Trentenne di Origgio vittima della valanga in val Formazza
ORIGGIO – L’allarme è stato lanciato subito, la mobilitazione è stata rapidissima ma quando sono stati trovati i corpi il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Tutto è iniziato intorno alle 12 quando i guardiani della diga di Toggia che hanno assistito ad una valanga vedendo due escursionisti essere travolti. E’ successo ad oltre 2200 metri in alta val Formazza, nel Verbano-Cusio-Ossola, nella zona del lago di Toggia non lontano dal confine con la Svizzera.
Gli stessi guardiani, in quanto tecnici del soccorso alpino e speleologico piemontese, si sono portati sul punto della valanga e hanno iniziato una prima ricerca con l’Artva (Apparecchio per la ricerca dei travolti da valanga) con esito negativo. Nel frattempo era stato allertato il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte. Nonostante il forte vento in quota, l’elicottero è riuscito a sbarcare il tecnico e l’unità cinofila da valanga del soccorso alpino che hanno proseguito le ricerche individuando un primo corpo all’interno della massa nevosa e, in seguito, il secondo all’interno del lago.
Le due vittime sono Roberto Biancon, 53enne di Arluno nel Magentino, e Vanessa Gatti trentenne originaria di Saronno ma residente ad Origgio. Erano in gita con alcuni familiari con le ciaspole. Con loro anche il cane che non è stato trovato al momento. Mobilitato anche “Drago 150” di base a Malpensa che ha portato sul posto anche una squadra di sommozzatori, per il recupero del cadavere dell’uomo finito nel lago.
il video dei soccorsi condiviso dal Corriere.it
07012023
(foto archivio)
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