primissimo piano per duemila persone (più di metà non di Saronno), che con abbonamenti stracciati si “godevano” gli spettacoli delle migliori compagnie italiane … tanto pagavano i Saronnesi, poi gli stessi gongolavano perchè il teatro era tra i primi in Italia per utenza in rapporto alla grandezza della sala e al bacino d’utenza, tanto non pagavano mica loro … pagavamo tutti noi ..
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Ognuno è libero di pensarla come vuole però se scriviamo dei dati o degli aggettivi che siano veritieri.
I costi dei principali abbonamenti sono 160 € per 7 spettacoli di Prosa Rossa, 100 € per 5 spettacoli di Variety, 90 € per 4 spettacoli di danza, 80 € per 5 spettacoli di Prosa Blu. Non mi sembrano prezzi proprio stracciati. Il numero medio di spettatori dell’intera stagione negli ultimi anni si è aggirato tra i 28 e i 30mila. Se si conteggiano poi tutti gli affitti e anche iniziative rivolte alle scuole (di Saronno) come Studenti in scena, il numero degli spettatori totali si aggira tra i 50 e 55mila a stagione.
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Credo che la situazione del Teatro come Saronno Servizi siano da controllare seriamente, incriminare senza sapere è l’errore più grosso che naviga di questi tempi , la confusione, l’incapacità, una politica molto acerba, il trovarsi a governare una città inaspettatamente, costruire giunte deboli di preparazione, partiti che vogliono fare la voce grossa senza sapere nulla del tessuto saronnese, insomma in questi anni si è visto di tutto tranne la capacità di gestire una citta come Saronno. Il Sindaco Fagioli, credo debba poter lavorare , capire , studiare, informarsi, riflettere, chiedere consigli e poi tirare delle conclusioni. Dare il tempo è importante per entrare nella macchina comunale è importante, la sinistra purtroppo ha dimostrato che ogni volta che va al potere si autodistrugge, purtroppo la storia insegna… anche per questo ci meritiamo RENZI… un racconta palle incredibile che fa quello che vuole senza avere avuto il consenso del popolo sovrano.
Siamo stufi di dissanguarci per mantenere ‘sto teatro, se non stà in piedi chiudetelo!
Licata, Licaaataaaaa? C’è’ nessuno? … Manco la particella di sodio ha un vuoto maggiore…..
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Certo che lo temi eh? E’ la tua ossessione. Magari però non fare l’amicone quando lo vedi in giro dai!
dai Licata intervieni…fai un’interpellanza, alza la voce, fai vedere di che pasta siete fatti…Giuditta?
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1993 ma t rendi conto che hai una chat con lui?
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ahahhahhahhahhahhahhahahhahahhahahhahhahahhahahhahah!!
Sei forte, quando non commenti però…!!
hanno tagliato i fondi alle scuole materne e primarie…senza pensarci e si fanno problemi a togliere sostentamento a un teatro..??..Non penso proprio..a meno che la scuola non rientri nella ”cultura”..
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evitare di dire falsità senza fondamento, provocatore
..Fagioli è preoccupato…
Cspita, la claque leghista è scatenata!!
Forza su, sfogatevi!!
Mi ricordo il vespaio di polemiche quando questa estate si annunciò che un pullmino avrebbe portato i nostri anziani a vedere le partite dell’Fbc praticamente con costi zero…però nessuno si è mai indignato per qualche centinaia di migliaia di euro all’anno al teatro. D’altronde si sa…il teatro di Saronno è l’incarnazione della Cultura con la C maiuscola quindi guai a toccarlo. Perché chi va a teatro pensa che solo per il fatto che ci vada possa avere un livello culturale superiore al popolino che si a cultura studiando leggendo ecc.
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Mi sembrano due cose diverse…
Licata adesso vi massacra
E così saltano fuori i veri dilettanti della politica: Porro, Licata, Casali ora cosa dite? Meglio se state zitti e evitate figuracce, almeno questa volta .
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Tempo al tempo bomber…..
Stai a vedere che i buzzurri-verdi avevano ragione.
Complimenti a Fagioli, non ha voluto infierire su un argomento dove avrebbe potuto veramente far male alla sinistra ipocrita culturale…
Trovarsi a dover sistemare le gatte da pelare altrui non è per niente simpatico, vediamo adesso cosa raccontano Gila & company
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C’è poco da infierire… Chi ha letto le 20 della deliberazione CC. prima di commentare?!?
Licata ????????
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#staisereno che adesso arriva! Che colpe avrebbe il buon Francesco, se tutto ciò fosse ovviamente fondato, secondo il suo illustre parere?
Soluzione: si chiuda il teatro causa antieconomicità della gestione.