Terzo settore: che cos’è, requisiti e come iscriversi al Registro Unico
Negli ultimi anni, la definizione di terzo settore è entrata a far parte, a pieno merito, delle considerazioni in agenda italiana, soprattutto per quanto riguarda la possibile collocazione delle risorse stanziate per la realizzazione di attività che non hanno a che fare né con il primo settore, occupato dalla pubblica amministrazione, né con il secondo, generalmente occupato dalle forme di mercato, in qualsiasi senso queste ultime possono essere intese. Il terzo settore, in effetti, racchiude tutte quelle attività di volontariato e associazionismo no profit, che si strutturano nella forma di Onlus, organizzazioni sindacali, gruppi sociali e tanto altro ancora.
La struttura governativa italiana, relativa al terzo settore, prevede la possibilità di iscriversi al registro unico nazionale del terzo settore, istituito al fine di sostituire tutti quei registri regionali e comunali che permettevano di identificare strutture sociali come le ONLUS. L’iscrizione al terzo settore è possibile per mezzo di una serie di requisiti che permetteranno di comprendere, innanzitutto, quale sia l’attività realizzata, con il chiaro il manifesto obiettivo di non guadagnare attraverso la stessa; in secondo luogo, l’iscrizione comporterà anche di beneficiare di alcune agevolazioni previste dalla normativa italiana. Per saperne di più, soprattutto nel caso in cui ci siano consistenti dubbi in merito, visita il sito di e-ius.it e risolvi i tuoi problemi legali, così da ottenere anche una prospettiva completa circa il RUNTS.
Che cos’è il RUNTS e come iscriversi?
Primo interrogativo da considerare, relativamente al Terzo Settore, riguarda il registro unico nazionale del terzo settore, anche inteso attraverso la sigla RUNTS. Si tratta di un registro telematico istituito a partire dal 23 novembre del 2021, per sostituire tutti i registri nazionali, regionali e cittadini che permettevano di garantire l’iscrizione delle associazioni del terzo settore sotto forma di ONLUS. Il registro in questione permette, al di là di un database molto più performante e funzionale, sotto tutti i punti di vista, di offrire anche una trasparenza maggiore per quanto riguarda l’informazione a proposito delle attività del terzo settore.
Ognuna di queste ultime, infatti, dovrà presentare una corretta documentazione relativa alle attività svolte, all’organizzazione e ai registri che sono offerti, anche in merito di possibili bonus e destinazioni assistenziali da parte del governo. Grazie al proposito di trasparenza, dunque, sarà possibile visualizzare pubblicamente la storia e l’attività di ogni realtà del Terzo Settore.
Requisiti per l’iscrizione al RUNTS
A questo punto, è possibile stabilire anche come ci si possa iscrivere al Terzo Settore, considerando tutti i requisiti tecnici. In primo luogo, l’iscrizione è garantita per organizzazioni di volontariato, associazioni che si occupano della promozione sociale, enti filantropici e associativi, associazioni e, società di mutuo soccorso e fondazioni sociali che non presentano scopo di lucro.possono accedere, al terzo settore, anche enti religiosi riconosciuti dal punto di vista civile, purché non prevedano introiti.
L’iscrizione al registro unico del terzo settore è possibile per mezzo di carta d’identità elettronica o SPID, dovendo anche prevedere una certa documentazione che dovrà essere inviata al registro, sottoforma di posta elettronica certificata e firma digitale. Si tratta di due requisiti fondamentali, dal momento che le comunicazioni ufficiali, che saranno ricevute dal registro unico del terzo settore, potranno essere ufficializzate solo in presenza di una PEC. Detto questo, come precedentemente chiarito, l’iscrizione avviene online, compilando tutti i campi obbligatori che sono richiesti dal registro, caricando tutti i documenti relativi alla propria attività no profit, in formato PDF, e attendendo una ricevuta da parte dell’ufficio. Qualora quest’ultima sia ottenuta senza alcun tipo di problema o richiesta respinta, si dovrà firmare digitalmente e inviare nuovamente all’ufficio, per poi attendere la conferma di ricezione entro 60 giorni.
(foto da pixaby)