Visto da Varese: Export e turismo, una provincia mundial

di EZIO MOTTERLE
Record di produzioni delle più diverse tipologie esportate sui mercati di tutto il mondo, forte crescita di turisti stranieri attratti tra laghi e colline grazie anche alla presenza di una impareggiabile “porta d’accesso” come Malpensa. Unendo le due ultime analisi diffuse dalla Camera di commercio emerge una Varese provincia davvero mundial, terra di frontiera e crocevia di scambi internazionali. Il sistema economico varesino si conferma protagonista sui mercati mondiali: nel 2022 le oltre 58mila imprese hanno esportato merci per 12 miliardi e 300 milioni di euro, cifra record che complice la crescita dei prezzi causa inflazione ha incrementato il dato annuale di ben il 13,6%. La Germania si conferma primo mercato delle merci varesine, con un miliardo e 576 milioni di beni e servizi ricevuti, segue la Francia con una crescita del 15,1%, bene anche Regno Unito (+18,5%), Svizzera (+15,4%) e soprattutto Turchia (+38,2%). Rilevanti le esportazioni negli Stati Uniti che per la prima volta hanno superato il miliardo (+40%), mentre riprende l’interscambio con la Cina (+6,3%). Si esportano soprattutto macchinari, per 2 miliardi e 453 milioni (+9%), tessile e abbigliamento (+25%), prodotti e sostanze chimiche, articoli in gomma e plastica, metallurgia e mezzi di trasporto. E a ridosso della bella stagione ecco gli ultimi bilanci incoraggianti del turismo, in recupero sui livelli pre-pandemia. Se nei dieci anni precedenti la crisi sanitaria i pernottamenti erano cresciuti da 1,6 milioni del 2010 a 2,3 milioni del 2019 per poi scendere sotto il milione nel 2020, l’anno scorso hanno toccato 2.038.311 (+67,8% sul 2021). E si allunga la permanenza sul territorio: nel 2019 un turista si fermava in media 1,6 giorni, nel 2022 il dato è salito a 1,9. Quanto a presenze, vola il Lago Maggiore con un incremento del 18% rispetto al periodo ante-covid: qui i pernottamenti, che nel 2019 erano 312.126, sono diventati 367.880. E intanto la provenienza dei turisti evidenzia la forte crescita di stranieri, il 59% del totale, vicini ormai al livello del 2019, quando erano il 62%. Per export e turismo dunque un doppio trend positivo che rilancia un territorio sempre più aperto e senza confini. Mundial, appunto.