Tradate, Acli invita alle urne con una lettera aperta: “Siamo tutti responsabili del futuro dell’Unione Europea”
TRADATE – “L’occasione delle prossime elezioni amministrative, ci consente di ricordare che la sfida del Comuni è strettamente collegata a quella più ampia dell’Europa. Il destino stesso dell’Ue non è immaginabile senza la crescita dal basso, che attraverso le autonomie locali alimenti l’esercizio della cittadinanza europea”, così inizia la lettera aperta del circolo Acli di Tradate, che in occasione delle elezioni europee del prossimo 8 e 9 giugno.
“Il progetto europeo di un’Europa unita nella diversità, forte, democratica, libera, pacifica, prospera e giusta è un progetto che, come Acli cittadine, condividiamo. Siamo tutti chiamati a portarlo avanti anche esprimendo il nostro voto e scegliendo responsabilmente deputati che rappresenteranno nostri valori e lavoreranno per il bene comune nel prossimo parlamento Europeo. C’è il rischio che queste elezioni, a tutti i livelli, divengano una semplice conta ad uso interno, senza contribuire in alcun modo alla crescita della consapevolezza del ruolo decisivo degli organi amministrativi nell’opinione pubblica. Le diatribe e gli equilibri che si misurano dentro una coalizione non possono essere il centro del dibattito, cittadini hanno il diritto di votare su programmi concreti che disegnino il futuro del proprio territorio e dell’Europa. Il pericolo maggiore che corre oggi la democrazia è quello di essere considerata inutile, in quanto da tempo non realizza più la promessa di benessere e di protezione sociale che, invece, vengono accreditati a regimi con profili più autoritari.”
“Le Acli locali – concludono – ritengono invece che la partecipazione attenta, matura e consapevole di ogni persona alle scelte e alla crescita sociale, sia la via trasparente per promuovere i valori come il rispetto e la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la giustizia, la salvaguardia della nostra “casa comune”. Ci dobbiamo sentire tutti responsabili del futuro collettivo, per questo, oggi più che mal, è fondamentale che tutti i cittadini si preparino ad esprimere il proprio voto nelle prossime elezioni di giugno.”
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